Dopo aver dedicato una guida di acquisto ai migliori OLED sotto i 1.000 euro, in questo articolo saliamo un po’ con la fascia di prezzo, prendendo in considerazione i modelli sotto i 1.500 euro. Investire somme un po’ più alte permette di ottenere due benefici: uno schermo più grande o prestazioni di livello superiore.
Il punto di forza degli OLED resta immutato in qualsiasi fascia di prezzo: nero assoluto e contrasto infinito sono sempre assicurati. Da questo punto di vista non ci sono differenze tra i modelli entry-level e quelli più costosi.
Rispetto ai prodotti che si possono acquistare con meno di 1.000 euro, qui la novità è che con meno di 1.500 euro si entra nella fascia media o alta (per quest’ultima ci sono però diversi limiti che spiegheremo in seguito), con televisori che offrono prestazioni più vicine a quelle dei top di gamma.
Con un esborso maggiore è possibile acquistare prodotti da 55 pollici con dotazioni più complete: luminanza più alta, frequenza di aggiornamento fino a 144 o 165 Hz, processori più potenti e funzioni gaming avanzate. In alternativa si può optare per modelli più economici ma in versione da 65 pollici, quindi con uno schermo che regala un maggior coinvolgimento.
La scelta è dunque tra una qualità assoluta più alta, ma con dimensioni più contenute (55 pollici), oppure una dimensione più ampia dello schermo (65 pollici) ma con prestazioni da OLED sotto i 1.000 euro. In entrambi i casi non si sacrificano i principali punti di forza: nero profondo e un altissimo rapporto di contrasto.
Il 55 pollici Samsung S95F è uno dei migliori prodotti che si possono attualmente comprare sotto i 1.500 euro. In realtà non sono molte le occasioni di prenderlo a un prezzo così basso, ma qualche rivenditore online ha già ottime offerte, ed è questo il motivo per cui abbiamo voluto inserirlo in questo articolo. Nei prossimi mesi crediamo che il prezzo scenderà ulteriormente e sarà ancora più facile trovarlo a prezzi molto competitivi.
Cosa tende S95F così interessante? La risposta è semplice: è l’unico QD-OLED nel lotto, una variante della tecnologia OLED che rivaleggia con i migliori prodotti in commercio, cioè LG G5, Panasonic Z95B e Sony Bravia 8 II. La qualità che spicca di più è la luminosità: sono circa 2.100 nit, sui picchi in HDR, contro i 1.600 nit di S95D, il modello del 2024.
In parole povere, la luminosità del top di gamma Samsung 2025 è oltre il 30% in più, un salto significativo. Il miglioramento c’è anche fuori da HDR: siamo a 380 nit contro i 280 del modello precedente, un incremento molto utile per la visione in ambienti fortemente illuminati. Per il resto abbiamo una qualità video molto elevata e una dotazione completa.
Ci sono quattro ingressi HDMI 2.1 con tutte le principali funzioni, anche quelle per il gaming. I giocatori più esigenti possono anche sfruttare la frequenza di aggiornamento fino a 165 Hz, contor i 144 Hz di S95D. Il trattamento antiriflesso opaco è molto efficace ma, come su tutti i QD-OLED, la luce forte e diretta alza il nero, facendolo virare al magenta/violetto e abbassando un po’ il contrasto percepito.
L’OLED WRGB LG G5 da 55 pollici è l’altro top di gamma che consigliamo insieme al Samsung. Anche qui c’è un vincolo da rispettare: l’unica versione disponibile sotto i 1.500 euro (al netto di offerte) è quella con suffisso LW, cioè con staffa da parete. Chi ha bisogno della base da tavolo deve investire di più e superare il tetto che abbiamo fissato.
Il punto forte del G5 è la luminosità: arriva fino a 2.300-2.400 nit, più del Samsung, anche se la differenza dal vivo è molto più ridotta, il nostro occhio non la percepisce così ampia. Il miglioramento rispetto alla generazione precedente è nettissimo: è oltre il 50% in più in HDR (G4 arrivava a 1.500 nit) e il 40% in più in gamma dinamica standard, con circa 400 nit a tutto schermo, ottimo per ambienti luminosi.
La qualità audio e video è molto alta e ci sono sempre quattro porte HDMI 2.1 con tutte le funzioni, in questo caso anche Quick Media Switching, ancora poco supportata (c’è su Apple TV 4K). La frequenza di aggiornamento arriva a 165 Hz, una caratteristica che, insieme alla reattività ai comandi, rende G5 perfetto per il gaming.
Il nero resta stabile anche in presenza di forti fonti di luce, però il trattamento antiriflesso è meno efficace di quello di S95F (il pannello è lucido). Nelle scene molto luminose, i colori tendono a sbiadire un po’ di più rispetto ai QD-OLED, anche se i miglioramenti apportati hanno ridotto la distanza tra le due tecnologie.
S85F Samsung è uno dei migliori acquisti per chi cerca un TV OLED da 65 pollici. Questa serie è più o meno corrispondente ai televisori serie “B” di LG, rispetto ai quali offre però uno spunto leggermente superiore in termini di luminosità. Attenzione quindi a non farsi confondere: la tecnologia utilizzata è OLED WRGB, la stessa di LG, non sono QD-OLED.
La qualità e la luminosità non sono alte come quelle degli altri OLED di fascia più alta. S85F arriva a sfiorare gli 800 nit in HDR, mentre in gamma dinamica standard, a tutto schermo, si ferma a circa 240 nit. Le porte HDMI 2.1 sono sempre quattro, con tutte le funzioni supportate da S95F ma con una differenza: la frequenza di aggiornamento è fino a 120 Hz.
Sono quindi prodotti adatti anche al gaming, specialmente per chi usa una console (le console non vanno oltre i 120 Hz). Ovviamente c’è la Smart TV che, come consuetudine per i prodotti Samsung, è basata sulla piattaforma proprietaria Tizen. La disponibilità di applicazioni è ottima e ci sono anche quelle per il cloud gaming, come GeForce Now e Xbox.
I principali limiti sono due: il primo è la luminosità non sovrabbondante, non tanto in HDR quanto nell’utilizzo di tutti i giorni in gamma dinamica standard. Non è bassa, ma stanze con luci forti non sono sicuramente il suo ambiente ideale. Il difetto più rilevante è però la qualità audio: decisamente consigliato l’acquisto di una soundbar.
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