Il mercato dei droni ha subito un vero e proprio boom negli ultimi anni, grazie a prodotti non troppo costosi ma al contempo in grado di regalare una qualità video eccezionale in quasi tutte le condizioni. I filmati fatti con droni del calibro dell’economico Parrot Mambo Mission Drone o del più evoluto Bebop 2 Power FVP, riescono poi a offrire riprese suggestive e di grande effetto.
Tra i droni marcati Parrot, Parrot Anafi, nonostante non sia particolarmente costoso, garantisce delle belle riprese non solo grazie al sensore da ben 21Mpixel e alla registrazione video in 4K, ma anche grazie ad alcuni accorgimenti e trucchi da tenere presente prima di iniziare a registare.
Sembrerà banale dirlo, ma prima di registrare, è bene conoscere il luogo dove si andrà a registrare. Ciò permette di avere consapevolezza dell’ambiente e dei punti di maggiore interesse, in modo da evitare di perdere tempo e sprecare la ridotta capacità di volo – all’incirca di 20 minuti – del drone.
Fare un sopralluogo è dunque sempre importante in modo da ottimizzare i tempi di registrazione e sfruttare al meglio ciò che si ha a disposizione.
Il bilanciamento del bianco è una delle operazioni indispensabili da fare prima di registrare con il drone. La luce ambientale cambia di continuo, così se all’alba o al tramonto ci sarà una luce calda, a mezzogiorno e durante il pomeriggio la luce sarà più fredda. Purtroppo le tonalità della luce variano anche da zona a zona. Se andiamo a registrare una distesa verde il bilanciamento andrà spostato verso valori più alti per avere una resa ottimale del verde, mentre un campo di grano darà il massimo con dei valori più bassi.
È opportuno a questo punto fare diverse prove o dotarsi di apposite schede che permettono di bilanciare il bianco in maniera corretta. Si trovano un po’ ovunque e hanno costi molto accessibili tra i 7 e i 20 euro.
Bilanciare il bianco è dunque sempre opportuno ed è una delle operazioni da fare sempre, anche prima di fare un semplice video con il proprio smartphone, per avere colori sempre fedeli alla realtà.
Chi non volesse impostare tutti i vari parametri, per mancanza di tempo o per mancate competenze, può affidarsi all’esposimetro automatico della fotocamera. Prima di utilizzarlo è però necessario capire come funziona. L’esposimetro automatico analizza un determinato numero di volte al minuto l’immagine catturata dal drone, per determinare in tempo reale il bilanciamento del bianco, le ISO e l’apertura del diaframma.
Tradotto in termini più semplici, ciò significa che quando ci sarà una zona molto illuminata, gli ISO saranno al minimo e il diaframma più chiuso, per evitare di bruciare l’immagine, ovvero di avere un’immagine o delle zone totalmente bianche, mentre nel caso di zone d’ombra, tenderà ad alzare gli ISO e ad aprire il diaframma, per evitare di avere zone troppo scuro.
Tuttavia, ciò causa, mentre si registra, evidenti cambi di esposizione che possono risultare fastidiosi. Immaginate di guardare un tramonto: per forza di cose ci saranno zone più illuminate e zone meno illuminate o totalmente buie perché non colpite da alcuna luce. Bloccando l’esposizione, cliccando dunque sull’apposito tasto AEL (auto exposure lock), si otterrà un’immagine sempre ben bilanciata che mette in risalto le zone illuminate e le zone d’ombra in maniera del tutto naturale.
Uno dei vantaggi del Parrot Anafi è quello di essere facile da pilotare, silenzioso e molto piccolo. Questo gli permette di essere molto agile. Le riprese aeree sono sicuramente belle ma essendo ormai molto diffuse, hanno perso l’effetto wow.
Per rendere la ripresa più cinematografica e immersiva, è una buona idea quella di volare vicino a oggetti di riferimento. Per esempio facendo volare il drone a pochi metri di distanza da una parete, o tra un filare di alberi, si ottiene un immediato senso di immersività che cattura in maniera istantanea chi guarda il video.
Il Parrot Anafi si distingue dai concorrenti per la possibilità di ruotare la fotocamera di ben 180 gradi, ovvero 90 gradi verso il basso e 90 gradi verso l’alto. Tale flessibilità permette di ottenere filmati unici. Bisognerà fare un po’ di pratica per ottenere il massimo, ma giocare con le angolazioni consente di ottenere riprese difficilmente imitabili e dal sicuro effetto wow.
Questi sono solo alcuni consigli che se messi in pratica aiuteranno a creare contenuti sempre migliori. Ovviamente il vero segreto è fare pratica, accumulare ore di volo con il drone, in rispetto delle normative vigenti, e quello di lasciare libera la propria creatività.
DJI Avata si è mostrato definitivamente al pubblico ed è pronto a far sognare tutti gli appassionati di droni attraverso un’esperienza di volo immersiva mai vista prima. Le caratteristiche tecniche Il dispositivo
L'aeromodellismo si è arricchito, da una ventina d'anni a questa parte, di un nuovo mezzo volante: il drone. Protagonista della nostra guida all’acquisto dedicata ai droni, nasce per scopi militari a inizio
Scrivi un commento