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Da oggi entra in vigore l’etichetta energetica per gli smartphone: cos’è

L'arrivo dell’etichetta energetica per smartphone e tablet servirà a garantire più trasparenza e a ridurre l'impatto ambientale del mondo mobile.
Di Giuseppe Servidio 20 Giugno 2025
2 minuti di lettura
Etichetta energetica smartphone

Da oggi, venerdì 20 giugno 2025, entra ufficialmente in vigore una novità destinata a cambiare il modo in cui i consumatori dell’Unione Europea possono valutare smartphone e tablet: l’etichetta energetica, introdotta dal regolamento UE 2023/1669, che diventa obbligatoria anche per questi dispositivi. Dopo anni in cui l’abbiamo vista su lavatrici, frigoriferi, televisori ed elettrodomestici vari, la celebre scala da A a G approda nel mondo mobile con l’obiettivo di offrire ai consumatori uno strumento chiaro, immediato e standardizzato per orientarsi tra le diverse proposte del mercato.

L’etichetta dovrà essere ben visibile sia nei negozi fisici che online, oltre a essere inclusa all’interno della confezione. Oltre alla classica scala energetica, riporterà un QR code collegato al database europeo EPREL, dove sarà possibile consultare ulteriori dettagli sul modello in questione. Saranno inoltre indicati il produttore, il nome del dispositivo e, soprattutto, una serie di parametri specifici che tengono conto delle esigenze legate alla tecnologia mobile. In particolare, l’etichetta fornirà indicazioni sulla durata della batteria e sul numero di cicli di ricarica garantiti, il livello di protezione contro polvere e liquidi secondo lo standard IP, la resistenza ai danni da caduta e il grado di riparabilità, tutti espressi attraverso classi da A a E.

Etichetta energetica smartphone

Etichetta energetica smartphone

Questa nuova etichetta non si limita a fornire dati tecnici: rappresenta uno strumento strategico per incentivare scelte più consapevoli e sostenibili. L’Unione Europea punta infatti a contrastare l’obsolescenza programmata, premiando i dispositivi progettati per durare nel tempo e per essere facilmente riparabili. Secondo le stime fatte dall’UE, l’adozione di questi criteri potrebbe contribuire a un risparmio energetico di circa 8,1 TWh entro il 2030, riducendo l’impatto ambientale dell’intero comparto. Inoltre, i produttori saranno tenuti a garantire aggiornamenti software per almeno cinque anni e a fornire componenti di ricambio essenziali per un minimo di sette anni. Un cambiamento che non riguarda solo i consumatori, ma che segna una svolta significativa anche per le strategie produttive delle aziende tecnologiche stesse.

Se volete approfondire l’argomento, vi rimandiamo al nostro articolo dedicato proprio alla nuova etichetta energetica per smartphone e tablet.

Pubblicato il 20 Giugno 2025
Giuseppe Servidio
Giuseppe Servidio

Web writer e ghostwriter freelance, classe 1996. Da che ricorda ha sempre avuto una spiccata passione per la scrittura e la tecnologia, ma mai avrebbe immaginato di fonderle nel lavoro che avrebbe fatto da “grande”. Nel periodo delle elementari scrisse la sua prima raccolta di racconti, con cui sperava già di diventare uno scrittore professionista. Crescendo si è accorto...Leggi tutto

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