Si torna nuovamente a parlare di caricabatterie unico per quanto riguarda smartphone, tablet e tutti gli altri gadget portatili. L’obiettivo finale del Parlamento e della Commissione Europea è infatti quello di ridurre drasticamente il numero di rifiuti elettronici, causati proprio dal continuo aggiornamento di tali dispositivi.
Oggi, quasi tutti i prodotti elettronici sono dotati di USB di tipo C, che permette di avere una serie di vantaggi tra cui la reversibilità della porta, ma anche una maggiore ricarica e un più elevato flusso di trasmissione dati. Che si tratti di smartphone come OnePlus 7T Pro, di cuffie come le Bose NC 700 o di altoparlanti Bluetooth come il Bang&Olufsen BeoPlay A1, la lista di prodotti con USB-C diventa di giorno in giorno più ampia.
È dal 2009 che la Commissione Europea cerca di creare uno standard in grado di uniformare i caricatori di tutto il mercato mobile. 10 anni fa lo scenario era ben più confuso, con ogni singolo produttore che includeva il suo caricatore proprietario.
Oggi sono stati compiuti passi da gigante ma Apple si è dimostrata contraria a tale scelta, sostenendo che tra le conseguenze ci sarebbe un probabile congelamento dell’innovazione. L’azienda di Cupertino usa ormai da anni la porta Lightning sui suoi smartphone, mentre di recente ha adottato la USB-C sui MacBook e sugli iPad.
La proposta di un caricatore universale spingerebbe dunque le aziende a non includere più tale dispositivo nelle confezioni di vendita, portando a una netta diminuzione dei rifiuti tecnologici, che ogni anno ammontano a circa 51.000 tonnellate.
La questione è ancora lunga e sul sito del parlamento è stato già annunciato che verrà trattata nuovamente in un prossimo incontro.
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