Gemini: l’AI di Google integrata in Gmail e altre applicazioni

Ecco cosa si può fare ora che Google Gemini, l'intelligenza artificiale di Google, è integrata in applicazioni come Gmail.
Di Giuseppe Servidio 23 Febbraio 2024
Google Gemini in Gmail

Google ha annunciato di aver iniziato il lavoro di implementazione delle funzioni di intelligenza artificiale nella sua suite di produttività. Nella fattispecie il colosso di Mountain View ha iniziato a implementare le funzioni di Gemini Advanced, basato su Ultra 1.0 e definito da Google “il modello di intelligenza artificiale più grande e potente oggi ampiamente disponibile”, in applicativi come Gmail, Documenti, Fogli, Presentazioni e Meet.

Le funzionalità di Gemini integrate nei servizi in questione non saranno disponibili per tutti: bisogna, infatti, sottoscrivere l’abbonamento al piano Google One AI Premium (grati per due mesi, poi costa 21,99 euro/mese).

Nel momento in cui è stato scritto questo articolo, le funzionalità di Gemini nei servizi di Google menzionati sopra sono fruibili soltanto in lingua inglese e sono stati lanciati soltanto in 150 mercati selezionati. L’estensione del servizio, comunque, dovrebbe presto riguardare anche altri mercati e altre lingue (compresa quella italiana).

Coloro che sottoscriveranno il piano Google One AI Premium, potranno disporre dell’accesso a Gemini Advanced, 2 TB di spazio di archiviazione, la disponibilità di Gemini in Gmail e negli altri servizi menzionati, e molto altro ancora.

Google Gemini in Gmail

Google Gemini in Gmail

Ma quali sarebbero concretamente i vantaggi derivanti dall’uso delle funzioni AI integrate direttamente nei servizi di Google? Tra le tante cose, Google suggerisce di usare queste funzioni per ricevere aiuto nella scrittura di un invito a una cena in Gmail, creare un itinerario di viaggio in Documenti, redigere un budget familiare in Fogli o per creare una lavagna per la ristrutturazione della cucina in Presentazioni.

Google, inoltre, ha reso noto il suo impegno a preservare la privacy degli utenti dicendo: “In Google Workspace, il nostro impegno di lunga data volto a proteggere i dati degli utenti e a dare priorità alla privacy continua a guidare tutto ciò che facciamo. Non utilizziamo i dati personali o aziendali di Workspace per addestrare o migliorare l’intelligenza artificiale generativa sottostante e i modelli linguistici di grandi dimensioni che alimentano altri sistemi esterni a Workspace senza autorizzazione“.

Pubblicato il 23 Febbraio 2024
Giuseppe Servidio
Giuseppe Servidio

Web writer e ghostwriter freelance, classe 1996. Da che ricorda ha sempre avuto una spiccata passione per la scrittura e la tecnologia, ma mai avrebbe immaginato di fonderle nel lavoro che avrebbe fatto da “grande”. Nel periodo delle elementari scrisse la sua prima raccolta di racconti, con cui sperava già di diventare uno scrittore professionista. Crescendo si è accorto...Leggi tutto

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