Lo Snapdragon Gen.1 di Qualcomm ha caratterizzato buona parte degli smartphone top di gamma del 2022 (considerando anche la sua versione Plus): OnePlus 10 Pro, Oppo Find X5 Pro, Xiaomi 12 Pro, e potremmo andare avanti a lungo. Ecco perché la sua evoluzione, lo Snapdragon 8 Gen.2, rappresenta un salto generazionale particolarmente atteso. L’azienda statunitense è stata chiamata a migliorare ulteriormente un processore che già di per sé funziona molto bene. Eppure sembra esserci riuscita.
Lo Snapdragon Gen.2 è stato presentato in occasione del Tech Summit 2022, tenutosi a novembre alla Hawaii, nell’isola di Maui. Un’occasione che ci ha permesso di apprendere il lavoro svolto da Qualcomm e che oggi siamo finalmente pronti a raccontarvi. Partendo innanzitutto dalla parte più tecnica.
Il processo produttivo è rimasto a 4 nanometri, affidato sempre alla taiwanese TSMC. La CPU Kryo adotta però la nuova architettura 1+2+2+3 al posto della 1+3+4. Numeri che, secondo Qualcomm, si traducono nel 35% in più di potenza e nel 40% in più di efficienza energetica, complice anche l’adozione dei nuovi core Cortex-X3. È stato inoltre mantenuto sia il supporto ai 64-bit che quello ai 32-bit, un vantaggio non da poco rispetto alle app più datate.
Buone notizie anche per quanto riguarda la parte grafica. Lo Snapdragon 8 Gen.2 migliora del 25% nelle prestazioni e del 45% nei consumi, aggiungendo soprattutto il supporto al ray tracing hardware. Quest’ultima caratteristica permetterà sul serio di avvicinare l’esperienza gaming su smartphone a quella su console e PC, con gli sviluppatori che avranno un’importante arma da sfruttare per migliorare l’impatto grafico dei videogiochi.
Qualcomm ha completamente rinnovato il comparto connettività. Arriva il modem Snapdragon X70 5G che garantisce velocità ancora superiori e consumi più bassi. L’azienda ha inoltre sviluppato l’apposito algoritmo che può aumentare le velocità medie e la copertura mmWave (cruciale per il 5G). Importante anche l’introduzione del nuovo standard Wi-Fi 7 e del Bluetooth 5.3 anche Low Energy. Una tecnologia, quest’ultima, che potrà essere sfruttata dagli auricolari true wireless al fine di disperdere meno energia nella trasmissione dei dati.
E poi ci sono le novità a livello fotografico, vero cuore pulsante dello Snapdragon 8 Gen.2. Qualcomm ha studiato un sistema per consentire al processore di accedere più velocemente alle proprie reti neurali, migliorando le prestazioni per la realizzazione di foto e video rispetto a quanto visto sullo Snapdragon 8 Gen.1. Un sistema basato sull’intelligenza artificiale che, secondo l’azienda, dovrebbe garantire prestazioni aumentate del 435% e più efficienti energicamente del 60%.
Tutto questo senza dimenticare come il nuovo ISP supporti nativamente i sensori fotografici fino a 200 Megapixel, che abbiamo già visto in azione su prodotti come il Motorola Edge 30 Ultra, ma con la modalità pixel binning. Venivano dunque uniti 16 pixel in 1, ottenendo di fatto scatti da 12 Megapixel, a causa della mancata capacità dello Snapdragon 8 gen.1 di gestire questa piena risoluzione. Un passo in avanti significativo dunque, con la possibilità di registrare video in 8K a 30 fps e Slow-Motion fino a 960 fps in HD. Il tutto condito dagli standard HDR10+, HLG, Dolby Vision e HEVC.
Com’era prevedibile, è partita sin da subito la corsa dei vari produttori di smartphone per implementare lo Snapdragon 8 Gen.2 nei propri dispositivi. Sul mercato cinese sono già stato presentati lo Xiaomi 13 e il Vivo X90 Pro, entrambi basati sulla nuova creatura di Qualcomm. Molti altri ne arriveranno ancora nel corso dei prossimi mesi, con una diffusione su larga scala che certamente ricalcherà quanto visto con lo Snapdragon 8 Gen.1.
Oppo ha già annunciato l’impiego del nuovo SoC (System-on-a-chip) nei suoi prossimi smartphone top di gamma. Samsung certamente rinnoverà la partnership con Qualcomm, così come Realme e Motorola. Insomma, siamo di fronte a un chip che caratterizzerà buona parte dei dispositivi premium 2023, almeno in ambito Android. Si perché Apple prosegue con la strategia dei processori proprietari che, in termini di potenza bruta, rimangono dei punti di riferimento assoluto.
È molto probabile che Qualcomm presenti anche una versione Plus nella seconda parte del 2023. Ne sapremo certamente di più nei prossimi mesi ma, in ogni caso, prepariamoci a un anno particolarmente scoppiettante: gli smartphone si preparano all’ennesimo salto prestazionale, con la parte fotografica che reciterà nuovamente un ruolo da protagonista assoluta.
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