Cantinette porta vino dal design minimal e dalle solide prestazioni: ecco riassunte in breve le caratteristiche principali dei piccoli elettrodomestici Severin, brand tedesco da sempre specializzato nell’ambito della refrigerazione. Come i modelli Melchioni e Ardes, le cantinette vino Severin hanno anche un’altra freccia al proprio arco: la convenienza. Spingendo con decisione sul rapporto qualità-prezzo, i modelli Severin offrono agli appassionati alle prime armi strumenti funzionali che non costino uno sproposito. Ideali per iniziare a costruire una piccola enoteca domestica, sono macchine compatte, leggere e discrete a livello estetico. Il tutto le rende facili da collocare in qualsiasi ambiente, in cucina come in soggiorno, senza dimenticare le stanze da letto. Sì, perché l’eccezionale silenziosità che le caratterizza, ne permette il posizionamento anche in ambienti particolarmente silenziosi. In concreto, la cantinetta vino Severin KS 9889 non eccede mai i 36 dB di rumorosità. Mentre la sorella più grande KS 9894 si ferma a 39 dB. I due modelli che compongono la gamma Severin hanno svariati elementi in comune. Dietro un aspetto sobrio e non troppo appariscente, si nasconde una buona dose di tecnologia. Il sistema refrigerante, infatti, è stato studiato per lavorare silenziosamente ed in modo molto veloce. Una volta avviata la cantinetta per la prima volta, occorrerà pochissimo tempo perché raggiunga la temperatura desiderata. 4/18 gradi: questo il range climatico al cui interno scegliere la giusta temperatura. Parliamo di un’ottima escursione termica che riesce a soddisfare le esigenze di conservazione dei vini rossi così come dei bianchi. Le cantinette porta vino Severin montano sportelli robusti e molto ben coibentati. Ecco perché riescono a mantenere stabili le temperature nel tempo, preservando lo stato di salute dei vini. Inoltre, la porta è sempre reversibile, fattore che può risolvere più di un problema a livello logistico. La cantinetta Severin più piccola ospita fino ad un massimo di 15 bottiglie in formato standard. Il modello più capiente, invece, contiene senza difficoltà 33 bottiglie, disposte in orizzontale su ripiani in metallo. Questi ultimi, inoltre, possono essere rimossi per andare a trasformare lo spazio e renderlo adatto anche alle bottiglie Magnum. In più, la facile estrazione dei ripiani li rende anche estremamente comodi da pulire. Un’ulteriore differenza fra le due cantinette è data dalla presenza, solo a bordo della più grande, di un’efficace illuminazione con lampade LED. Per il resto, le macchine si comportano in modo del tutto analogo, brillando anche sul versante dei consumi energetici. 128 kWh e 142 kWh: ecco, rispettivamente, i consumi annui delle cantinette, partendo dalla più compatta. Come è naturale che sia, la versione maggiorata consumerà qualcosa di più, proprio per la necessità di raffreddare e mantenere a temperatura costante un volume superiore. In linea generale, comunque, parliamo di un fabbisogno annuale piuttosto contenuto.