Stappare e gustare in condizioni perfette: guida all’acquisto delle cantinette vino

Il diffondersi delle cantinette vino in ambito domestico rende possibile conservare i vini in condizioni ottimali, controllandone i livelli di temperatura e umidità, e proteggendoli da sbalzi termici e luce eccessiva. Dimensioni, capacità interna, tipo di installazione, materiali costruttivi e rumorosità: ecco alcuni degli elementi chiave in fase di scelta. Nella nostra guida, inoltre, non abbiamo sottovalutato l’aspetto economico, descrivendo i modelli migliori suddivisi in tre fasce di prezzo. E approfondendo il discorso sui consumi attraverso la lettura dell’etichetta energetica.
cantinette vino

Come scegliere una cantinetta vino

Ecco raccolti i primi elementi da considerare quando siamo in fase di scelta:

Dimensioni e capacità – Fare i conti con lo spazio a disposizione è inevitabile quando ci troviamo a posizionare un nuovo elettrodomestico. E se le mini cantinette vino sono semplici da collocare in qualsiasi tipo di ambiente, cambia il discorso con i grandi modelli a libera installazione o a incasso. Le misure generali sono specchio della capacità interna che è sempre espressa in numero di bottiglie. Si parte con cantinette da 7/8 bottiglie per superare anche le 500 al cospetto delle più imponenti.

Numero di zone – Ecco un altro punto nodale da ponderare in base al tipo di utilizzo cui sottoporremo la cantinetta vino. I modelli monozona sono i più semplici perché ci permettono di conservare i vini ad un unico livello termico. Con le cantinette a doppia o tripla zona le possibilità aumentano, potendo impostare temperature personalizzate a seconda del vino contenuto. In alternativa, potremo dedicare un vano alla conservazione dei vini sul lungo termine e l’altro (o gli altri) al mantenimento della giusta temperatura di servizio.

Tipo di motore – La natura del motore influenza non poco le performance della cantinetta. Sono i compressori inverter a eccellere sia per ottimale mantenimento dei livelli termici che per efficienza e basse vibrazioni. I motori on/off, di contro, costano molto meno, per quanto impongano un esborso in bolletta più elevato. Solo sulle cantinette vino piccole, infine, trovano posto i motori termoelettrici che brillano per sostenibilità ma mettono in campo una ridotta capacità di raffreddamento.

Design – In ultimo ma non per importanza, il fattore estetico non può che influenzare la scelta. E se la presenza di ripiani in legno dona alla cantinetta un’intrinseca eleganza, sono le finiture esterne in acciaio, alluminio e legno ad aumentarne il pregio. Va anche detto che, in termini di design, le soluzioni da incasso si mostrano più discrete e coerenti con lo stile della cucina rispetto a quelle freestanding.

Quanto costa una cantinetta vino?

prezzo cantinetta vino
Un’importante considerazione da fare sulle cantinette vino riguarda l’oscillazione del prezzo a seconda della tipologia. Come vedremo più approfonditamente nel corso della guida, il mercato offre modelli temperati, climatizzati o soluzioni ibride. Cantinette del primo tipo servono a mantenere il vino alla giusta temperatura di servizio, le seconde a conservarlo nel tempo, le terze integrano entrambe le funzionalità. Una cantinetta vino temperata o un modello climatizzato entry-level possono costare anche meno di 300 euro. E non a caso, abbiamo fissato questo tetto come limite massimo per la fascia economica. Superati i 300 euro, si entra nella fascia media del mercato, che raccoglie cantinette porta vino di livello superiore. Classe energetica più virtuosa, capacità interna maggiore e zone di temperatura indipendenti: ecco alcuni elementi che differenziano i prodotti di fascia media da quelli economici. Per incontrare le prime cantinette per vino premium, però, dobbiamo accedere alla fascia alta, posta oltre i 600 euro. È qui che si posizionano i migliori modelli domestici e le cantinette vino professionali destinate alla ristorazione.

(Dati aggiornati a luglio 2024 e soggetti a variazione nel tempo)

Fascia economica (entro 300 euro)

Con un tetto di spesa fissato a 300 euro, è possibile acquistare cantinette vino temperate con capacità massima di 40/50 bottiglie. Le prestazioni, però, risultano di tutto rispetto, come nel caso della cantinetta vino Candy CCVB 15/1, un modello da incasso pensato per ottimizzare lo spazio a disposizione. Strutturata a mo’ di colonna, accoglie 7 bottiglie disposte una sopra l’altra. Larga solo 15 cm, non si fa mancare un sistema di ventilazione e un filtro ai carboni attivi. 5/18 gradi: questo il range di temperature impostabili. Il grande catalogo di cantinette vino Candy propone anche modelli freestanding di capacità superiore. È questo il caso della Candy CWC 150 ED/N che ospita comodamente 41 bottiglie in formato standard. Essenziale a livello estetico, si fa notare per il bel maniglione frontale in metallo. Progettata per schermare in modo eccellente i raggi UV, consuma poco ed è silenziosa. L’intervallo di temperature, in questo caso, è 7/18 gradi. La capacità scende leggermente con la cantinetta vino Hisense RW12D4NWG0 che, però, mette in campo tre eleganti ripiani in legno in grado di assorbire bene vibrazioni e oscillazioni. Compatta e leggera, racchiude 30 bottiglie al proprio interno ed è gestibile tramite un evoluto display touch. E concludiamo con la Haier HWS33GGFR, modello da 33 bottiglie che fa parte della famiglia Wine Bank 50 Serie 3. Raffinata nel design, prevede un efficace sistema antivibrazione e il supporto all’app hOn per la creazione del proprio personale inventario di etichette.

Fascia media (da 300 a 600 euro)

Rispetto ai modelli economici, la fascia media offre possibilità di scelta più ampie, specie per ciò che riguarda la capienza. La Candy CCVB 30/1 è la sorella maggiore della cantinetta da incasso incontrato in fascia economica. Oltre a portare la capacità da 7 a 20 bottiglie, aggiunge 6 ripiani in legno estraibili e modulari. Togliendone 3, ad esempio, è possibile stipare in verticale una coppia di bottiglie magnum da 1.5 l. Silenziosa e ben illuminata, fa segnare consumi contenuti. Strutturalmente analoga, la Electrolux EWUS020B5B rappresenta un passo avanti deciso grazie all’introduzione di un sistema di ventilazione che mantiene più omogeneo il livello termico impostato e le permette di lavorare bene sia nel mantenimento della temperatura di servizio che come cantinetta da affinamento. A chi cerca una soluzione freestanding, invece, consigliamo la validissima Hisense RW17W4NWLG0. Cantinetta vino a doppia temperatura, soddisfa in contemporanea le esigenze di vini rossi e bianchi. Il tutto potendo contare su un menù a sfioramento molto intuitivo. Impostabile nell’intervallo 5/20 gradi, contiene un massimo di 46 bottiglie. Allo stesso segmento appartiene la Haier HWS79GDG che, però, incrementa notevolmente la capienza, arrivando a ospitare un massimo di 79 bottiglie. Stilisticamente convincente, sfrutta la tecnologia Air Natural Flow per far circolare l’aria in modo naturale, mantenendo il giusto livello di umidità. E grazie al sistema di luci 3D, illumina le bottiglie sia dall’alto che dai lati.

Fascia alta (oltre 600 euro)

Qualità costruttiva elevata, design stiloso e consumi ridotti all’osso sono gli elementi caratterizzanti delle cantinette vino di fascia alta. Si parte bene con il modello freestanding Haier HWS77GDAU1 da 77 bottiglie. Parte della linea Wine Bank 50 Serie 7, mette due ampie zone indipendenti al servizio di vini di differente natura. E se impostata fra 11 e 15 gradi, lavora egregiamente come cantinetta da maturazione. Ventilata e ottimamente illuminata, si controlla da remoto tramite l’app per smartphone hOn. Destinata all’incasso, invece, è la cantinetta porta vino Electrolux EWUS052B5B, un elettrodomestico da collocare sotto il piano della cucina che si integra alla perfezione con un ambiente dall’animo moderno. Regolabile da 5 a 18 gradi, la temperatura si mantiene sempre omogenea, così come l’umidità. E i ripiani in legno estraibili contribuiscono ad assorbire le vibrazioni in modo ottimale. Restiamo nel terreno delle cantinette vino da incasso con l’eccellente Dunavox DAVS-18.46B, un elettrodomestico di alto livello dedicato agli appassionati più esigenti. Sebbene lo spazio interno non sia molto, le 18 bottiglie che è possibile stiparvi all’interno vengono conservate alla perfezione grazie al controllo dell’umidità, alla ventilazione dinamica e a un avanzato sistema antivibrazione. La rumorosità, inoltre, non supera i 35 dB. E concludiamo nel modo migliore con una cantinetta vino Liebherr. Progettata per la libera installazione, la Liebherr WKES 653 brilla per prestazioni e robustezza. Realizzata con telaio in acciaio inox SmartSteel a prova di impronte, non si fa mancare un allarme che segnala la mancata chiusura della porta. Straordinariamente efficiente, conserva 12 bottiglie nelle migliori condizioni possibili.

Le condizioni ideali per conservare il vino

cantinetta da incasso
Le cantinette vino vengono impiegate per due scopi: portare il prodotto alla giusta temperatura di servizio o farlo maturare nel tempo. Nel primo caso, il livello termico varia a seconda del vino scelto. Per uno spumante non dovrebbe mai superare gli 8 gradi, per un vino bianco fermo i 12 e per un rosso i 18. Ma per conservare un vino negli anni, specialmente un rosso importante, i requisiti cambiano. Per prima cosa, è fondamentale che la temperatura, compresa fra gli 11 e i 15 gradi, resti stabile. Altro elemento chiave è l’umidità interna alla cantinetta porta vino, da mantenere nel range 65/75%. Troppa umidità, infatti, potrebbe far marcire il tappo di sughero mentre un ambiente secco tenderebbe ad accelerare l’ossidazione del liquido. L’esposizione ai raggi UV è un altro aspetto da non tralasciare, poiché il vino è altamente fotosensibile. Proprio per questo, le cantinette vino montano porte in vetro temperato in grado di proteggere le bottiglie dalla luce eccessiva. Inclinazione della bottiglia e assenza di vibrazioni completano il quadro dei fattori principali. Nel primo caso, il contatto del vino col tappo mantiene il secondo umido ed elastico, favorendone la conservazione. Anche l’assenza di scosse e movimenti aiuta il vino a maturare meglio. Per questo, i modelli migliori si avvalgono di motori inverter a basse vibrazioni e ripiani in legno capaci di assorbirle naturalmente.

Temperatura e umidità sotto controllo: cantinette vino a confronto

Due dei fattori che incidono maggiormente sulla conservazione del vino sono la temperatura e l’umidità dell’aria. E proprio per mantenere tali valori costanti e piuttosto contenuti, le cantine sono quasi sempre sotterranee e riparate da intense fonti luminose. Con una cantinetta vino è possibile replicare a casa nostra queste particolari condizioni. Vediamo in che modo, descrivendo le principali tipologie in commercio.

Temperate 

Le cantinette vino temperate sono pensate per tenere i vini alla giusta temperatura di servizio, rendendoli pronti da gustare in qualsiasi momento. Non sono, quindi, progettate per la lunga maturazione del prodotto ma per preservarlo nel breve termine. Ampiamente usate nella ristorazione, oggi sono disponibili anche per uso domestico, mostrandosi più compatte e semplici. I modelli base sono provvisti di un unico scomparto al cui interno la temperatura sale man mano che ci spostiamo verso l’alto. Ma le cantinette vino a doppia temperatura contano su due zone separate in cui è possibile regolare il livello termico in modo indipendente. Così facendo, bianchi e rossi verranno sempre serviti nel modo più corretto. Non mancano, infine, modelli a tre zone di livello professionale.

Climatizzate 

Le cantinette per vino climatizzate, al contrario, sono pensate per la conservazione negli anni delle nostre bottiglie. Per questo, oltre a mantenere costante la temperatura, regolano anche l’umidità al proprio interno. Dotate quasi sempre di sistema di ventilazione, permettono all’aria di circolare negli scomparti, evitando così l’accumulo di umidità ed il potenziale formarsi di muffe. E montano filtri antiodore, oltre che lampade a LED a bassa intensità. Non di rado, poi, i motori di questi modelli sono progettati appositamente per produrre pochissime vibrazioni.

Ibride

Per chi cerca il massimo da una cantinetta vino, i modelli ibridi sono in grado di racchiudere le caratteristiche delle due precedenti tipologie. Provviste di almeno due porte indipendenti, contano su altrettanti scomparti al proprio interno, uno dedicato alla conservazione del vino nel tempo, l’altro al mantenimento della giusta temperatura di servizio.

Cantinette vino climatizzate più apprezzate:
Haier HWS42GDAU1
Haier HWS84GA
Hisense RW18W4NWLGF

Capacità interna e dimensioni esterne

La capacità interna di una cantinetta vino è sempre espressa chiaramente sull’etichetta energetica del prodotto. Fondamentale per capire quante bottiglie riusciremo a conservare, ci dà anche un’idea delle dimensioni esterne dell’elettrodomestico. Ma la capienza è anche determinata dal modo in cui la cantinetta porta vino è organizzata. Il numero di ripiani di cui è provvista e lo spazio posto fra l’uno e l’altro influiscono non poco sul totale di bottiglie che riuscirà ad accogliere. In aggiunta, una cantina monozona sfrutterà meglio lo spazio rispetto a un modello con due o più fasce di temperatura indipendenti. Questo perché le intercapedini fra una zona e l’altra andranno a sottrarre parte della capacità totale della cantinetta frigo per vino. Il volume dei modelli più compatti non supera i 30 litri ma il mercato offre anche cantinette da 500 litri e più. In ogni caso, il numero di bottiglie contenute corrisponde, in media, a un terzo della capacità totale. Una cantinetta da 30 litri, ad esempio, sarà in grado di ospitare 10/12 bottiglie. Le dimensioni esterne di un modello del genere sono decisamente ridotte. Parliamo di circa 50 cm in altezza, altrettanti in profondità e 30 in larghezza. Prodotti di questo tipo possono essere collocati in casa senza troppi problemi. Ma di fronte a cantinette con capacità superiore, dovremo valutare con attenzione il tipo di posizionamento e l’eventuale installazione ad incasso.

Cantinette vino compatte più celebri:
Severin KS 9889
Cavist Cantinetta 18 bottiglie
Candy CCVB 15/1 

Soluzioni freestanding o da incasso?

La modalità di installazione della cantinetta vino incide sia sulla capacità interna che sull’ingombro generale. Le cantinette vino a libera installazione sono la soluzione più comune e rapida da mettere in funzione. Basta una presa elettrica per avviare il motore e iniziare il raffreddamento. Inoltre, a parità di dimensioni, offrono più spazio all’interno rispetto ai modelli da incasso. Quello che accade per le cantinette vino, infatti, vale per tutti gli elettrodomestici da incasso che si vedono “mangiare” parte dello spazio dallo stesso mobile in cui sono collocati. Senza contare che per il montaggio potremmo avere bisogno di un tecnico specializzato. Di contro, però, le cantinette vino da incasso sono più discrete e coerenti con lo stile della cucina. Avere le bottiglie a vista ma non la struttura dell’elettrodomestico, infatti, rappresenta un valore aggiunto in termini di design e omogeneità estetica. Certo è che una cantinetta vino refrigerata di tipo freestanding può essere spostata senza grossi problemi. Mentre i modelli ad incasso ci vincolano a un preciso ambiente della casa. 

Cantinette vino da incasso di qualità:
Electrolux EWUS018B7B
Hotpoint Ariston HA6 WC711 0
AEG AWUS052B5B 

Materiali costruttivi e design

Per chi si accinga ad acquistare una cantinetta vino, è molto importante valutare la qualità dei materiali con cui è costruita. Ci riferiamo sia alla struttura esterna che ai vani refrigerati. La scelta di materiali pregiati, infatti, ha un duplice scopo. Da un lato offre maggiore stabilità termica, coibentazione e protezione per il vino. Dall’altro, si configura come elemento stilistico capace di incidere sul design complessivo della cantinetta porta vino. Un esempio chiarificatore è quello dei ripiani in legno che, oltre a conferire un aspetto elegante all’elettrodomestico, attutiscono in modo naturalele vibrazioni dannose per il vino provenienti dal motore. Conseguenze altrettanto spiacevoli potrebbero legarsi a un eccesso di luce diretta sulle bottiglie. E proprio per ridurre al minimo tale impatto, le cantinette sono provviste di lampade a LED a bassissima intensità. Ma ancora più importante è la qualità della porta di accesso alla cantinetta, realizzata quasi sempre in vetro temperato. Maggiore è il numero degli strati di cui è provvista, superiore è la protezione dai raggi UV. Parlando esclusivamente dal punto di vista estetico, la maggior parte delle cantinette frigo per vino è costruita in acciaio, alluminio o legno. Ma il telaio dei modelli più economici può anche essere di plastica.

Motori a confronto e fattore rumorosità

Già comune su molti elettrodomestici (frigorifero, lavatrice e condizionatore in primis), il motore inverter sta prendendo piede anche a bordo delle cantinette vino. Mentre un classico motore on-off si accende e si spegne periodicamente, il compressore inverter è in grado di lavorare a potenza variabile, tarando l’intensità sulle reali esigenze. Un motore del genere funziona in modo dinamico e, dopo aver raggiunto la temperatura impostata, continua a lavorare al minimo, consumando pochissimo. Oltre a limitare gli sprechi, le cantinette vino con motore inverter riducono le vibrazioni grazie all’erogazione dolce e graduale della potenza. E come naturale conseguenza, tengono a bada la rumorosità. In media, una cantinetta frigo per vino fa segnare emissioni pari a 40 dB. Ma i migliori motori inverter sono in grado di abbassare ancora di più tale soglia. Per chi sia alla ricerca della massima silenziosità possibile, la soluzione ideale potrebbe essere una cantinetta con motore termoelettrico. Ma va detto che tali sistemi, per quanto innovativi e puliti, sono efficaci solo su modelli a bassa capacità. Data la rilevanza di tale informazione ai fini di una corretta conservazione del vino, la rumorosità delle cantinette è sempre espressa chiaramente sull’etichetta energetica del prodotto. Ne parliamo approfonditamente nel prossimo paragrafo.

Uno sguardo all’etichetta energetica

energy label cantinette
Nell’ottica di spingere le aziende a costruire elettrodomestici sempre più green, sono stati introdotti nel 2021 criteri molto stringenti per le etichette energetiche, validi anche per le cantinette vino. Le nuove energy label sono anche più curate a livello estetico e più semplici da interpretare. Rispetto all’etichetta di un frigorifero classico, quella delle cantinette porta vino è ancora più schematica. Cala il numero dei parametri considerati che, però, si rivelano tutti molto importanti. Vediamoli insieme.

Specifiche del prodotto e QR code

La prima sezione dell’etichetta rivela il nome dell’azienda produttrice e del modello preso in considerazione. Ma il vero valore aggiunto è il QR code associato ad ogni cantinetta, posto sull’angolo in alto a destra. La scansione del codice attraverso lo smartphone apre le porte a numerose informazioni da consultare comodamente. Oltre a raccogliere e confrontare i consumi di svariati modelli, potremo verificare la disponibilità dei pezzi di ricambio a prezzo contenuto di ciascun prodotto attraverso il database EPREL. Il tutto nell’ottica di evitare la sostituzione dell’elettrodomestico in caso di rottura, preferendo la più sostenibile riparazione.

Classe energetica e altre informazioni

Proseguendo nella lettura dell’etichetta, ci troviamo di fronte l’indicazione della classe energetica della cantinetta vino, compresa fra le lettere G e A. Porzione cardine dell’energy label, questa sezione è stata rivista, aggiornando le lettere all’insegna di una maggiore attenzione ai consumi. In concreto, la vecchia classe A+++ non corrisponde in automatico alla classe A di nuova generazione ma, piuttosto, alla C o alla D. Così facendo, si intende lasciare un ulteriore margine di miglioramento in termini di efficienza per i modelli che verranno lanciati in futuro. Strettamente connesso alla classe energetica, il terzo settore dell’etichetta indica i consumi su base annua espressi in kW/h. Parliamo di un valore numerico molto utile a capire quanto andremo concretamente a pagare in bolletta. Infine, la parte inferiore dell’etichetta energetica è occupata da due pittogrammi relativi a capacità e rumorosità della cantinetta porta vino. Il primo ci informa sulla capienza interna esprimendola attraverso il numero di bottiglie standard (da 0.75 l) che il modello riesce ad accogliere. Il secondo pittogramma, infine, ritrae un altoparlante stilizzato ed esprime la rumorosità in dB ed in classe di rumore aereo compreso fra le lettere D e A.

Controlli e funzioni aggiuntive

Ciò che conta di più a bordo di una cantinetta vino è la possibilità di regolare la temperatura in modo preciso. Inoltre, se il modello scelto lo permette, selezionare la percentuale di umidità all’interno. Impostare i due parametri è semplicissimo e, nei modelli più economici, è sufficiente agire su appositi tasti. Ma vedremo, di seguito, che alcune cantinette vino offrono controlli e funzioni più intelligenti.

Display LCD

La presenza a bordo di un display LCD ci permette di tenere costantemente sotto controllo i valori della nostra cantinetta porta vino. Non di rado, poi, sono previsti dei comandi touch che si rivelano estremamente pratici se posti esternamente, e sui quali agire senza aprire la porta per non disperdere l’aria fredda. Nel caso di prodotti dotati di più zone di temperatura separate, i display possono anche crescere in numero. In alternativa, sarà possibile gestire le varie zone attraverso un unico pannello di controllo.

Funzioni smart

Sdoganate su qualsiasi tipo di device ed elettrodomestico, le funzionalità smart non potevano mancare sulle cantinette vino. Connessi tramite Wi-Fi o Bluetooth, i modelli premium sono corredati da un’app per smartphone che li rende gestibili a distanza. Oltre a regolare i principali parametri di conservazione, le cantinette vino smart ci informano qualora siano richieste operazioni di pulizia e manutenzione. Ma anche, banalmente, se avessimo lasciato lo sportello aperto. Alcune app, poi, permettono di creare un inventario dei vini solo scattando una foto alle etichette e scaricando le informazioni sul prodotto. E, in certi casi, propongono gustose ricette in abbinamento. 

Filtro a carboni attivi

Oltre a temperatura, pressione, luminosità, inclinazione e vibrazioni, un altro fattore potenzialmente dannoso per il vino sono i cattivi odori. Per questo, in linea generale, è bene evitare di tenerlo in prossimità di altri alimenti, in special modo salumi e formaggi. Ma anche se la cantinetta è adibita esclusivamente al vino, non è raro il formarsi di odori forti. Per questo, alcuni modelli montano filtri a carboni attivi, analoghi a quelli delle cappe da cucina.

Sistema No Frost

La ventilazione interna alla cantinetta vino refrigerata è un requisito fondamentale se vogliamo permettere ai prodotti di maturare ed evolversi nel tempo. Il ricircolo dell’aria, però, non serve solo a eliminare le muffe e tenere l’umidità sotto controllo. Col sistema No Frost, infatti, si evitano i fastidiosi accumuli di ghiaccio che potrebbero compromettere l’efficacia dell’elettrodomestico. Oltre a limitarne la capacità.

Serratura e allarme

Ed eccoci a descrivere un aspetto spesso sottovalutato: quello relativo alla sicurezza. Se la nostra cantinetta ospita vini di grande livello, infatti, diventa fondamentale proteggerli da spiacevoli intrusioni in casa. Proprio per questo, i modelli di fascia alta sono dotati di serratura di sicurezza e, in certi casi, di allarme che entra in funzione in caso di tentata effrazione. 
Matteo Sartini
Matteo Sartini

Nato nel 1980 a Milano, si trasferisce piccolissimo in Toscana, nei pressi di Cortona. Orgogliosamente nostalgico delle ultime due decadi del secolo passato, rimpiange il primo walkman, il poster di Freddie Mercury appeso in camera ed i lunghi pomeriggi in compagnia del Sega Mega Drive.

Crescendo, impara ad amare anche la lettura, partendo dai classici per approdare alla narrativa contemporanea...Leggi tutto

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