In un mondo dove la tecnologia si fa sempre più complessa e performante, i tablet Brondi scelgono un'altra strada. Questi apparecchi, in modo simile a quanto già proposto con i cellulari Brondi, vogliono proporre un'esperienza di utilizzo semplice, comoda, adatta veramente a tutte le età. Si tratta di una filosofia che permea tutta l'azione dell'azienda, e che si riverbera nelle varie linee di smartphone, telefoni fissi e cordless. Dopo aver stabilito una posizione di rilievo nel campo della telefonia, la compagnia italiana ha scelto quindi di riproporre la propria visione dell'elettronica di consumo anche nel settore dei tablet. Un progetto certamente ambizioso, ma che non spaventa un'impresa abituata alle sfide. Fondata nel 1935 a Torino da Lorenzo Brondi, l'impresa aumenta la sua popolarità diventando negli anni '60 uno dei principali fornitori SIP (Società Italiana per l’Esercizio Telefonico). Negli anni '70, però, avvengono le innovazioni maggiori, con la nascita di tanti modelli di successo; tra questi spicca "Enorme", entrato a far parte della collezione permanente del MoMA di New York. Passando agli anni '90, il focus dell'azienda si sposta, concentrandosi maggiormente sul segmento consumer. Una tendenza che trova riscontro maggiore all'inizio del '2000, e che vede una diversificazione della gamma produttiva. Qui nasce l'idea di proporre tablet Brondi, prodotti di valore e facili da usare. In particolare, i device touch rientrano nella linea Amico, che accoglie pure cellulari per anziani e altri dispositivi peculiari. A dispetto della tipologia di apparecchio, la missione dell'impresa italiana rimane la stessa. Quella, cioè, di offrire soluzioni originali e con funzionalità innovative, in grado di migliorare davvero la vita delle persone. Nel concreto, tutto ciò si traduce in device dotati di caratteristiche piuttosto precise. I tablet Brondi, ad esempio, possono proporre strutture esterne rinforzate, così da poter essere utilizzati dopo possibili urti e cadute. Inoltre, l'interfaccia del sistema operativo Android viene modificata, in modo da essere più semplice da utilizzare. Grandi pulsanti, colori ben definiti e un’estrema semplicità di fondo consentono un utilizzo ottimale. Si tratta di un approccio che permette a tutti, compresi anziani e bambini, di avvicinarsi alle ultime tecnologie. Perché al di sotto dell'impostazione grafica semplice e dei pulsanti molto grandi, si nascondono (tra le altre) le app di WhatsApp e Skype, usate per comunicare in tutto il mondo. Dal punto di vista hardware, invece, i tablet Brondi scelgono di puntare alla semplicità. I modelli proposti dalla casa italiana appartengono alla fascia bassa dell’offerta, e di certo non puntano a battagliare con i top di gamma. Le loro specifiche, in ogni caso, danno se non altro modo di utilizzare gli applicativi meno complessi. Non manca la fotocamera, per scattare foto e girare brevi filmati, oppure il bluetooth, o ancora la connettività 3G. Insomma, i tablet dell'azienda nata a Torino sono progettati avendo in mente un target ben specifico. Un approccio al mercato del tutto originale, che ha concesso alla società di espandersi e diventare un punto di riferimento nel settore dell’elettronica di consumo.