Confronta nella pagina Casco da cross di Trovaprezzi.it le migliori offerte sul mercato. Il casco da cross offre al rider protezione e comfort, schermando il volto dai raggi solari, dal fango e dai detriti in aria. In più, la mentoniera pronunciata agevola il passaggio dell’aria e la respirazione. Privo di visiera, si differenzia dal casco da enduro che, talvolta, ne è provvisto. Al top per leggerezza, troviamo i caschi da cross in fibra di carbonio, fibra di vetro o kevlar. Caschi cross Airoh, O’Neal, Suomy: ecco solo alcuni dei migliori in circolazione.
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Il prezzo del casco da cross varia in funzione dei materiali costruttivi usati, del design e della qualità degli interni. Si parte da meno di 100 euro per superare anche i 400 euro. A chi cerca il massimo risparmio possibile, consigliamo l’Airoh Wraap, un modello versatile con robusta calotta in materiale termoplastico.
I caschi da cross di fascia alta eccellono in termini di leggerezza, comfort e protezione. È questo il caso, ad esempio, dell’Airoh Aviator 3, prodotto di punta del celebre marchio lombardo. Disponibile in tante versioni ad alto tasso cromatico, contiene il peso con un’eccellente calotta in carbonio. Ottima è anche la ventilazione, grazie ad affidabili prese d’aria ed estrattori posteriori a regola d’arte.
Diverso da tutti gli altri, il casco da cross ha nel frontino e nella mentoniera allungati i due componenti più caratterizzanti. Il primo ha lo scopo di riparare il volto dal sole, dal fango e dai detriti, il secondo proteggere meglio l’area della bocca e agevolare la circolazione dell’aria.
Caschi da cross e caschi da enduro appartengono entrambi all’universo off-road. Ma mentre i modelli da enduro sono indicati per un utilizzo misto (sterrato e asfalto), quelli da cross, come il Just1 J18, eccellono nel fuoristrada. Per questo motivo, rinunciano alla visiera, talvolta presente sui caschi da enduro, per lasciare posto alla maschera da cross.
Il casco da cross è la protezione principale per chi percorre sentieri dissestati estremamente irregolari. Sempre abbinato a una tuta tecnica e ad accessori che tutelano gambe, braccia, mani, schiena e petto, sfodera un design subito riconoscibile. Mentoniera e frontino sono gli elementi più caratterizzanti del casco cross enduro. Affusolata e sporgente, la mentoniera protegge l’area della bocca in modo migliore rispetto a quello che fanno i tradizionali caschi integrali da strada. In più, lascia più spazio per l’aria, agevolando la respirazione. Altrettanto allungato, il frontino scherma lo sguardo da riflessi e raggi solari diretti, così come da polvere, fango ed eventuali detriti lanciati in aria dalle ruote di chi ci precede. Senza contare che convoglia l’aria verso l’interno del casco, offrendo un refrigerio aggiuntivo. Altro aspetto cruciale del casco da cross è l’assenza della visiera che, invece, troviamo talvolta sui modelli da enduro. Il tutto per lasciare spazio alle maschere da cross che si aggrappano alla calotta del casco grazie a un robusto elastico. Seppure l’assenza della visiera aumenti naturalmente l’aerazione, questi modelli non sono privi di prese d’aria ed estrattori posti sul retro, fondamentali per eliminare calore e umidità in eccesso. Mentre per assicurare al rider un surplus di sicurezza, la chiusura è affidata a un sistema con doppio anello. In ultimo ma non per importanza, la qualità dei materiali costruttivi è una variabile con un forte impatto sulle performance del casco da cross. I modelli più leggeri, fra cui l’Airoh Aviator Ace 2, sono realizzati in fibra di carbonio, di vetro o aramidica. I prodotti base, invece, risultano più pesanti perché la calotta è in ABS o altri materiali plastici analoghi, come nel caso dell’O'Neal 5SRS.
Il mercato dei caschi da cross è ampio e variegato, proponendo opzioni per qualsiasi tipo di esigenza, a partire da meno di 100 euro per superare i 400 euro. La scelta andrebbe fatta anche in funzione del livello tecnico del rider e dei percorsi affrontati. Per chi monta in sella di tanto in tanto con scopo ricreativo, un casco superleggero di fascia alta potrebbe risultare troppo impegnativo. Diverso il discorso per chi fa del motocross un’attività ricorrente, se non addirittura una professione. Oltre a valutare materiali, peso e bontà delle imbottiture interne, merita un discorso a parte il fattore estetico. Se un po’ tutti i caschi da cross sono decorati e colorati in modo appariscente, solo le repliche ufficiali dei modelli da gara si fregiano delle decorazioni esclusive dei campioni. Il tutto con un notevole impatto sul portafoglio. Abbiamo scelto per rappresentare la fascia economica della categoria l’O'Neal 3SRS, un casco da cross concreto e robusto declinato in un mare di varianti cromatiche e venduto a circa 100 euro. Non troppo leggero, pesa 1500 g, risultando alla lunga un po’ scomodo. Meglio si comporta il casco cross Airoh Strycker che abbatte il peso di quasi 200 g. Realizzato in fibra composita ad alte prestazioni, sfodera mentoniera e frontino molto pronunciati. Provvisto di efficaci estrattori d’aria sul retro, costa poco più di 200 euro. E concludiamo sfiorando i 400 euro con il modello Suomy Mx Speed, uno dei più leggeri in circolazione. Grazie alla combinazione di carbonio e fibra di vetro impiegati per la calotta, il peso scende a circa 1100 g.
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