Se c’è una cosa per cui gli italiani si sono distinti anche durante il decreto #iorestoacasa è la creatività: c’è chi ha puntato su hobby più creativi come gli origami, i mandala da colorare o il cucito e chi ha reinventato la propria azienda cercando di dare un contributo concreto al proprio Paese.
Però non solo gli amatoriali si sono dati alla creazione di accessori alla moda, sono molti gli artigiani e anche i designer luxury che si sono impegnati nella creazione di qualcosa di utile e funzionale in questo momento come le mascherine in tessuto lavabili.
Gli esperti del mondo della moda, gli influencer e gli stilisti hanno già definito la mascherina un accessorio cult a cui non rinunciare nei prossimi mesi e sono tanti i brand e gli artigiani che si sono lanciati nella creazione di collezioni di mascherine in tessuto colorate ed esteticamente accattivanti.
Durante l’ultima fashion week e gli ultimi eventi mondani legati al mondo della musica e del cinema non sono mancate le mascherine fashion, da Billie Eilish che ai Grammy Awards ha sfoggiato una mascherina firmata Gucci (indossata anche da Miley Cyrus) alle proposte andate subito sold out di Fendi e Louis Vuitton.
Non solo gli artisti artisti e i vip stranieri, anche Chiara Ferragni sul suo profilo social ha mostrato quelle firmate da Etai Drori mentre Myss Keta ne ha fatto un simbolo del suo personaggio, ancor prima dell’emergenza.
Nonostante le mascherine in stoffa non siano da considerare un dispositivo medico, possono essere utilizzate con alcune accortezze. Il New York Times ha fatto un interessante approfondimento sui tessuti, segnalando quelli più protettivi dopo aver condotto ricerche in merito. I risultati hanno evidenziato che tra i più efficaci e resistenti si trovano i cotoni dalle trame fitte come flanella e denim mentre i cotoni più leggeri risultano meno protettivi ma vengono consigliati come copri-mascherina chirurgica.
Lo studio ha inoltre parlato dell’importanza di sovrapporre almeno due strati di materiali e soprattutto la necessità di avere una mascherina in grado di aderire perfettamente ai lati del viso per non comprometterne l’efficacia.
Tra le mascherine lavabili made in Italy spiccano le mascherine Boccadamo realizzate con due strati di cotone e uno strato interno di TNT in polipropilene; Boccadamo si è impegnato a mantenere la qualità tipica della produzione artigianale italiana offrendo però prezzi competitivi.
Sono numerosi i brand italiani che si sono lanciati in questa nuova avventura, avendo il coraggio di reinventarsi e contribuendo anche a sostenere il proprio Paese in un momento in cui la produzione di mascherine sembra non bastare mai. Fazzini, marchio italiano specializzato nella produzione di tessile per la casa, dopo aver ricevuto l’autorizzazione da parte dell’Istituto Superiore di Sanità ha iniziato a produrre mascherine in tessuto lavabili certificate nella versione “Conchiglia Type IIR” ad uso medico e “Conchiglia Plus” per la comunità.
Acquistare una mascherina lavabile fatta a mano è sicuramente un buon modo per contribuire anche alla ripresa del paese in un settore come quello tessile gravemente colpito dai blocchi di produzione.
Da Alba, l’azienda Miroglio leader nel settore dell’abbigliamento curvy con esperienza di oltre 70 anni nel settore, arriva l’idea di produrre mascherine in cotone idrorepellente, utilizzabili più volte dopo essere adeguatamente igienizzate.
Tra le mascherine utili per affrontare questo periodo ci sono le mascherine lavabili con filtro; molti modelli artigianali infatti prevedono una tasca studiata per inserire i filtri certificati. In questo modo si può unire la certificazione e la sicurezza al design.
In caso non sia possibile inserire un filtro, gli esperti consigliano di sovrapporre la mascherina in tessuto a quella sanitaria per garantire maggiore protezione.
Tra i tanti modelli attualmente in commercio stanno prendendo piede le mascherine in tessuto lavabili, soprattutto per l’aspetto green anti-spreco in contrasto con quelle usa e getta.
Tra i pro, oltre a quello di poterla riutilizzare c’è quello di avere un accessorio alla moda da abbinare al proprio look giocando anche con colori come il denim e fantasie all over floreali, animalier, a pois e anche vichy.
L’igienizzazione della mascherina lavabile può variare a seconda del tessuto ma sul sito del Ministero della Salute è data come indicazione generale quella di effettuare un lavaggio a 60 gradi con detersivo igienizzante e di seguire le istruzioni del produttore.
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