I radiatori sono elementi presenti praticamente in qualsiasi casa.
Nonostante le nuove soluzioni come termocamini e stufe a pellet, il riscaldamento a radiatori con caldaia rimane infatti il più diffuso nel nostro paese. Tuttavia, ci sono molte tipologie diverse di radiatore e non tutte rispondono alle stesse esigenze.
Se state pensando di cambiare i radiatori di casa e volete saperne di più, in questo articolo risponderemo ad alcune delle domande più frequenti cercate online su questo argomento.
I radiatori sono elementi che fanno parte del sistema di riscaldamento con caldaia. Si trovano in ogni stanza (o quasi) e il loro funzionamento è legato a quello della caldaia: questa produce calore riscaldando l’acqua e, tramite i radiatori, lo diffonde in tutti gli ambienti della casa. Per questo motivo si chiamano anche radiatori ad acqua calda.
Nessuna! O meglio, nel parlato comune non c’è alcuna differenza. Radiatore e termosifone, così come calorifero, sono tutti sinonimi che indicano lo stesso elemento riscaldante che troviamo nelle stanze di casa.
Parlando invece in termini scientifici, il meccanismo di funzionamento di radiatore e termosifone presenta alcune differenze.
La parola termosifone rimanda infatti al fenomeno fisico che prevede la circolazione convettiva all’interno di un circuito idraulico. Tecnicamente dunque il termosifone è il fenomeno fisico, mentre il radiatore è l’apparecchio riscaldante installato in casa.
Inoltre, c’è da considerare che alcuni radiatori funzionano con meccanismi diversi, sfruttando l’energia elettrica e senza acqua calda, allontanandosi dunque dal concetto fisico di termosifone. Se volessimo essere precisi, dovremmo quindi parlare di radiatori.
Come abbiamo detto, il radiatore è un elemento legato alla caldaia (che può essere alimentata con qualsiasi combustibile, anche se le più comuni sono quelle a gas).
La caldaia riscalda l’acqua che poi viene convogliata verso i radiatori presenti nelle diverse stanze della casa. All’interno dei radiatori, scorre l’acqua calda che viene poi ceduta verso l’ambiente attraverso due fenomeni fisici.
Quando si parla di tipologie di radiatore, ci si riferisce principalmente al materiale con cui vengono realizzati. Ogni tipo, infatti, presenta caratteristiche diverse, vantaggi e svantaggi.
Di solito i radiatori possono essere realizzati in 3 diversi materiali.
I radiatori in ghisa sono i più antichi, pesanti, robusti e anche molto ingombranti (i classici radiatori da casa di campagna!). La loro caratteristica principale è che, anche quando viene spento il riscaldamento, continuano a conservare il calore per molto tempo. Lo svantaggio è che impiegano anche molto tempo a riscaldarsi, quindi vanno accesi un po’ prima. Meglio installare i radiatori in ghisa nelle stanze dove si passa più tempo.
I radiatori in acciaio sono relativamente recenti e presentano ottime caratteristiche dal punto di vista dell’efficienza: serve infatti poca acqua per riscaldarli. Rispetto a quelli in ghisa, sono più leggeri ed esteticamente raffinati, si riscaldano più velocemente ma si raffreddano anche prima. Il costo dei modelli in acciaio è piuttosto alto, quindi sceglieteli se per voi l’aspetto del design è importante.
I radiatori in alluminio sono i più economici, leggeri e snelli. Il loro principale vantaggio è che si riscaldano molto rapidamente (bastano davvero pochi minuti), ma altrettanto rapidamente si raffreddano quindi il calore non viene conservato nella stanza.
Usateli dunque per le stanze dove avete bisogno di un riscaldamento rapido, per esempio in camera da letto.
Si stanno inoltre recentemente diffondendo anche radiatori in polipropilene, anche se ancora non ne troviamo molti in commercio.
Come abbiamo appena visto, il radiatore che scalda di più è senza dubbio quello in ghisa. Questo materiale permette infatti di conservare il calore per tante ore, anche dopo che l’impianto di riscaldamento è stato spento: questo significa ottenere un netto risparmio in termini di energia e anche un minore impatto ambientale.
Al secondo posto ci sono i radiatori in acciaio, che trattengono piuttosto bene il calore e lo rilasciano lentamente. I radiatori che scaldano peggio sono quelli in alluminio (sono anche i più economici infatti) perché, non appena viene spento il riscaldamento, rilasciano subito tutto il calore e si raffreddano.
Sempre per lo stesso motivo, i radiatori che consumano meno sono quelli in ghisa e quelli in acciaio. Trattenendo il calore a lungo anche dopo che l’impianto di riscaldamento è stato spento, mantengono la casa calda anche senza consumare energia.
I radiatori in alluminio invece si raffreddano subito dopo che viene spento l’impianto, quindi naturalmente consumano di più. Meglio sceglierli nelle situazioni in cui non è necessario un uso continuativo e intensivo del riscaldamento.
La risposta dipende da diversi fattori, per esempio il grado di isolamento termico della stanza, ma soprattutto le dimensioni dell’ambiente che si desidera riscaldare.
Partiamo comunque dal presupposto che di solito è sufficiente un radiatore per stanza. Tuttavia, se avete ambienti molto grandi, vi sarà utile questa formula.
Come abbiamo visto, ogni tipologia di radiatore ha le sue caratteristiche.
In linea generale possiamo dire che i radiatori in ghisa sono i migliori dal punto di vista dell’efficienza ed è consigliabile installarli nelle stanze dove si trascorre più tempo.
I radiatori in acciaio sono perfetti per chi cerca elementi di design molto chic, ma anche una buona resa termica, ad un prezzo però abbastanza alto. Infine, i radiatori in alluminio sono i più economici ma anche i meno efficienti: meglio installarli solo nelle stanze dove si trascorre poco tempo per evitare di consumare troppo.
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