La vera storia del brand Puma, nato da una rivalità tra fratelli

Di Irene Bicchielli 10 Luglio 2019
4 minuti di lettura
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Non sono in molti a saperlo, ma la storia di Puma è intrecciata a doppio filo con quella di Adidas. I fondatori dei due brand, infatti, erano fratelli e avevano cominciato insieme l’avventura nel mondo delle scarpe sportive; durante la Seconda Guerra Mondiale, cominciarono i primi dissidi che portarono poi alla definitiva rottura. Per anni, nella piccola cittadina di Herzogenaurach, patria dei due fratelli, la rivalità è stata alimentata: talmente era forte il senso di appartenenza all’una o all’altra azienda che non c’erano matrimoni “misti” tra dipendenti delle due aziende e che i pub amici di una non servissero da bere ai dipendenti dell’altra! Nel 2009, finalmente, la rivalità è stata simbolicamente archiviata con una partita di calcio: dipendenti di Adidas e Puma hanno giocato gli uni contro gli altri, simboleggiando la fine delle ostilità tra le due aziende. Ma andiamo con ordine e ripercorriamo tappa dopo tappa la storia del brand Puma.

C’erano una volta i fratelli Dassler…

Adolf e Rudolf Dassler sono due fratelli originari di una piccola cittadina tedesca che nel 1924 fondano un’azienda per produrre scarpe sportive. I due, insieme, funzionavano molto bene: Adolf, più piccolo di quattro anni, era il creatore delle scarpe, Rudolf era l’abile venditore, l’anima commerciale dell’azienda. Per anni la società funziona, i volumi crescono, le scarpe sportive dei fratelli Dassler si fanno notare per la loro qualità innovativa. I rapporti tra i due fratelli cominciano a scricchiolare durante la Seconda Guerra Mondiale, quando Rudolf parte per il fronte: non è mai stato chiarito quale fosse il motivo scatenante che ha portato alla rottura, fatto sta che nel 1948 nasce Puma (inizialmente chiamata RuDa, da Rudolf Dassler) e solo un anno dopo nasce Adidas (da Adi, soprannome di Adolf, e Das, le prime tre lettere del cognome).

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La rivalità si fa subito sentire in città: Herzogenaurach è un piccolo centro e le due aziende erano collocate fisicamente su due rive opposte del fiume Aurach, a poche centinaia di metri di distanza! I due marchi competono non solo sul mercato ma anche sulla tecnologia: entrambi volevano realizzare scarpe sportive in grado di migliorare le prestazioni degli atleti; nonostante inizialmente fu certamente Adidas ad avere più successo, è grazie a questi due brand che l’abbigliamento sportivo è diventato sempre più performante e anche altre aziende del settore si sono mosse per offrire prodotti sempre più avanzati e tecnologici. I fratelli Dassler morirono a quattro anni di distanza, Rudolf nel 1974 e Adolf nel 1978, e la loro storia ha talmente appassionato i tedeschi che è diventata la sceneggiatura di una serie televisiva!

I successi di Puma

I primi successi per il brand Puma arrivano presto, quando la nazionale di calcio della Germania Ovest indossa le scarpe del brand. Tra gli anni Cinquanta e Sessanta, sempre più sportivi, in particolare atleti, indossarono scarpe Puma portando a casa diverse medaglie; da ricordare quella di Armin Hary nei 100 metri alle Olimpiadi di Roma del 1960. Il prestigio del brand è così in continua ascesa e nel 1970 comincia la collaborazione con un nome decisamente di rilievo nel mondo dello sport: il campione di calcio brasiliano, Pelè, indossa scarpini Puma e nel 1970 il Brasile vince i mondiali. Il legame con il mondo dello sport continua ancora oggi ed è uno dei vanti del brand tedesco: Puma è sponsor ufficiale di numerose squadre di calcio, sia nazionali che club, dal Manchester City al Valencia al Milan; inoltre, è sponsor della scuderia Ferrari in Formula Uno e vanta un testimonial d’eccezione nell’atletica leggera, Usain Bolt, al quale ha dedicato delle linee personalizzate.

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Oltre a scarpe sportive e abbigliamento tecnico, Puma è ormai entrato a pieno diritto anche nel mondo della moda e propone capi e sneakers che sono indossati da rock band, celebrities, attori e cantanti, oltre che ovviamente da tutti noi! L’azienda è oggi un colosso a livello internazionale: è quotata in borsa, conta sul lavoro di 7000 dipendenti, ha sedi in tutto il mondo e distribuisce i propri prodotti in oltre 80 paesi.

Pubblicato il 10 Luglio 2019
Irene Bicchielli
Irene Bicchielli

Nata nel 1988 a Firenze, dove vive ancora oggi, ha da sempre uno smisurato amore per le parole. Ha imparato a leggere e a scrivere prima delle scuole elementari e da allora non ha più smesso: lettrice seriale con un'originale passione per i romanzi storici, ha frequentato il liceo classico e poi si è laureata in Scienze Politiche per diventare...Leggi tutto

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