Nel mondo sempre più connesso in cui viviamo, in cui lo smartphone è diventato una sorta di “estensione” del nostro corpo, i social network sono diventati parte integrante della nostra vita quotidiana. Facebook, Instagram, Threads, X, LinkedIn, Pinterest, BeReal, e molte altre piattaforme sono strumenti potenti per comunicare, condividere e connettersi con altre persone. Tuttavia, con l’aumento della loro popolarità, cresce anche il rischio di incappare in pericolose truffe perpetrate da malintenzionati senza scrupoli. I cybercriminali, sfruttando la fiducia e la disattenzione degli utenti, possono usare queste piattaforme per rubare informazioni personali e/o denaro. In questo articolo, vi spiegheremo come evitare le truffe sui social network, mostrandovi innanzitutto come riconoscerle e poi come potete difendervi.
Se non si conoscono le armi di un nemico potrebbe essere davvero molto complicato poterlo combattere. Sul Web i “nemici” talvolta si celano dietro profili social creati ad arte per accalappiare utenti ingenui che sono in cerca di compagnia, di trovare opportunità di guadagno online, etc. Per evitare di diventare vittima dei personaggi più loschi della Rete, dunque, il primo passo che bisogna compiere è quello di imparare a riconoscere le truffe sui social network. Queste possono essere di vario genere.
Una delle tecniche più utilizzate dai cybercriminali sui social è il buon vecchio phishing, di cui abbiamo parlato anche in un approfondimento dedicato alle principali minacce informatiche. Questa tecnica mira a rubare le credenziali di accesso o, comunque, le informazioni personali degli utenti, sfruttando la loro ingenuità. Il modo in cui viene perpetrato il phishing può variare in base alle finalità per cui il malintenzionato decide di agire.
Ad esempio il malintenzionato potrebbe indire falsi concorsi e giveaway. Tramite profili social creati ad arte, potrebbe promuovere offerte allettanti in cui sono messi in palio premi costosi, vacanze gratuite o altri beni di valore. Questi concorsi richiedono di fornire dati personali o di cliccare su link che rimandano a siti Web fraudolenti, messi in piedi dai criminali informatici per rubare i dati delle loro potenziali vittime.
Qualcosa di simile avviene anche per il cosiddetto catfishing: in questo caso il criminale crea un profilo falso su un social network e si spaccia per qualcun altro al fine di ingannare gli utenti, solitamente con l’obiettivo di instaurare relazioni sentimentali per poi estorcere denaro o informazioni personali.
Negli ultimi anni, inoltre, c’è stato un preoccupante aumento nelle truffe social relative agli investimenti. Promettendo rendimenti altissimi a fronte di rischi minimi, gli scammer cercano di convincere gli utenti a investire in criptovalute o altri strumenti finanziari. Anche in questo caso, chiaramente, si tratta di truffe belle e buone.
Alla luce di quanto appena detto, dunque, per riconoscere le truffe sui social bisogna prestare molta attenzione a questi due aspetti: le caratteristiche del profilo con cui stiamo interagendo (diffidando da tutti quelli che appartengono a persone che non si conoscono e che includono informazioni pubbliche parziali o totalmente assenti) e, soprattutto, facendo attenzione al il tipo di interazioni che prova a intrattenere. Riguardo a quest’ultimo aspetto, bisogna sempre diffidare da chi ci invita a cliccare link, compilare questionari, o effettuare altre azioni simili, specialmente se vorrebbe farci credere che da simili azioni è possibile trarre vantaggi di qualche genere (economici e non).
Oltre a saper riconoscere potenziali truffe, è importante anche sapere come proteggersi dalle truffe sui social network. Di seguito vi forniamo una sorta di vademecum da tenere sempre presente:
Google ha rilasciato un aggiornamento per Chrome su Windows, con il quale ha risolto una falla di sicurezza potenzialmente grave, che era stata sfruttata in attacchi informatici contro i PC di organizzazioni
Steam, la celeberrima piattaforma online usata per gestire e distribuire una vasta gamma di giochi, si trova nuovamente al centro di un problema di sicurezza dopo che un altro gioco ha cercato
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