La gamma TV Hisense 2025 arriverà presto in Italia: tra i prodotti in uscita c’è la serie U8Q, quella che andrà a sostituire gli attuali Hisense U8N. La tecnologia di base non è cambiata; ci sono però diverse novità che promettono di migliorare le prestazioni, pur senza stravolgerle, e che impattano vari aspetti tra cui la connettività.
L’aspetto esteriore non ha subito grandi modifiche da un anno all’altro. C’è sempre la base ottagonale e anche l’aspetto del frontale è molto simile. Qualche differenza però c’è: le cornici sono ancora più sottili, specialmente lungo il bordo inferiore, dove erano più pronunciate su U8N. Cambia anche il posizionamento del logo Hisense, che è ora collocato nella parte bassa e al centro.
La tecnologia utilizzata è la stessa per entrambe le serie: sono LCD Ultra HD con Quantum Dot e una retroilluminazione Mini LED. Si tratta perciò televisori Full LED Array con local dimming, ovvero il controllo a zone della retroilluminazione. Qui abbiamo la prima differenza tra la serie 2024 e quella 2025: U8Q aumenta sensibilmente il numero di zone.
Al momento non sappiamo con precisione quali modelli arriveranno in Italia, dato che Hisense non ha ancora ufficializzato i dettagli per il nostro mercato. Diamo per scontata la distribuzione di 65 e 75 pollici, più in forse il 55 pollici che lo scorso anno non è arrivato. Per dare comunque un’idea dei numeri in gioco, confrontiamo i due tagli che saranno sicuramente commercializzati:
U8N 2024
U8Q 2025
L’evoluzione quindi c’è, resta da vedere quanto impatterà effettivamente nell’uso quotidiano. Non cambia invece la tipologia degli schermi LCD: sono VA sul 65 pollici e ADS (cioè IPS) sul 75 pollici. In parole semplici, il 65 pollici ha un nero migliore, un contrasto più alto e un angolo di visione più stretto, mentre il 75 pollici amplia l’angolo di visione ma sacrifica maggiormente gli altri due aspetti.
I miglioramenti apportati alla retroilluminazione hanno permesso di aumentare la luminosità dei nuovi Mini LED. Bisogna però fare una precisazione: stando a quanto emerso dagli Stati Uniti, dove la serie 2025 è già disponibile, l’incremento si focalizzerebbe per lo più su aree molto piccole dello schermo, quelle dove si concentrano solitamente i picchi di luminosità in HDR.
L’aumento in queste condizioni sembra essere sensibile: stando alle prime misurazioni effettuate da fonti attendibili (testate e siti online con ottima reputazione come Rtings), si parla di un 73% in più a vantaggio di U8Q. In altre situazioni, il divario sembra invece più ridotto e, in alcuni casi, trascurabile.
La riproduzione dei suoni può contare su un sistema rinnovato su U8Q: si passa dai 2.1.2 canali di U8N a 4.1.2 canali. Ci sono quindi un subwoofer per i bassi e due speaker rivolti verso l’alto, come lo scorso anno, ai quali si aggiungono altri due canali per creare un effetto avvolgente. Non cambia invece la compatibilità con i formati Dolby Atmos e DTS:X. Aumenta infine la potenza; si possono perciò sonorizzare ambienti un po’ più grandi.
La Smart TV è ancora una volta basata su VIDAA U, la piattaforma proprietaria di Hisense. Su U8Q troviamo la versione 9, la più aggiornata. Bisogna però precisare che il produttore cinese garantisce fino a otto anni di aggiornamenti, e questo significa che le serie 2024 e 2025 finiranno per montare lo stesso sistema operativo con funzioni assolutamente identiche.
Hisense è uno dei primi produttori a proporre un nuovo SoC per alcuni modelli della gamma 2025, e i televisori U8Q sono tra questi. Il nuovo chip si chiama Pentonic 800 e va a sostituire il Pentonic 700 che troviamo su U8N. Cosa cambia? Due cose ed entrambe sono tutt’altro che marginali: le HDMI 2.1 passano da due a tre e si aggiunge una porta USB-C, molto diffusa in ambito informatico ma praticamente assente nel mercato audio-video.
La USB-C supporta DisplayPort e si può quindi sfruttare per collegare un PC. Tutti gli ingressi arrivano fino a 165 Hz, una frequenza di aggiornamento più alta rispetto allo scorso anno (ci si fermava a 144 Hz). Come sempre ricordiamo che per utilizzare segnali sopra i 120 Hz è necessario un PC da gioco. Attenzione alla USB-C: non dovrebbe supportare il Variable Refresh Rate.
U8Q è un’evoluzione di U8N: le tecnologie usate da Hisense sono le stesse ma vengono proposte in una versione più evoluta. Non bisogna quindi aspettarsi un’esperienza completamente diversa ma un’evoluzione che riguarda principalmente il nero e il contrasto, merito della retroilluminazione più sofisticata). Le altre novità più interessanti sono il nuovo sistema audio e soprattutto la connettività.
Il numero di ingressi HDMI 2.1 cresce a tre e si aggiunge anche una porta USB-C, tutte capaci di gestire segnali Ultra HD fino a 165 Hz. Probabilmente sono queste le caratteristiche più interessanti: per chi utilizza più di un sistema da gioco di ultima generazione, PC e/o console, è un’aggiunta interessante che evita l’acquisto di un moltiplicatore di porte esterno (uno switch).
Se invece l’acquisto non si può rimandare, restando in casa Hisense ci sono due opzioni, una per chi ha un budget più alto e l’altra che guarda soprattutto al rapporto qualità/prezzo. Chi vuole spendere meno può prendere in considerazione anche U7N, meno sofisticato (la luminosità in HDR è più bassa), per gli altri U8N è invece la scelta migliore.
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