Recensione iPhone 16: il processore A18 fa la differenza

Il modello base dei nuovi smartphone Apple convince. A questo giro potrebbe essere il concorrente principale delle varianti Pro.
Di Saverio Alloggio 20 Settembre 2024
6 minuti di lettura
iPhone 16: la recensione

Apple ha fatto centro: iPhone 16 è la miglior evoluzione concepibile di iPhone 15. Le novità introdotte abilitano infatti un’esperienza utente ancora più convincente, avvicinandola a quella dei modelli Pro. Paradossalmente, l’azienda di Cupertino potrebbe aver creato in casa il competitor più importante dei propri flagship. Merito, peraltro, di un prezzo di partenza di 989 euro che lo rende più appetibile rispetto ad iPhone 16 Pro e 16 Pro Max.

A fare la differenza nel nuovo iPhone 16 è certamente il nuovo processore A18 che, come vedremo, migliora l’esperienza utente a tutto tondo. Siamo comunque in presenza di uno smartphone costoso che, alla fine, da il meglio di sé soprattutto se inserito all’interno dell’ecosistema del gigante californiano. Il tutto in attesa che Apple Intelligence arrivi finalmente in Europa, così da abilitare funzionalità inedite che, almeno sulla carta, dovrebbero stravolgere l’uso quotidiano dello smartphone.

iOS all’ennesima potenza

Partiamo dunque proprio dal nuovo chip. A18 è un SoC incredibilmente potente, in grado di reggere serenamente anche operazioni complesse come la registrazione video in 4K a 60 fps o le sessioni di gaming. Il tutto con una dissipazione del calore pressoché perfetta, con la scocca di Apple iPhone 16 che mai fa percepire un surriscaldamento. Siamo oggettivamente di fronte a un processore destinato a essere il punto di riferimento per la scena mobile nei prossimi 12 mesi.

iPhone 16 recensione

La colorazione Blue Oltremare di iPhone 16

Decisamente convincente anche iOS 18, il cui funzionamento è esaltato dal chip. Il livello raggiunto dal sistema operativo Apple è ormai davvero elevato, con questa nuova incarnazione che permette una personalizzazione decisamente più profonda. Ecco dunque la possibilità, finalmente, di cambiare le icone, di effettuare ricerche attraverso il T9 nella rubrica telefonica, di poter sincronizzare in automatico i promemoria con il calendario. Il tutto condito dalla solita incredibile integrazione con macOS e iPadOS, che rimane il vero punto di forza dell’azienda di Cupertino.

Un approccio, questo della perfetta ottimizzazione tra hardware e software, che ha un inevitabile riflesso positivo sull’autonomia (complice anche la migliore efficienza energetica dell’A18 e l’aumento della capacità della batteria). iPhone 16 è dunque il classico smartphone in grado di accompagnarci serenamente a sera – anche dopo giornate particolarmente stressanti – con un buon 25% di carica residua. Manca ancora, purtroppo, uno standard performante di ricarica rapida (il caricabatterie non è incluso in confezione), mentre c’è quella wireless attraverso la tecnologia MagSafe.

Tante luci e qualche piccola ombra

Da un punto di vista costruttivo, Apple ha realizzato il solito capolavoro. La cornice in alluminio si innesta perfettamente sulla back cover in vetro, donando una sensazione al tatto di primissimo livello. Le dimensioni permettono di utilizzarlo con una sola mano e, complessivamente, non è uno smartphone troppo scivoloso. Decisamente ben riuscite le nuove colorazioni, soprattutto quelle denominate “Verde Acqua” e “Blue Oltremare”: siamo convinti che diventeranno l’oggetto del desiderio in vista degli acquisti natalizi e, perché no, anche da sfoggiare in spiaggia l’anno prossimo. Ma non è tutto.

iPhone 16 recensione

iOS 18 in azione su iPhone 16

Ci sono infatti due novità importanti a livello costruttivo. È stato infatti integrato il pulsante “Azione”, lo scorso anno esclusiva dei soli modelli Pro, decisamente ben gestito da iOS 18: è possibile personalizzarlo con decine di funzioni rapide a seconda delle specifiche esigenze (avvio torcia, selezione modalità vibrazione etc.). Discorso differente, invece, per il tanto chiacchierato pulsante “Controllo Fotocamera”, di cui però vi parleremo in maniera approfondita a breve, nella sezione dedicata al comparto fotografico.

La parte frontale è invece dominata da uno schermo OLED da 6,1 pollici, caratterizzato da una risoluzione di 1.179 x 2.556 pixel. Si tratta di un display Super Retina, in grado di offrire un’esperienza visiva ottima, anche sotto la luce diretta del sole. Apple ha peraltro seguito un approccio cromatico poco “contrastato”, restituendo dunque dei colori incredibilmente naturali. Peccato solo per la frequenza d’aggiornamento a 60 Hertz che, in un prodotto di questo tipo, inizia oggettivamente a essere anacronistica.

Un “cameraphone”, anche senza teleobiettivo

Il comparto fotografico è rimasto pressoché immutato rispetto ad iPhone 15, con il sensore principale da 48 Megapixel accoppiato a un grandangolo da 12 Megapixel. La disposizione dei sensori è però questa volta in verticale, e questo ha comportato un cambio di design sul retro, ma per una ragione importante: con il nuovo iPhone 16 è infatti possibile realizzare contenuti da poter fruire attraverso il Vision Pro, il visore per la realtà aumentata e virtuale dell’azienda californiana.

Questo è uno smartphone che scatta bene in qualsiasi condizione (tanto in diurna quanto in notturna), per quanto soffra un po’ nel ritrarre soggetti in lontananza. Non c’è infatti un sensore ad hoc per lo zoom, che viene demandato a un crop effettuato tramite la fotocamera principale. La resa complessiva non è malvagia, ma siamo distanti da ciò che sono in grado di fare in queste condizioni iPhone 16 Pro e iPhone 16 Pro Max. Ottimi i selfie, in grado di poter contare su una modalità ritratto che si conferma ai vertici della categoria.

Il pulsante “Controllo Fotocamera” non ci ha però convinti fino in fondo. Innanzitutto, è pensato per posizionare il dispositivo in orizzontale, quando in realtà ormai si scatta soprattutto in verticale per i social. In secondo luogo, l’interfaccia del pulsante risulta poco intuitiva, tanto da rendere le operazioni di scatto paradossalmente più lente rispetto al touch-screen. La sensazione è che Apple lo affinerà con successivi aggiornamenti software.

iPhone 16, proprio come il modello Pro, rimane poi ancora una volta un punto di riferimento per la registrazione video. È possibile realizzare eccellenti filmati in 4K a 60fps, che risultano convincenti anche con poca luce. In tal senso Apple ha guadagnato un vantaggio funzionale enorme rispetto alle controparti Android, merito anche degli algoritmi di elaborazione dell’immagine che proprio nella registrazione video riescono a fare la differenza.

Si può parlare di cameraphone, al netto della mancanza del teleobiettivo.

Conclusioni: chi dovrebbe acquistare iPhone 16

iPhone 16 è uno smartphone da consigliare a occhi chiusi praticamente a chiunque. La strada traccia da Apple è ormai molto chiara, con la gamma Pro destinata soprattutto a un pubblico di professionisti. Il modello base è potente, incredibilmente ben costruito, in grado di offrire una resa fotografica eccellente e un’autonomia assolutamente solida. Difficile chiedere di più a uno smartphone, considerando peraltro la grande possibilità di scelta con le colorazioni della scocca.

Apple ha fatto decisamente centro. E adesso sarà interessante verificare cosa accadrà a livello commerciale, considerando come iPhone 16 potrebbe paradossalmente sottrarre clienti proprio ad iPhone 16 Pro e iPhone 16 Pro Max, di cui vi parleremo presto qui sul Magazine di Trovaprezzi.it all’interno della nostra recensione completa.

Pubblicato il 20 Settembre 2024
Saverio Alloggio
Saverio Alloggio

Sono nato nel 1990 e ho vissuto da adolescente l’arrivo degli smartphone. La mia passione per la tecnologia è nata però ben prima, iniziando ad assemblare computer in quinta elementare. Circuiti e schede di rete mi hanno affascinato da quando ne ho memoria. È stato il 2007 però l’anno della svolta: sono stato tra i pochi italiani (rispetto ai numeri...Leggi tutto

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