La PEC (Posta Elettronica Certificata) è un sistema di comunicazione che ha rivoluzionato il modo in cui aziende e privati cittadini interagiscono tra loro e con la Pubblica Amministrazione, garantendo valore legale alle e-mail inviate e ricevute sui propri smartphone, tablet e computer. Con oltre 14 milioni di caselle attive nel 2022, la PEC si è consolidata come uno strumento indispensabile nell’ambito della digitalizzazione del paese. Tuttavia, per rispondere alle esigenze di interoperabilità e sicurezza a livello europeo, si è reso necessario un aggiornamento: la PEC europea, che sarà operativa dal 2024. Questo nuovo sistema punta a unificare il servizio di recapito elettronico certificato in tutta Europa, creando un’infrastruttura più sicura e standardizzata, utile per le comunicazioni legali transfrontaliere. In questo approfondimento, andiamo a scoprire più da vicino cos’è e come funziona la PEC europea.
La PEC europea rappresenta un’evoluzione naturale del sistema già in uso, con l’obiettivo di migliorare l’interoperabilità e la sicurezza delle comunicazioni. Dal 2022, lo standard ETSI (European Telecommunications Standards Institute) ha tracciato le linee guida per un sistema conforme al Regolamento europeo n. 910/2014 (eIDAS), che disciplina l’identificazione e la firma elettronica. L’introduzione di questo standard ha permesso alla PEC di acquisire una dimensione europea, grazie a nuovi requisiti tecnici che garantiscono uno scambio sicuro tra utenti e operatori di servizi di recapito certificato.
Tra i principali elementi di questa nuova infrastruttura troviamo i servizi ERDS (Electronic Registered Delivery Services) e REM (Registered Electronic Mail), che costituiscono la base tecnologica per la gestione delle comunicazioni certificate. Entrambi i servizi garantiscono l’integrità del contenuto, l’identificazione del mittente e del destinatario, e certificano data e ora di invio e ricezione del messaggio. Queste nuove caratteristiche non solo aumentano la sicurezza della PEC, ma ne estendono l’utilizzo anche a livello internazionale. Inoltre, questo nuovo approccio alla Posta Elettronica Certificata offre maggiore sicurezza rispetto al sistema attuale, ponendo l’accento sulla certificazione dell’identità, che diventerà obbligatoria.
Lo standard ETSI EN 319 532-4 stabilisce le linee guida per il funzionamento della PEC europea, con particolare attenzione all’interoperabilità tra sistemi e Paesi membri. Il cuore di questo standard è la CSI (Common Service Interface), ovvero un’interfaccia condivisa tra i gestori che permette la trasmissione sicura e certificata dei messaggi.
L’introduzione della PEC europea implica diversi cambiamenti significativi per i titolari di caselle PEC italiane. Oltre a mantenere le stesse funzionalità che permettono di attribuire valore legale alle comunicazioni, la nuova normativa aggiunge la necessità di certificare l’identità dell’utente. Fino a oggi, infatti, la PEC italiana si limitava a certificare l’invio e la ricezione del messaggio, senza verificare l’identità del titolare. La PEC europea, invece, rende obbligatoria questa procedura, che può essere completata tramite strumenti di identificazione elettronica riconosciuti dall’Unione Europea, come SPID (Sistema Pubblico d’Identità Digitale), CIE 3.0 (Carta d’Identità Elettronica 3.0), TS/CNS, firma digitale o video riconoscimento con operatore.
Inoltre, un altro aspetto fondamentale dell’adeguamento alla PEC europea è l’introduzione della verifica in due passaggi (conosciuta anche come 2FA), che rafforza ulteriormente la sicurezza dell’account. Questa funzione richiede, oltre alla consueta combinazione di username e password, l’inserimento di un codice di autenticazione temporaneo (OTP) inviato su un dispositivo associato, tramite app, SMS o notifica push. Questo doppio livello di protezione garantisce un accesso più sicuro e limita il rischio di accessi non autorizzati.
L’adeguamento della PEC agli standard europei sarà un processo graduale che richiede l’intervento diretto del titolare della casella. Il primo passaggio consiste nel riconoscimento dell’identità, che può essere effettuato attraverso diverse modalità di identificazione elettronica, tra cui le già menzionate SPID e CIE 3.0. Una volta completata questa procedura, si passa all’attivazione della verifica in due passaggi, che può essere configurata in pochi minuti.
Per quanto riguarda i provider di PEC in Italia, molti stanno già implementando i nuovi standard richiesti dalla normativa europea, in attesa che il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri vada a definire nel dettaglio l’iter che porterà all’adozione del nuovo standard.
Nell’eventualità in cui un possessore di una casella PEC non si adegui ai nuovi standard europei obbligatori, pur continuando a utilizzare la propria casella di posta certificata, le comunicazioni che avvengono con quest’ultima non avranno valore legale, né in Italia né all’estero.
Gestire la posta elettronica in modo efficace, oltre che efficiente, è fondamentale per chiunque, sia che si voglia trarre il meglio dalla propria vita professionale che da quella personale. Sul Play Store
Nel mondo della comunicazione online, la posta elettronica continua a rappresentare uno strumento imprescindibile, sia a livello personale che professionale, nonostante sia una tecnologia di Internet relativamente “antica” (essendo stata sviluppata nell'ormai
Scrivi un commento