Recensione Google Pixel Fold: il primo tentativo per Mountain View

Pixel Fold è stato finalmente lanciato sul mercato: scopriamo nella nostra recensione tutte le caratteristiche tecniche e se vale la pena acquistarlo.
Di Alessia Petroni 2 Novembre 2023
Google Pixel Fold

Google Pixel Fold, il primo smartphone pieghevole di Google è ora disponibile all’acquisto e si configura come un valido trampolino di lancio per future generazioni sempre più interessanti: anche se in Italia non è stato commercializzato, è comunque possibile acquistarlo e sperimentare questa novità per la serie Pixel. L’avventura nel mondo dei pieghevoli dell’azienda statunitense potrebbe rivelare enormi sorprese: già con questo primo modello vengono introdotte caratteristiche che, presentate già per altri smartphone, hanno reso Google un marchio vincente nel settore.

Google Pixel Fold: struttura e design

Con il Pixel Fold, anche Google si lancia in questa nuova generazione di smartphone con display richiudibili, promuovendo nuovi approcci all’utilizzo e sbloccando funzionalità che prima non potevano essere prese in considerazione. Il design scelto per questo modello è certamente da top di gamma: nonostante il peso di 283 grammi, non indifferente, ci si accorge subito di essere davanti a uno smartphone di qualità.

Il materiale scelto per la scocca del nuovo smartphone pieghevole di Google è l’alluminio, che assieme alle forme addolcite degli angoli, lo rendono maneggevole e piacevole al tatto. Le finiture lucide invece donano un aspetto elegante, più visibili soprattutto sulla cerniera, una volta chiuso il dispositivo. Il design ricorda molto la serie dei Pixel 7, soprattutto per la porzione di spazio sulla scocca dedicata al comparto fotografico.

È soddisfacente poter vedere che lo smartphone chiuso combacia quasi perfettamente, non lasciando spazi vuoti eccessivi, come accadeva per altri smartphone della stessa tipologia. Oltre all’alluminio, altre due componenti fondamentali certificano la resistenza e la qualità dello smartphone Google: il vetro scelto è il Gorilla Glass Victus, opaco ma pur sempre uno dei migliori in circolazione; la classificazione come IPX8 invece lo rende idrorepellente.

A differenza della tendenza globale del mondo smartphone di apporre lo sblocco con impronta digitale direttamente sul display, come per molti pieghevoli la funzione torna sul pulsante di accensione; lo sblocco facciale invece lascia qualche perplessità, poiché funzionante solo da smartphone chiuso.

Google Pixel Fold

Google Pixel Fold nella colorazione Obsidian

Google Pixel Fold: display

I due display del Pixel Fold sono entrambi OLED: quello esterno conta 5,8 pollici. Rispetto ad altri smartphone pieghevoli la diagonale è più piccola, ciò a favore di un dispositivo che aperto risulta più largo; lo schermo interno infatti conta 7,6 pollici. Questa scelta di dimensioni combacia perfettamente con i materiali selezionati di cui abbiamo parlato in precedenza. Tutto è mirato a rendere lo smartphone maneggevole e comodo. Lo schermo esterno infatti non vuole essere solo un display per poter scorrere velocemente le notifiche, come accade per lo smartphone a conchiglia di Samsung, ma anche un punto di riferimento per la fruizione di tutte le possibilità offerte da Pixel Fold. Nel complesso, entrambi i display offrono una frequenza di aggiornamento di 120 Hz e sono molto luminosi, capaci di evitare fastidiosi riflessi del sole e pratici nell’utilizzo. La cerniera centrale dello schermo interno passa abbastanza inosservata durante l’utilizzo dello smartphone.

Unica pecca potrebbe essere la presenza di una cornice molto evidente attorno allo schermo interno: questo però rientra nel gusto personale di ciascuno. È importante però sottolineare che questa scelta di design serve a far sì che i due lati dello smartphone da chiuso combacino toccando la cornice, e non il display.

Google Pixel Fold

Google Pixel Fold

Google Pixel Fold: fotocamere

È bene ricordare che i pieghevoli dispongono di diverse fotocamere, ma non sempre queste riescono a scattare e ottenere risultati perfetti. Per il Google Pixel Fold sono disponibili:

A rendere però forte il pieghevole firmato Google è lo storico delle fotocamere utilizzate anche sugli altri modelli: sensori forti, con alte risoluzioni e dalle buone prestazioni. Nonostante sia un approccio un po’ scomodo, anche i selfie guadagnano una qualità eccelsa, se scattati con l’ausilio della fotocamera principale posteriore. Pixel Fold sfrutta tutto il suo comparto fotografico: infatti va da 0,6 a 20x di zoom, senza la necessità di un subentro digitale, un po’ limitato anche dalla sua struttura particolare. Il risultato però non è troppo sgranato, conservando una nitidezza che potrebbe far sfigurare altri pieghevoli.

Google Pixel Fold: prestazioni e autonomia

Il processore scelto per il primo pieghevole in casa Google è lo stesso installato su Pixel 7 Pro: Google Tensor G2, affiancato da una RAM di 12GB, ripropone la qualità della serie di punta. fluidità, velocità e grafica ottimale sono alcuni dei tasselli che compongono un hardware che non ha nulla da invidiare a quello di altri smartphone pieghevoli.

Nota dolente è la batteria da 4.821 mAh che, come per gli altri Pixel, non è un colosso di autonomia: la carica offerta da Google inoltre non è molto rapida, trattandosi di un cavo da 21 Watt.

Google Pixel Fold: perché acquistarlo

Il primo tentativo di Google nel mondo dei dispositivi pieghevoli si presenta come un buon risultato, nonostante diversi aspetti da migliorare che non lo configurano, a pari di altri, nei top di gamma. Rispetto alla serie principale, si colloca in una fascia di prezzo che non rispecchia la filosofia dimostrata dall’azienda di Mountain View negli ultimi anni: prezzi economici e qualità eccelsa non combaciano come descrizione per il Google Pixel Fold, che è disponibile in due tagli di memoria – 256GB e 512GB – a partire da 1.889 euro.

Pubblicato il 2 Novembre 2023
Alessia Petroni
Alessia Petroni

Classe 1997. È nata nell’era digitale, a cavallo tra i Millennial e la Generazione Z. Si è formata attraverso studi umanistici, conseguendo la laurea in Scienze della Comunicazione. È Marketing & Web Analyst Junior con una passione malcelata per la scrittura.

Il suo percorso nel digital marketing ha avuto un inizio piuttosto travagliato: dopo il diploma in un istituto tecnico commerciale,...Leggi tutto

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