Recensione Logitech MX Brio, webcam top per smart working e creator

La nuova webcam Logitech svetta per qualità costruttiva, funzionalità e resa in ambienti privi di luce. E poi è molto semplice da usare.
Di Dario d'Elia 6 Aprile 2024
Logitech MX Brio recensione

La Logitech MX Brio è senza dubbio una delle migliori webcam domestiche per lo smart working, l’intrattenimento e l’attività da creator. Analogamente il modello Logitech MX Brio705 For Business, che condivide hardware e la maggior parte delle funzionalità, ma non il nome, risponde alle esigenze premium delle aziende. Il tema di fondo è che il mercato delle webcam si è compresso da quando portatili e monitor hanno iniziato a integrare moduli di qualità, ma è pur vero che le migliori continuano a essere quelle che si acquistano separatamente. E nel caso della MX Brio si parla di incrementare la resa delle videochiamate, delle live e delle riprese per chi vuole sviluppare i propri canali social. Il prezzo di listino è di 229 euro ma online si può trovare un po’ scontata nelle colorazioni grigio e grafite. Praticamente si posiziona nella categoria della Razer Kiyo Pro e fra le top del mondo Logitech.

Logitech MX Brio, tecnicamente eccellente

Logitech MX Brio è una webcam realizzata in plastica riciclata e alluminio che raggiunge un peso di 176 grammi, includendo la clip di aggancio, e dimensioni di 44 x 98 x 36 mm. Da rilevare la presenza di una ghiera che consente di oscurare totalmente l’obbiettivo, per ridurre la possibilità di violazione della privacy, e il classico LED di operatività. Grazie al sensore da 8,5 Megapixel è possibile ottenere una risoluzione massima 4K Ultra HD a 30 FPS oppure 1080p a 60 fps. Rispetto al modello precedente Brio 4K vanta pixel più grandi del 70%, quindi una resa migliore. Sono presenti due microfoni con tecnologia beamforming e la capacità di ridurre il rumore anche grazie a una soluzione di intelligenza artificiale applicata sulle frequenze. La porta di collegamento è una classica USB-C abbinata a un cavo da 1,5 metri. Infine Logitech assicura la certificazione con le applicazioni Google Meet, Microsoft Teams, Zoom e Streamlabs e la piena compatibilità con i sistemi Windows 10 (e successivi), macOS 10.15 (e successivi), ChromeOS e Linux.

Logitech MX Brio: l’esperienza d’uso è convincente

La Logitech MX Brio regala la sensazione di un prodotto di qualità, grazie all’impiego del policarbonato e l’alluminio, e in tal senso anche il design aiuta. Nessun problema sia nell’impiego con portatili che postazioni fisse. Per altro si può decidere anche di usare una sorta di piedistallo invece che il classico aggancio da monitor. Da sottolineare che la webcam si collega via magnete a un supporto pieghevole che può essere inclinato oppure ruotato a 360° e che è dotato anche di un cuscinetto adesivo.

Logitech MX Brio recensione

Logitech MX Brio

Il sensore principale spicca per qualità soprattutto perché si tratta dell’apprezzato Sony Starvis, basato su 5 lenti capaci di un’apertura da f/2.0. Ciò vuol dire che in ogni condizione ambientale la resa finale è notevole e di grande impatto. Rispetto alla concorrenza gode anche di un software piuttosto evoluto che consente una configurazione automatica di ogni parametro oppure micro-regolazioni (messa a fuoco, esposizione, etc.) che risolvono ogni criticità. Si pensi ad esempio al classico e fastidioso controluce, oppure la difficoltà a cui si va incontro quando c’è poca luce.

Da sottolineare che si può usare Logi Options+ (per tutti i prodotti MX) ma anche Logitech Tune (per le aziende) oppure G Hub (per streamer e giocatori). Nelle videochiamate la regolazione automatica è ottima, così come la resa dei microfoni. Utilissima poi la possibilità di ampliare il campo visivo quando magari si partecipa in gruppo: si può scegliere tra un’apertura di 90°, 78° oppure 65°; senza contare lo zoom che arriva a incrementare fino al 400%.

Utilissima poi la possibilità di usare preset esistenti o personalizzati per far fronte a scenari di impiego diversi, dove magari si vuole puntare sull’HDR oppure replicare esattamente la stessa resa con livelli di ISO medesimi oppure esposizioni particolari. Ovviamente si può intervenire anche sul bilanciamento del bianco, luminosità, contrasto, saturazione, definizione, etc.

La microfonazione è accettabile ma la riduzione del rumore si esprime al meglio solo con suoni costanti, come ad esempio l’aria condizionata. Quindi il consiglio è comunque di privilegiare l’operatività con microfono esterno oppure cuffia con microfono. Sotto il punto di vista creativo, ma anche lavorativo, spicca la funzione Show Mode 4 che consente il capovolgimento automatico dell’immagine quando si inclina la MX Brio verso il basso: una modalità utile se si vuole mostrare un’attività sulla scrivania.

Logitech MX Brio scrivania

Logitech MX Brio montata sul monitor

Perché acquistare Logitech MX Brio

Pro

Contro

La webcam Logitech MX Brio spicca in ambito consumer, ma per avere l’inquadratura automatica bisogna acquistare il modello business. Tante le regolazioni possibili e anche la resa finale: insomma se si desidera una soluzione premium flessibile è l’ideale. E su tutto certamente si distingue per le prestazioni in condizioni di bassa luminosità. Peccato solo per la mancanza del supporto a Windows Hello, ma non si può avere tutto.

Pubblicato il 6 Aprile 2024
Dario d'Elia
Dario d'Elia

Sono nato nel 1974, esattamente nel momento in cui l'era digitale stava iniziando a varcare i confini dei laboratori per entrare nelle case. Risale proprio a quel periodo uno dei primi microcomputer: il "famoso" IMSAI 8080, che Matthew Broderick usò nel 1983 per violare il supercomputer del Norad nel film "Wargames". Ecco, sono cresciuto in quel periodo di transizione e...Leggi tutto

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