Recensione RTX 2080 Ti, la scheda grafica più potente in circolazione

Di Valerio Porcu 5 Novembre 2018
geoforce rtx 2080ti-trovaprezzi

La recente Nvidia RTX 2080 Ti è tra le più potenti e costose schede grafiche in commercio. Può costare fino a 1.500 euro, ed è capace di affrontare anche i videogiochi più complessi, la risoluzione 4K e la realtà virtuale. E’ la scelta di chi vuole il meglio sulla piazza e non ha problemi di budget, ma cosa si nasconde dietro la fama?

RTX 2018 Ti è stata presentata alla fine dell’estate 2018 ed è in commercio da alcune settimane. Si tratta dell’ultima nata di casa Nvidia ed è la prima scheda grafica capace di farvi giocare con risoluzione 4K al massimo dei dettagli e reggere i 60 FPS. Quest’ultimo acronimo sta per frames per seconds e significa “immagini al secondo”. Si tratta di una misura comunemente usata per valutare la bontà dell’esperienza di gioco, e il valore-obiettivo è stato stabilito, appunto, in 60 immagini al secondo. Con risoluzione 4K, però, tale valore non era mai stata raggiunto (in modo stabile almeno) fino all’arrivo della RTX 2080 Ti.

Geoforce RTX ti

Un prodotto da record dunque, grazie a una GPU – il microchip che il cuore della scheda, Graphical Processing Unit – composta da quasi 19 miliardi di transistor. E la cui sigla è TU102, che sta per Turing, nome dello scienziato a cui Nvidia ha dedicato questa generazione di processori (c’erano già stati tra gli altri Maxwell e Pascal). A bordo della scheda ci sono anche 11 gigabyte di memoria GDDR6, la stessa quantità che c’era sulla GTX 1080 Ti, ma di una generazione successiva.

Prestazioni:

Voto: 9,5/10

La frequenza di riferimento è pari a 1,35 Ghz ma la RTX 2080 Ti si può spingere fino a 1,63 Ghz se c’è un buon raffreddamento. Altrettanto impressionante la potenza necessaria per farla funzionare: il TDP (Termal Design Power) indica infatti ben 260 watt: non significa che la scheda assorba costantemente tanta potenza, ma è senz’altro un’indicazione utile per scegliere un alimentatore adatto e valutare quanto consumerà il computer in modalità gioco. Le misurazioni mostrano che l’assorbimento medio – durante il gioco – può arrivare in effetti intorno ai 280 watt, con picchi a 360 watt.

Consumi:

Voto: 7,5/10

Coerentemente ci sono due slot a 8 pin per l’alimentazione, anche se per far funzionare una RTX 2080 Ti può bastare una combinazione 8+6 pin. Usare entrambi i connettori da 8 pin sarà utile per chi volesse fare overclock, ed estrarre così ancora più potenza da questa scheda.

Temperatura e rumorosità:

Voto: 7,5/10

Essendo la 2080 Ti tanto potente, c’è anche molto calore da gestire. Può arrivare fino a 80 gradi circa, anche qualcosa in più quando si usano i videogiochi. La conseguenza è che le ventole tendono ad essere piuttosto rumorose; non sarà un problema per chi usa le cuffie, ma in generale il computer nella stanza si farà sentire.

RTX 2080 Ti

I test con i videogiochi non lasciano spazio a dubbi: la RTX 2080 Ti è la migliore scheda che si possa desiderare nel 2018. Usando i videogiochi più impegnativi, con le impostazioni più esagerate, questa scheda riesce a generare un videogioco fluido ed elegante. È la compagna ideale per un monitor 4K di ultima generazione con tecnologia G-Sync.

Voto generale:

Voto: 9/10

In conclusione, la RTX 2080Ti è la migliore scheda video che si possa comprare, come potenza bruta. È anche l’unica con cui sia possibile giocare in 4K e 60 FPS, un dettaglio che per alcuni è senza dubbio fondamentale. D’altra parte è davvero molto molto costosa, e se si rinuncia ad avere il massimo possibile delle prestazioni, la GTX 1080 Ti o la RTX 2080 restano ottime soluzioni. Da tenere a mente in ogni caso che queste sono schede da abbinare a uno schermo 4K o UltraHD. Chi ha un monitor FullHD può tranquillamente scegliere un modello meno potente, come la GTX 1060, GTX 1070, o la nuova RTX 2070. Chi invece vuole a tutti i costi una RTX 2080 Ti ma non vuole pagarne il prezzo attuale, può aspettare e sperare che tra qualche settimana, o più probabilmente mese, costi meno.

Pubblicato il 5 Novembre 2018
Valerio Porcu
Valerio Porcu

Classe 1976, ha studiato elettronica e letteratura, con una specializzazione in didattica delle lingue. Grazie all’unione della formazione tecnica con quella umanistica, ha sviluppato uno sguardo critico e attento, e la capacità di osservare con attenzione e distacco lo sviluppo tecnologico, sia per i grandi salti evolutivi sia per i piccoli oggetti di uso quotidiano. Uno sguardo maturo che sa...Leggi tutto

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