Samsung potrebbe perdere il primato dei pieghevoli a causa di Huawei

Se venisse chiesto a un gruppo di appassionati tech di fare il nome dell’azienda leader nel settore degli smartphone pieghevoli, probabilmente molti di loro nominerebbero Samsung. Il colosso sudcoreano, da quando ha lanciato il suo primo foldable nell’ormai lontano 2019, è effettivamente diventata l’azienda leader in questo particolare segmento di mercato. Secondo Display Supply Chain Consultants (DSCC), però, questo primato è destinato a terminare a causa di Huawei.

La previsione di DSCC si basa sull’analisi dell’andamento dell’ultimo trimestre del 2023. Dall’inizio di ottobre alla fine di dicembre del 2023, sono stati spediti oltre 4,2 milioni di telefoni pieghevoli. Pur continuando ad avere una posizione dominante, il numero di unità di Galaxy Z Fold 5 e Galaxy Z Flip 5 che sono state vendute non hanno soddisfatto le attese di Samsung.

Come chiaramente visibile nel seguente grafico, durante lo stesso trimestre Huawei ha visto un’impennata nelle vendite conquistando così nuove fette di mercato e sembra essere lanciata verso il sorpasso ai danni dell’azienda di Seul entro il primo trimestre del 2024, ormai giunto quasi al termine.

Credits: DSCC.

Secondo Display Supply Chain Consultants l’ascesa di Huawei, comunque, potrebbe estendersi anche a quello successivo, grazie alla spinta che dovrebbero dare il Mate X5 e il Pocket 2, il cui annuncio è atteso nelle prossime settimane. Potrebbe essere una previsione plausibile dal momento che Samsung non annuncerà la sua nuova generazione di pieghevoli prima del terzo trimestre del 2024, quando dovrebbero palesarsi i nuovi Galaxy Z Fold 6 e Galaxy Z Flip 6.

Il settore dei foldable, comunque, sta vivendo in generale un buon momento e secondo le previsioni fatte da Display Supply Chain Consultants dovrebbe crescere del 105% su base annua. Questo dimostra quanto interesse ci sia da parte degli utenti verso questo genere di dispositivi. Interesse che probabilmente è alimentato da una voglia di rinnovamento del settore mobile che da ormai diversi anni ha perso l’appeal che aveva un tempo.