Arrivano norme più stringenti per le società di call center che operano nell’ambito del teleselling e telemarketing. L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha approvato in via definitiva il nuovo regolamento che prevede una maggior tutela per gli utenti italiani dalle pratiche di vendita telefonica scorretta. Il fenomeno di chiamate in arrivo per la vendita di prodotti, servizi o richieste varie non ha difatti subito un reale arresto nel nostro Paese. L’attivazione del registro pubblico delle opposizioni e il filtro antispam presente su molti smartphone non sembrano bastare per arginare del tutto il fenomeno.
Questo perché alcune società utilizzano sempre più spesso una tecnica chiamata spoofing, ovvero l’utilizzo di un numero telefonico inesistente e non registrato per impedirne l’identificazione oppure, nel caso di frodi telefoniche, un numero telefonico modificato che spesso corrisponde ad un ente pubblico o privato, come banche, Poste Italiane o Polizia di Stato.
Proprio per questo il tavolo di lavoro ha visto la partecipazione di associazioni dei consumatori, associazioni di imprese, operatori di servizi di comunicazione elettronica, esperti e operatori di settori direttamente coinvolti da tale fenomeno. Le nuove norme entreranno in vigore a partire dal primo luglio e prevedono il blocco delle chiamate provenienti dall’estero verso l’Italia che espongano un identificativo del chiamante corrispondente, in modo illegittimo, a un numero italiano.
Gli operatori nazionali che ricevono chiamate provenienti da operatori esteri avranno quindi l’obbligo di bloccare le chiamate con numero fisso italiano e quelle con numero mobile italiano, a meno che l’utente non sia effettivamente in roaming all’estero. Le attività del tavolo tecnico, si legge nel comunicato ufficiale, proseguiranno per identificare ulteriori misure in grado di contrastare altre tecniche di contraffazione dell’identità del chiamante, nell’ambito delle chiamate gestite completamente nel territorio nazionale.
La delibera ha inoltre introdotto una nuova classificazione che riguarda le offerte mobili con navigazione in 5G. Dal primo luglio gli operatori dovranno indicare attraverso l’utilizzo di 3 bollini, verde, giallo e rosso, quale velocità di navigazione viene proposta ai clienti. Nello specifico, il bollino verde indicherà le offerte 5G fornite senza limitazioni contrattuali di velocità, il giallo segnalerà limiti di download pari o superiori a 20 Mbit/s e il rosso limiti inferiori a 20 Mbit/s.
In più, gli operatoti dovranno informare gli utenti al raggiungimento dell’80% limite di gigabyte previsto dall’offerta mobile, con l’introduzione del blocco automatico del traffico dati al superamento del 100%. L’utente dovrà dunque esprimere il proprio consenso per riattivare la navigazione così da avere sempre sotto controllo i costi del proprio piano tariffario.
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