Curarsi da soli: opportunità e rischi dell’automedicazione

Farmaci OTC e SOP: cosa sono, quando e come utilizzarli per farne un uso ragionato e consapevole.
Di Monica Torriani 16 Febbraio 2023
automedicazione come fare

Nell’epoca di massimo successo di Dottor Google, l’automedicazione rischia di assumere una connotazione negativa nella narrazione dei media, specialmente se passa attraverso il canale digitale. Ma acquistare online una confezione di farmaci antipiretici, di medicinali ad azione vasoprotettrice o di collirio lubrificante classificato come dispositivo medico non è un’azione scriteriata. Così come cercare nel web informazioni per utilizzare queste sostanze correttamente non rappresenta un’azione dannosa per sé o per gli altri. A patto, naturalmente, di effettuare tutti i passaggi attraverso i canali ufficiali e di ricorrere a fonti verificate.

L’automedicazione responsabilizza il cittadino e lo rende attivamente partecipe della sua salute. In questo senso deve essere accolta e incentivata. Ma, allo stesso tempo, è corretto richiamarne i possibili rischi al fine di sensibilizzare gli utenti sulla necessità di adottare comportamenti specifici orientati alla prevenzione.

Cos’è l’automedicazione?

In base a una definizione formulata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’automedicazione è il fenomeno in base al quale ci si prende cura della propria salute senza consultare il medico.

Si basa sull’impiego di prodotti che vengono venduti senza obbligo di presentazione di ricetta medica in farmacia, all’interno di esercizi commerciali (nei quali la vendita al dettaglio è consentita dalla legge dal 2006) oppure attraverso i siti web che afferiscono a farmacie fisiche.

La normativa a riguardo è stringente e apre a possibilità di autocura solo nel caso di farmaci che non presentano rischi per la salute (se assunti secondo le modalità per le quali sono stati approvati) e che sono in uso da tempo, condizione che consente studi statistici ed epidemiologici estesi.

Non rientrano in nessun caso in questa categoria i medicinali che devono essere iniettati. Sono invece presenti alcuni antibiotici, come i disinfettanti locali indicati per il trattamento dell’acne, e antivirali per uso esterno quali Zoviraxlabiale crema.

automedicazione

Quali sono i farmaci OTC e SOP?

I farmaci che possono essere usati, secondo la legge, per l’automedicazione sono quelli senza obbligo di prescrizione, cioè essenzialmente due categorie di prodotti:

Farmaci OTC

Gli OTC sono i cosiddetti farmaci da banco, prodotti che in farmacia possono essere sistemati negli espositori presenti sul bancone o distribuiti all’interno della struttura e che possono essere presi e acquistati direttamente dal cliente. L’espressione OTC deriva dall’inglese over the counter, che significa “sul bancone”. Esempi di prodotti appartenenti a questa categoria sono protagonisti della nostra vita quotidiana come Bayer Aspirina C 400+240mg e diverse tipologie di pomata ad attività antidolorifica come il Voltaren.

Farmaci SOP

L’acronimo SOP indica i medicinali che possono essere acquistati Senza Obbligo di Prescrizione, ma ai quali il cliente non può avere accesso autonomo. La legge impone, infatti, che sia il farmacista a consegnarglieli. Questo vincolo è legittimato dalla necessità, legata alla natura di tali prodotti, di accortezze aggiuntive a tutela della sicurezza. Appartengono a questa categoria alcuni prodotti mucolitici che facilitano l’eliminazione del catarro nelle affezioni delle vie respiratorie come il Fluibron e spray antinfiammatori per la gola come Mylan Froben gola 0.25%.

Non solo la vendita ma anche la comunicazione sui farmaci in Italia (e in Europa) è regolamentata da una normativa molto severa, che stabilisce che possano essere pubblicizzati solo i medicinali di automedicazione, sia OTC che SOP. D’altra parte, non avrebbe senso acquisire informazioni pubblicitarie su un prodotto che non è possibile acquistare autonomamente.

Quando ricorrere all’automedicazione

In medicina vale un principio non sempre adeguatamente compreso: ad ogni terapia è associato un rischio e la scelta sul trattamento da seguire (o prescrivere, nel caso si tratti di un prodotto soggetto a obbligo di ricetta) viene operata sulla base di un’analisi benefici/rischi. Non esiste una soluzione a rischio zero, ma esiste una scelta che consente di ottenere o meno un vantaggio (date le caratteristiche della persona a cui è destinata e la tipologia di disturbo) a fronte dei rischi a cui è correlata.

Il primo punto al quale prestare attenzione quando si parla di autocura è, pertanto, la sicurezza. L’automedicazione propone soluzioni per trattare disturbi comuni, che nella stragrande maggioranza dei casi non generano rischi per la vita e il cui trattamento non implica l’uso di sostanze critiche per possibili reazioni avverse. Condizioni come gli stati di raffreddamento, il mal di gola, i dolori articolari sporadici o legati a sforzi fisici e la cefalea occasionale possono essere gestite in autonomia in assenza di complicanze.

Va da sé, data la tipologia dei disturbi, che i farmaci in automedicazione più venduti siano gli antinfiammatori, gruppo di prodotti che ricomprende antidolorifici indicati per trattare dolori di varia natura come il Ketodol, antipiretici per abbassare la febbre in bambini quali la Tachipirina e negli adulti e prodotti ad azione duplice, come Reckitt Benckiser Nurofen febbre e dolore 200mg/5ml.

Da un altro punto di vista, le malattie che sono più frequentemente gestite in autocura sono quelle delle prime vie respiratorie (raffreddore, mal di gola, otite) e dell’apparato gastroenterico (dolori addominali, diarrea, stitichezza).

Mal di gola, raffreddore e tosse

Sintomi come il mal di gola sono stati negli ultimi anni dirottati, dal punto di vista del trattamento, verso l’automedicazione. Le più recenti acquisizioni sul piano scientifico hanno dimostrato infatti che molti dei casi che in passato venivano curati con gli antibiotici possono essere gestiti con antinfiammatori quali l’Oki in versione collutorio, antidolorifici in flaconi spray e disinfettanti locali come il Tantum Verde, producendo gli stessi risultati in termini di tempi di guarigione.

Questa scelta è correlata a più benefici, non solo individuali ma anche collettivi, in quanto contribuisce al contrasto dell’antibiotico resistenza, cioè aiuta gli antibiotici ad essere più efficaci quando servono veramente.

Un discorso a parte deve essere riservato ai bambini. I pediatri consigliano, in caso di raffreddore e mal di gola, il lavaggio frequente del naso con soluzione fisiologica e la somministrazione di antipiretici in caso di temperatura superiore a 38,5°C. Poiché rappresenta un meccanismo di protezione importante, la tosse non deve essere sedata, a meno che non sia continua e stizzosa e sempre dopo avere sentito il medico.

Ma se, da un lato, occorre avere pazienza e non aspettarsi un miglioramento immediato della sintomatologia, dall’altro è bene monitorare attentamente la situazione per cogliere i possibili segni di un’eventuale evoluzione. Per la relativa immaturità del loro sistema immunitario e per la lunghezza ridotta delle vie respiratorie, i bambini con infezioni alte delle vie respiratorie sono infatti più a rischio rispetto agli adulti per bronchiti e polmoniti.

I disturbi gastroenterici

Anche le condizioni più diffuse che interessano stomaco e intestino possono essere, entro certi limiti, gestite efficacemente con l’automedicazione.

Per il trattamento sintomatico della diarrea associata alle comuni gastroenteriti virali si può beneficiare dell’assunzione di antidiarroici a base di loperamide. Ridurre la frequenza delle scariche quando superano un certo livello di intensità contribuisce a prevenire fenomeni di disidratazione che possono essere rischiosi.

Gli spasmolitici, come Sanofi Buscopan 10mg, possono essere utili per controllare gli attacchi di mal di pancia correlati al ciclo mestruale o allo stress.

Numerose le soluzioni disponibili sul mercato per contrastare la stitichezza: dai microclismi a base di glicerolo da usare occasionalmente, ai dispositivi medici costituiti da polveri inerti come il Macrogol 4000, ai prodotti formulati a partire da estratti vegetali, molti dei quali integratori alimentari, come Specchiasol Cotidierbe Compresse. Ognuno, in base alle proprie caratteristiche e alle proprie esigenze terapeutiche, può trovare il prodotto più efficace e sicuro.

Pubblicato il 16 Febbraio 2023
Monica Torriani
Monica Torriani

Laureata in Farmacia e abilitata alla professione presso l’Università degli Studi di Milano, è consulente (libero professionista) per la comunicazione nel settore healthcare, con attività ad ampio spettro che include farmaci, prodotti biotecnologici, dispositivi medici, integratori alimentari e cosmetici.

Si occupa della progettazione e realizzazione di contenuti destinati al web e alla carta stampata per diverse testate editoriali (articoli, podcast,...Leggi tutto

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