Le feste di Natale possono essere un periodo alquanto complesso non solo per la scelta del regalo perfetto, ma anche per la partecipazione a pranzi e cene con amici e parenti. Celiachia, intolleranza al lattosio, allergie all’istamina e chi più ne ha più ne metta! Queste sono solo alcune delle condizioni patologie che possono rendere particolarmente stressanti e preoccupanti i momenti conviviali del Natale e delle Feste. In questo articolo esploreremo brevemente le condizioni di allergia e/o intolleranza alimentare e forniremo alcuni consigli utili per non farsi cogliere impreparati. E se tutto ciò dovesse arrecare un eccessivo livello di stress, seguite il nostro articolo “Stress da feste: affrontiamolo con i migliori integratori a base di ashwagandha”.
Cerchiamo di rispondere alle domande più frequenti su intolleranze e allergie alimentari durante le feste:
La celiachia è una patologia che comporta problematiche infiammatorie legate all’intestino conseguenti all’assunzione di alimenti che contengono glutine, quali pane, pasta, crostini e dolci a base di frumento. Chi soffre di celiachia deve quindi evitare il glutine presente nei primi piatti, nelle salse e nei dolci della tradizione. Durante le festività, bisogna optare per alternative come le farine senza glutine per la preparazione di dolci o pane.
Anche l’industria alimentare si è adattata al mondo celiaco, creando dolci e prodotti preconfezionati appositamente pensati per essere utilizzati dai soggetti celiaci, come il famoso Pandoro Bauli senza glutine. Per questo bisogna sempre verificare l’etichetta degli alimenti per garantire che siano privi di glutine (simbolo della spiga) e prestare attenzione alla contaminazione incrociata durante le preparazioni. Nonne, zie e addetti alle cucine delle feste dovranno essere attenti ai piani di lavorazione, alle forchette e tutti gli strumenti utilizzati in cucina, che non dovranno assolutamente essere contaminati da farine e altri alimenti contenenti glutine. Riso, mais, patate sono invece accettati dal celiaco e per questo si può optare per alternative alimentari diverse ma allo stesso tempo gustose!
L’intolleranza al lattosio è una mancanza funzionale degli enzimi lattasi presenti all’interno del lume intestinale e deputati alla digestione del lattosio. Questo disaccaride se non viene scisso nelle sue componenti più semplici (glucosio e galattosio) richiama acqua a livello intestinale per osmosi, provocando fermentazioni, crampi, dolore e diarrea. Come per tutte le intolleranze, la problematica è di tipo dose-dipendente e quindi in base a quanto lattosio si ingerisce, tanto più i sintomi saranno pesanti. Per coloro che soffrono di intolleranza al lattosio, è consigliabile evitare alimenti come i latticini, ma anche prodotti confezionati dolci e salati che possono contenere lattosio in grandi quantità. Durante le festività, è utile informare i padroni di casa sull’intolleranza al lattosio in modo che possano preparare opzioni adatte oppure premunirsi di pasti e ricette preparate a casa e prive di questo zucchero.
Esistono anche integratori alimentari che possono veicolare l’enzima lattasi carente, in modo da renderlo disponibile durante e dopo i pasti. In questo modo si permette al soggetto intollerante di sopportare dosi più elevate di lattosio e digerirlo nel modo giusto, anche durante queste giornate di festa. Prodotti come Intoleran Lattasi 20.000 Compresse contengono 20.000 FCC dell’enzima lattasi, che risulta adatto a grandi quantità di lattosio introdotto in piccole finestre temporali, come quelle della cena di Natale.
L’allergia alle caseine è una condizione ben più importante dell’intolleranza al lattosio. Le casine sono proteine presenti nel latte e nei suoi derivati, come i formaggi e latticini, che una volta assunti possono scatenare il sistema immunitario. Questo reagisce in modo eccessivo, scatenando sintomi come rash cutanei, gonfiore, difficoltà respiratorie o problemi gastrointestinali, fino allo shock anafilattico. Per questo motivo, bisogna comunicare le restrizioni alimentari alle altre persone durante gli eventi festivi per aiutare a evitare potenziali esposizioni involontarie alle caseine.
Rispetto alle intolleranze alimentari, l’allergia alla caseina non è dose-dipendente e quindi bastano anche tracce di caseine per scatenare sintomi letali. Insomma, chi soffre di questa allergia deve prestare la massima attenzione durante le feste e provvedere alla preparazione personale dei propri pasti e delle proprie ricette senza caseine, per evitare che diventi un’emergenza medica.
Alcuni cibi ricchi di istamina, come formaggi stagionati, vino rosso e cibi fermentati, possono scatenare reazioni di ipersensibilità, anche se non si tratta di una vera e propria allergia nel senso tradizionale del termine. Infatti, si tratta di una reazione sproporzionata ed eccessiva all’istamina, spesso causata da una carenza o da un deficit dell’enzima diamina ossidasi (DAO), che è responsabile della metabolizzazione della molecola.
Durante le festività, conviene scegliere alimenti freschi e preparati al momento per evitare di andare incontro a questo problema di sensibilizzazione. Bisogna evitare il consumo eccessivo di cibi conservati o invecchiati, che possono indurre a questo tipo di reazioni.
Alimenti come noci, cioccolato, frutti di mare, crostacei e cereali, tipici delle feste di Natale, possono contenere nichel, scatenando reazioni allergiche nei soggetti sensibili. Per questo motivo si consiglia di prediligere cibi a basso contenuto di nichel come carne fresca, riso bianco e frutta a basso contenuto di nichel, soprattutto nei soggetti che in passato hanno già manifestato problematiche di ipersensibilità di questo tipo. Preparare pasti che non contengano nichel è possibile e per farlo basta utilizzare ingredienti che non sono una fonte naturalmente ricca di questo minerale.
In sintesi, durante i pranzi e le cene delle feste, bisogna sempre comunicare agli host le proprie intolleranze e allergie. In questo modo si eviteranno errori e contaminazioni e per la propria sicurezza è sempre bene portare qualche pietanza da casa, che sia specifica per il problema di cui si è affetti e che possa essere condivisa con tutti.
Fonti bibliografiche:
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