Negli ultimi anni il brand Fila sembrava finito in secondo piano rispetto ai colossi internazionali come Nike e Adidas, ma il 2018 è stato l’anno della sua rinascita e oggi lo ritroviamo tra i brand irrinunciabili per chi segue le ultime tendenze in fatto di scarpe sportive e sportswear targato Fila. In occasione dell’ultima fashion week di Milano Fila ha organizzato una mostra celebrativa che illustrava il presente e il futuro del brand e ha sfilato in passerella con la collezione primavera estate 2019, che adesso troviamo in vendita. Insomma, possiamo dire senza alcun dubbio che Fila si è ripresa la scena da cui mancava da un po’ di tempo e, nel trionfo degli anni Novanta a cui stiamo assistendo, non poteva non essere così.
Ripercorriamo la storia del brand sportivo italiano più iconico di sempre e scopriamo qualche curiosità che forse non conoscevi.
Era il 1911, più di 100 anni fa, quando in Piemonte, vicino a Biella, i fratelli Fila aprono un’azienda che produceva inizialmente maglieria intima maschile e femminile. Nel 1923, nasce ufficialmente la società Maglificio Biellese, sempre specializzata in abbigliamento intimo per uomo, abbigliamento intimo donna e abbigliamento intimo da bambino; nel 1967, il nome cambia in Maby – Maglificio Biellese Fratelli Fila Spa e l’azienda si impone sul mercato perché una delle poche in grado di sviluppare al suo interno l’interno processo produttivo, dalla lavorazione del filo ai capi finiti. Finalmente, nel 1973, la svolta: nasce Fila Sport, un brand che fin da subito si impone con la sua linea tennis e, subito dopo, completa il suo successo esportando le sue scarpe sportive sul mercato statunitense, all’epoca una delle pochissime aziende italiane a farlo.
Insieme al cambio del nome, Fila cambia anche il suo logo. Sergio Privitera nel 1973 disegna quella lettera F rossa e blu inserita in un riquadro blu: semplice, immediata, leggibile, indimenticabile sono le caratteristiche di uno dei loghi più vincenti di sempre. Biscotto è il nome con cui, all’interno dell’azienda, ci si riferisce ancora oggi al logo Fila: la somiglianza con i famosi biscotti con cui tipicamente si prepara il tiramisù è decisamente evidente!
Dal 2007 Fila fa parte del brand Fila Korea, con sede a Seul.
Uno dei sodalizi che ha segnato il successo internazionale di Fila è certamente quello col mondo dello sport, in particolare con il tennis. Nel 1973, l’azienda piemontese comincia a sperimentare nuovi tessuti elastici senza cuciture per l’abbigliamento sportivo e, dopo appena un anno, diventa lo sponsor di uno dei più grandi campioni di tennis dell’epoca, Björn Borg: per il tennista svedese, Fila sviluppa la collezione White Line, ispirata alle linee bianche del campo da gioco ma realizzata con colori vivaci come il blu e il rosso, decisamente inaspettati in un contesto dove il bianco era sempre stato il protagonista. Negli anni Settanta, Fila diventa lo sponsor anche di altri campioni tra cui Guillermo Vilas e l’italiano Adriano Panatta. Visto il successo nel mondo del tennis, l’azienda comincia a produrre anche racchette da tennis ma non sono stati moltissimi gli atleti che hanno scelto di utilizzarle. L’abbigliamento da tennis, invece, rimarrà sempre uno dei focus del brand: negli anni, hanno indossato Fila, tra gli altri, Boris Becker, Gabriela Sabatini, James Blake, Andreas Seppi, Fabio Fognini, Jelena Jankovic.
Non è soltanto il tennis il campo in cui Fila si distingue. Nel 1978 lo scalatore Reinhold Messner, vestito Fila, conquista per la prima volta la vetta dell’Everest senza ossigeno extra e, negli anni Novanta, Alberto Tomba e Deborah Compagnoni saranno solo due dei campioni di sci ad avere Fila come sponsor.
La missione di Fila non rimane all’interno del mondo sportivo ma si muove anche in altre direzioni. Una delle collaborazioni più recenti è quella con Fendi: in occasione della presentazione della collezione autunno inverno 2018-2019, la F di Fendi e quella di Fila si sono unite in un unico logo e i due brand hanno collaborato alla realizzazione di una linea di abbigliamento e accessori esclusivi. In precedenza, il brand piemontese si era lanciato nella moda con la Vintage Collection, dedicata ai prodotti iconici rivisitati per gli anni Duemila, e la Gold Collection, una linea di lusso dal design raffinato e realizzata con materiali di pregio.
Non è un caso che oggi le sneakers Fila Disruptor Low, lanciate nel 1996, siano uno dei capi immancabili nel guardaroba dei fashion addicted che in questo periodo sembrano avere particolarmente nostalgia degli anni Novanta. Secondo una ricerca di Business of Fashion, soltanto il segmento delle sneakers ha fatto registrare al brand un aumento delle vendite del 146%.
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