Andare in bicicletta è un’attività molto divertente per chi la pratica nel fine settimana, ma è anche un ottimo modo per muoversi in città senza problemi di traffico né parcheggio.
Tuttavia, che ci si muova in bici per le strade cittadine o per le gite fuoriporta, la sicurezza è un aspetto fondamentale, anche per i ciclisti più esperti. Ma esiste una normativa precisa che regola l’utilizzo del casco da bici e di altri dispositivi di sicurezza come fari, campanello e specchietti retrovisori? Come si devono comportare i ciclisti per essere in regola e per muoversi in modo sicuro, sia in città che fuori?
In questo articolo facciamo un po’ di chiarezza sulle norme che regolano l’utilizzo del casco in bici e capiamo meglio quali criteri andrebbero presi in considerazione per scegliere il casco perfetto in base alle diverse esigenze e all’utilizzo che si farà della bicicletta.
Cominciamo proprio facendo una panoramica sui dispositivi di sicurezza necessari a chi si muove in bicicletta.
Secondo l’articolo 68 del Codice della Strada, sono obbligatori per tutti i velocipedi da mezz’ora dopo il tramonto del sole a mezz’ora prima dell’alba e anche di giorno nelle gallerie, in caso di nebbia, caduta di neve, forte pioggia o altre condizioni di scarsa visibilità:
Sempre obbligatorio è invece il campanello, indispensabile per segnalare la propria presenza sia in strada che sulle piste ciclabili e nelle aree pedonali, per avvertire gli altri veicoli e i pedoni.
Non obbligatorio ma molto utile è infine lo specchietto retrovisore, uno o due per entrambi i lati: specialmente per chi si muove in città e in strade trafficate, aiuta moltissimo vedere chi c’è dietro senza bisogno di girare la testa.
Contrariamente a quanto si pensa, il casco in bici non è mai obbligatorio, nemmeno per chi utilizza le biciclette a pedalata assistita e nemmeno per i minori di 14 anni. Il nuovo codice della strada non indica in nessun modo l’obbligo di utilizzare questo strumento di protezione, anche se resta vivamente raccomandato, sia per i bambini che per gli adulti. Questo significa anche che, ovviamente, non è previsto alcun tipo di sanzione o multa per chi non lo utilizza.
In molti altri paesi d’Europa, invece, il casco è obbligatorio con alcune differenziazioni in base all’età dei ciclisti e alla zona in cui si muovono. Per esempio, in Austria e in Francia è obbligatorio fino ai 12 anni, mentre in Spagna fino ai 16 anni. Sempre in Spagna, l’utilizzo del casco è obbligatorio per tutti coloro che circolano fuori dai centri urbani.
Al di là di cosa dice la legge, indossare un casco specifico per la bicicletta è importante per la propria sicurezza personale, soprattutto per i ciclisti che si muovono nel traffico cittadino o che raggiungono velocità elevate (come avviene nel caso delle biciclette a pedalata assistita). Vediamo quindi alcune caratteristiche da valutare al momento dell’acquisto e quali tipologie di casco da bici esistono.
La prima cosa da considerare è la tipologia di casco: i modelli cambiano moltissimo a seconda della situazione e della bicicletta con cui vengono utilizzati. Vediamo quali sono i principali:
Affinché il casco da bici sia sicuro e resistente, è fondamentale dare un’occhiata anche ai materiali con cui viene realizzato. Ecco quali sono quelli più comuni:
Infine, affinché il casco da bici sia davvero utile per la sicurezza del ciclista, è importante scegliere la misura corretta altrimenti potrebbe risultare troppo largo (quindi inutile) o troppo stretto (quindi poco confortevole). Per fortuna, trovare la propria taglia non è affatto complicato: basta misurare la circonferenza della testa nel punto più largo, ovvero il punto proprio sopra le orecchie. A questo punto saprete con esattezza che misura di casco comprare, perché ogni modello presenta una circonferenza minima e una massima per le quali può essere utilizzato.
Ogni marca ha le sue taglie specifiche, ma in generale troverete misure simili a queste:
Ora che sapete tutto sui caschi da bicicletta, non vi resta che acquistare il modello giusto per le vostre esigenze e montare in sella!
Gentile Roberta, grazie per la sua segnalazione, abbiamo provveduto ad aggiornare l’articolo secondo le novità. Buona giornata!
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Attenzione a cosa si scrive! Si rischia di dare informazioni sbagliate! campanello, luci anteriori e posteriori, catadriotti sono dispositivi obbligatori per circolare in bici su strada (cfr art 68 CdS). Così come giubbotto o bretelle rifrangenti sono obbligatori da mezz’ora dopo il tramonto a mezz’ora prima del sorgere del sole, in particolari condizioni meteo o in gallerie ad esempio, fuori dai centri abitati (cfr art 182/c.9bis cds)