Android: in arrivo il riavvio automatico dopo 72 ore di inattività

La funzione, che ricorda quella introdotta da Apple con iOS 18.1, serve a rafforzare la sicurezza del sistema impedendo accessi indesiderati ai dati.
Di Giuseppe Servidio 16 Aprile 2025
Smartphone Android

Una nuova funzione di sicurezza sta silenziosamente facendo il suo ingresso sugli smartphone Android, portata da un aggiornamento dei Google Play Services che non richiede alcuna azione da parte degli utenti. L’update, identificato con la versione 25.14 dei servizi di Google e già avviato dal colosso di Mountain View a partire dal 14 aprile, introduce una misura pensata per proteggere i dati sensibili: il riavvio automatico del dispositivo dopo 72 ore consecutive di inattività, a condizione che il telefono resti bloccato per l’intero periodo.

Questa novità, che arriva come parte dell’infrastruttura aggiornata dei Play Services – e quindi indipendente dall’intervento diretto del produttore del telefono – ha l’obiettivo di rafforzare la sicurezza dei dati personali. Quando uno smartphone Android viene riavviato e non è stato ancora sbloccato, si trova in uno stato noto come BFU (Before First Unlock): in questa modalità, i dati restano criptati e l’unico modo per accedere al dispositivo è inserire il codice PIN o la password. Tecnologie come il riconoscimento facciale o lo sblocco basato sulla posizione vengono temporaneamente disattivate, riducendo drasticamente le possibilità di accesso non autorizzato.

Smartphone Android

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Il comportamento è simile a quello introdotto da Apple con iOS 18.1 e ha già sollevato discussioni in ambito forense: le forze dell’ordine, che in passato potevano analizzare dispositivi bloccati ma ancora “attivi”, potrebbero ora trovarsi di fronte a smartphone automaticamente riavviati e completamente protetti, anche se connessi a una fonte di alimentazione.

Google non ha ancora chiarito pubblicamente le motivazioni alla base di questa scelta, ma il contesto lascia intuire che l’intento sia quello di limitare l’esposizione prolungata dei dati personali su dispositivi inattivi. Grazie alla struttura modulare dei Play Services, che Google può aggiornare in autonomia, la funzione sarà disponibile in modo trasparente per la maggior parte degli utenti Android certificati. I cambiamenti arriveranno gradualmente nel corso delle prossime settimane, insieme ad altri piccoli miglioramenti già previsti con la versione 25.14.

Pubblicato il 16 Aprile 2025
Giuseppe Servidio
Giuseppe Servidio

Web writer e ghostwriter freelance, classe 1996. Da che ricorda ha sempre avuto una spiccata passione per la scrittura e la tecnologia, ma mai avrebbe immaginato di fonderle nel lavoro che avrebbe fatto da “grande”. Nel periodo delle elementari scrisse la sua prima raccolta di racconti, con cui sperava già di diventare uno scrittore professionista. Crescendo si è accorto...Leggi tutto

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