Recensione Galaxy Z Fold 7: la maturità (imperfetta) del pieghevole più ambizioso

Scocca sempre più sottile, esperienza utente sempre più convincente. Con il Galaxy Z Fold 7 Samsung ha fatto centro, peccato solo per l'autonomia.
Di Saverio Alloggio 20 Settembre 2025
8 minuti di lettura
Samsung Galaxy Z Fold7 recensione

Il Galaxy Z Fold 7 non è soltanto l’ultimo esemplare di una serie ormai iconica. È il test più difficile che Samsung abbia mai imposto alla sua linea di pieghevoli: dimostrare che un formato ancora giovane e fragile può davvero competere con gli smartphone “classici”, non solo sul piano delle prestazioni, ma anche della quotidianità.

Dopo settimane di utilizzo che ha spaziato dal lavoro itinerante alla fruizione compulsiva di contenuti, la domanda che resta è semplice e spietata: il Fold 7 è davvero un telefono per tutti, o rimane un compromesso di lusso?

Design e materiali: la dieta funziona

Non ci si illuda: la scatola del Fold 7 racconta molto della filosofia con cui l’azienda sudcoreana tratta i suoi top di gamma. Dentro c’è solo un cavo USB-C e la solita graffetta per la SIM. Niente caricatore, niente cover, niente auricolari. Una scelta coerente con la politica di riduzione degli accessori, ma che stride con un prezzo che sfiora i 2.000 euro. Per un dispositivo di questo tipo, una cover in confezione non sarebbe stata un vezzo, bensì una misura di buon senso.

Galaxy Z Fold 7

Lo spessore del Galaxy Z Fold 7

Al primo impatto, il nuovo pieghevole a libro Samsung sorprende. È più sottile (8,9 mm da chiuso, 4,2 mm da aperto) e più leggero (215 grammi) di quanto ci si aspetti. Per la prima volta, si ha la sensazione di avere in mano qualcosa che, almeno in parte, si avvicina alla maneggevolezza di uno smartphone convenzionale. Senza custodia però il telefono tende a scivolare sui piani lisci, e il bilanciamento del peso resta discutibile: non è mai davvero stabile. È il prezzo da pagare per il meccanismo a cerniera e per i due schermi, che, nonostante i progressi, continuano a rendere il Fold un oggetto più ingombrante della media.

Il sensore laterale per lo sblocco con impronta digitale è rapido e affidabile, e il “grip” durante l’apertura è migliorato, ma l’uso a una mano resta problematico. Arrivare con il pollice ai bordi superiori del display esterno è una sfida. È una questione fisica, non di software.

Samsung certifica il Fold 7 come IP48: resistente agli schizzi e all’acqua dolce, ma non alla polvere. Nei test, l’acqua non ha creato danni, ma la sabbia di una spiaggia o la polvere di un cantiere sono ancora i veri nemici di questo design.

I due display: due anime, un compromesso

La scheda tecnica non delude: 5G, WiFi 7 tri-band, Bluetooth 5.4, GPS, NFC, Android Auto e il connettore USB-C 3.2 con interfaccia desktop DeX. È un arsenale completo, che rende il Fold 7 un device pronto a sostituire anche un piccolo laptop nelle situazioni di emergenza. L’always-on display è una comodità ormai irrinunciabile, ben gestita dal software.

Lo schermo esterno da 6,5 pollici (1080 x 2520 pixel, 422 ppi, formato 21:9) è brillante e leggibile sotto il sole diretto. I video in 16:9 mostrano inevitabili bande nere, ma nel complesso resta funzionale e pratico.

Galaxy Z Fold 7

I display del Galaxy Z Fold 7

Lo schermo interno da 8 pollici (1968 x 2184 pixel, 368 ppi) è il cuore dell’esperienza. Le proporzioni quasi quadrate lo rendono perfetto per la lettura, la produttività e il multitasking. È meno adatto alla visione di film e serie TV, che appaiono incorniciati da bande spesse. La piega centrale è visibile solo a certe angolazioni: non scompare, ma non infastidisce.

La luminosità è eccellente e la fedeltà cromatica convincente. Ma resta la domanda: vale davvero la pena piegare uno schermo se il formato che si ottiene non è quello “giusto” per il video, né quello ideale per la scrittura lunga? Il nuovo Fold 7 non risolve il dilemma, lo gestisce con intelligenza.

Prestazioni: la potenza non manca

Il motore è lo Snapdragon 8 Elite for Galaxy, costruito a 3 nm. Le opzioni di memoria spaziano dai 12 GB di RAM con 256 o 512 GB, fino ai 16 GB con 1 TB. Numeri da portatile premium più che da smartphone. Le prestazioni sono sempre al top: app pesanti, multitasking, gaming avanzato, tutto scorre fluido. È difficile immaginare un contesto in cui il Fold 7 possa sembrare lento. La sfida, semmai, non è la potenza, ma la gestione dei consumi.

La batteria è da 4.400 mAh, con ricarica cablata a 25W. Non è un battery phone, ma sorprende per come gestisce i consumi. In una giornata stress, con oltre 5 ore di schermo attivo, resta un 7% di carica residua: un risultato rispettabile. Con un uso più leggero, si arriva a sera senza ansie.

Il vero limite è la ricarica: lenta rispetto agli standard attuali. Nessuna ricarica “ultra-fast”, niente sperimentazioni con nuove tecnologie. È come se Samsung avesse scelto la prudenza, ma a questo livello di prezzo la prudenza rischia di sembrare inerzia.

Con lo Snapdragon 8 Elite e le memorie abbondanti, il Fold 7 gestisce qualsiasi gioco con fluidità impeccabile. Le sessioni lunghe scaldano il device, ma mai oltre il tollerabile. La vera domanda è se lo schermo quadrato interno sia davvero ideale per giocare: alcuni titoli si adattano bene, altri soffrono proporzioni anomale.

Software: l’AI entra in scena

La One UI 8 basata su Android 16 è una delle interfacce meglio progettate in ambito Android. Il multitasking è il punto di forza: split screen a due app, una terza in pop-up, dock laterale sempre accessibile. La fluidità è impeccabile.

La grande novità è l’integrazione massiccia della Galaxy AI. Le funzioni non mancano: trascrizione e riassunto delle chiamate registrate, traduzioni in tempo reale, gestione automatica delle chiamate sospette. Particolarmente interessante la funzione Gemini Live: inquadrando un’opera o un oggetto con la fotocamera, l’AI restituisce informazioni contestuali. Non sempre è perfetta, ma quando funziona dà un’idea chiara del futuro.

Galaxy Z Fold 7

Le colorazioni del Galaxy Z Fold 7

La galleria con editing intelligente permette di eliminare persone o oggetti indesiderati dalle foto con una precisione sorprendente. È un’arma potente, che segna la differenza rispetto a tanti concorrenti.

La qualità in capsula è ottima, il vivavoce stereo è potente e chiaro. Il dialer Samsung gestisce bene spam e chiamate indesiderate. Interessante la possibilità di registrare e trascrivere in tempo reale, con traduzioni simultanee. È una funzione che avvicina il Fold 7 a un vero strumento professionale, non solo a un device di intrattenimento.

Fotocamere: buone, ma non da fuoriclasse

Se c’è un campo in cui il Fold non è mai riuscito a imporsi, è quello fotografico. Con il Fold 7, Samsung alza l’asticella ma senza toccare le vette degli S25 Ultra. Il sensore principale da 200 megapixel è il protagonista: di giorno produce scatti ricchi di dettaglio, con colori vividi e una nitidezza che regge bene anche i crop più spinti. È una fotocamera affidabile, capace di restituire immagini che non hanno nulla da invidiare alla concorrenza.

La grandangolare da 12 megapixel è meno spettacolare, ma versatile. È utile nelle foto di viaggio, per catturare strade e piazze senza troppi compromessi. Lo zoom 3x, da 10 megapixel, è discreto: buono per avvicinare soggetti a distanza media, meno convincente quando cala la luce. E qui sta il nodo: di notte, la magia svanisce. La fotocamera principale se la cava con dignità, ma il rumore digitale cresce e i dettagli si perdono. Le foto restano utilizzabili, certo, ma siamo lontani dalla pulizia e dalla precisione dei migliori cameraphone.

I ritratti, con l’effetto sfocato, hanno fascino e naturalezza, ma nei contesti più difficili tradiscono i limiti del comparto. A fare la differenza è l’intelligenza artificiale. La galleria Samsung permette di ripulire gli scatti con un tocco: eliminare persone sullo sfondo, cartelli stradali, perfino oggetti ingombranti. E lo fa con una coerenza sorprendente, al punto che spesso si fatica a distinguere la realtà dal fotoritocco.

È qui che il Fold 7 trova un suo spazio unico: non nella fotografia pura, ma in quella aumentata, dove la tecnologia corregge, integra, reinventa. Un approccio che farà discutere i puristi, ma che rappresenta il presente della fotografia mobile.

Conclusioni: il Fold 7 convince, ma non conquista

Il listino supera i 2.000 euro, ma con promozioni e sconti mirati si scende intorno ai 1.799. Restano cifre elevate, che collocano il Fold 7 in una nicchia di mercato. Siamo però di fronte al miglior pieghevole mai realizzato dall’azienda sudcoreana (e uno dei migliori in assoluto). È più sottile, più leggero, più maturo. Ma resta un compromesso. Non è il miglior cameraphone, non ha la ricarica più veloce, non ha la miglior autonomia. È però il più credibile tentativo di trasformare un pieghevole in un vero smartphone quotidiano.

Il punto è che, a più di due mila euro, le aspettative non ammettono compromessi. E qui, i compromessi ci sono. Il Fold 7 non è un telefono per tutti: è uno strumento per chi vive il lavoro e la mobilità in modo estremo, o per chi vuole un oggetto tecnologico che faccia parlare di sé. È un manifesto di ambizione, più che un prodotto universale. E in questo, paradossalmente, trova la sua forza.

Pubblicato il 20 Settembre 2025
Saverio Alloggio
Saverio Alloggio

Sono nato nel 1990 e ho vissuto da adolescente l’arrivo degli smartphone. La mia passione per la tecnologia è nata però ben prima, iniziando ad assemblare computer in quinta elementare. Circuiti e schede di rete mi hanno affascinato da quando ne ho memoria. È stato il 2007 però l’anno della svolta: sono stato tra i pochi italiani (rispetto ai numeri...Leggi tutto

Gli articoli, le guide, le recensioni e tutti i contenuti editoriali presenti su Trovaprezzi.it sono scritti esclusivamente da esperti di settore (umani). Non utilizziamo strumenti di intelligenza artificiale per produrre testi o altri contenuti.

Scrivi un commento

Altri articoli che potrebbero interessarti

Segui le migliori offerte su Telegram
Torna su