Con un annuncio tramite il blog ufficiale, Google ha confermato oggi l’arrivo di un’etichetta all’interno della propria applicazione Foto che aiuterà ad identificare le immagini create con l’Intelligenza Artificiale. L’AI costituisce ormai una componente imprescindibile per le attività quotidiane di milioni di persone, grazie all’integrazione su PC, notebook, smartphone e tablet (qui un nostro approfondimento sul tema).
Proprio per questo, già qualche mese fa, la società di Mountain View aveva espresso la volontà di attuare una serie di azioni che avrebbero aiutato gli utenti a distinguere uno scatto reale da una foto generata tramite AI. Google oggi ha fornito indicazioni specifiche affermando che a partire dalla settimana in corso verrà adottata la tecnologia SynthID, attraverso la quale viene incorporato all’interno del file una sorta di filigrana digitale impercettibile.
Il sistema, che porta il marchio Google DeepMind, servirà quindi a contrassegnare le immagini modificate con l’Intelligenza Artificiale generativa attraverso gli strumenti messi a disposizione da Magic Editor. Si tratta in sostanza di una serie di tag che saranno subito riconoscibili recandosi nella sezione informazioni di ciascun file. Questo significa che le foto non saranno sporcate da watermark ma aiuterà gli utenti a comprendere se ci si trova davanti ad una foto reale o artificiale.
La tecnologia SynthID è già impiegata da Google per individuare le immagini create attraverso la piattaforma Imagen, presentata qualche mese fa e in grado di restituire foto dopo una semplice descrizione. Non è escluso che in futuro, considerato il veloce avanzamento dell’AI, la stessa venga impiegata anche per audio, testi e video prodotti con l’utilizzo dell’AI.
Google afferma che a volte le modifiche apportate potrebbero essere poco rilevanti per SynthID affinché possano essere etichettate in modo corretto. Ciò vale ad esempio quando si modificano i colori di alcuni elementi o si effettuano accorgimenti che non modificano l’intera immagine. Ad ogni modo la società raccogliere i feedback degli utenti per migliorare in modo costante la propria tecnologia e rendere l’utilizzo dell’AI più trasparente.
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