Il MacBook Air M1 2020 è stato fra i primi modelli a montare il nuovo processore Apple, mentre ricorderemo il MacBook Air 2020 (del 18 marzo) come l’ultimo con processore Intel. Attualmente a listino sono rimasti comunque l’iMac 27 e l’iMac 21 pollici con processore Intel i5 o i7, il Mac Pro con Intel Xeon e il Mac Mini con processore Intel Core i5 (in alternativa c’è anche quello con M1). Oggi scegliere tra una versione Intel o M1 è una questione di prezzo, prestazioni e compatibilità software: i modelli Apple con M1 sono nuovi e godono di promozioni online inferiori rispetto a quelle applicate ai prodotti con Intel, potenza di calcolo e autonomia sono mediamente superiori rispetto alle equivalenti serie Intel e i software più vecchi o custom (si pensi a quelli sviluppati per alcune imprese) potrebbero manifestare qualche problema di compatibilità con i nuovissimi M1. Il tema però è marginale per il grande pubblico.
Il MacBook Air M1 2020 e MacBook Air Intel 2020 esternamente sono praticamente identici: misurano 0,41-1,61×30,41×21,24 cm, pesano 1,29 kg e lo schermo è il solito e apprezzato LCD con tecnologia LED IPS da 13,3 pollici, risoluzione di 2560 x 1600 pixel e luminosità 400 nit. Probabilmente, c’è stato un minimo intervento di regolazione, poiché il modello M1 ha una certificazione di gamma cromatica P3, mentre la versione Intel si ferma a quella standard sRGB. Confermata per entrambi la tecnologia True Tone che regola colore e intensità in relazione alla luminosità circostante. Giusto per fare un parallelo, il nuovo MacBook Pro 14 con M1 cresce leggermente di diagonale, ma si affida a tecnologia mini-LED, arriva a 1000 nit di luminosità costante e ha un refresh rate adattivo fino a 120 Hz.
Rimane uguale anche la configurazione audio con altoparlanti stereo, tre microfoni e ingresso cuffie da 3,5 mm. La videocamera è sempre un modello FaceTime HD 720p di risoluzione, ma l’M1 usa il Neural Engine per regolare il bilanciamento del bianco e l’esposizione per far risultare l’immagine più naturale durante le chiamate. Confermata la presenza dell’ampia tastiera retro-illuminata basata su meccanismo a forbice. Il modello M1 reca solo alcuni tasti con icone e funzioni diverse, mentre il TrackPad Force Touch è grande e preciso come al solito e per l’autenticazione si usa sempre la tecnologia Touch-ID. In conclusione, su questo fronte, le differenze tra MacBook Air M1 2020 e MacBook Air 2020 non incidono sulla scelta.
Tutte le differenze tra i due modelli si concentrano sull’hardware e su come incidono su prestazioni e altri parametri chiave. Prima di tutto, bisogna considerare che il nuovo M1 sfida la famiglia di processori Intel di 10° generazione, i cosiddetti “Ice Lake”, quindi un modello all’avanguardia con processo di costruzione a 5 nanometri contro un altro a 10 nanometri, due mondi lontani. Inoltre, si parla di una CPU a 8 core, impiegabili con configurazioni diverse anche per ridurre i consumi, contro un classico 4 core; in sintesi la sfida è tra un’architettura che guarda al futuro e un’altra che rende solido il presente.
I benchmark – i test di analitici di prestazioni di calcolo – confermano il salto in avanti di Apple, ma è bene sottolineare anche che questa configurazione M1 non prevede la presenza della classica ventola di raffreddamento; la versione Intel invece sì, quindi quando si alzano le temperature operative diventa più rumoroso. Per la memoria RAM rimane sempre il limite fino a 16 GB, ma attenzione perché M1 si affida a un sistema con memoria unificata e impiega anche uno specifico chip (Neural Engine) per le funzioni di apprendimento automatico.
Anche sulla grafica la differenza è notevole. Il modello M1 si affida a una GPU integrata, come un po’ come su iPad e iPhone, mentre il modello Intel sfrutta la scheda integrata Iris Plus. In teoria il nuovo modello dovrebbe essere in grado di offrire una prestazione grafica fino a 5 volte superiore rispetto al modello Intel. E per l’autonomia si parla di 15 ore di navigazione web e fino a 18 ore di riproduzione video, contro le 11 e 12 ore del modello più vecchio. Numericamente nella realtà le autonomie sono un po’ inferiori, ma la differenza tra i due modelli rimane notevole.
Per quanto riguarda l’SSD si possono scegliere gli stessi tagli: da 256 GB fino a 2 TB. Infine, a livello di connettività si rilevano piccoli importanti cambiamenti: l’M1 si affida a due porte Thunderbolt/USB 4 ovviamente retrocompatibili, mentre il modello Intel punta su due porte Thunderbolt/USB 3. Nulla è cambiato per il Bluetooth 5.0, ma l’M1 si affida al Wi-Fi 6 mentre il modello precedenteal Wi-Fi 5. Vittoria a mani basse per l’M1: non c’è davvero paragone in ogni fronte.
Il MacBook Air M1 2020 è un prodotto tecnologicamente superiore al MacBook Air 2020, quindi nella maggior parte dei casi sarebbe preferibile. A meno che non si faccia un uso del portatile molto basic (navigazione, pacchetto Office, streaming, etc.) e si individui un buono sconto. L’M1 è più potente, ha una grafica superiore, un’ottima autonomia e l’apprezzato Wi-Fi 6 che effettivamente migliora molto le prestazioni, a patto di avere un modem-router compatibile come ad esempio il Netgear AX3000. Il MacBook Air 2020 Intel rimane ancora una buona scelta, ma solo per chi ha bisogno di spendere il meno possibile.
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