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Vino dolce

Vino Dolce in Vini

Le migliori offerte di maggio 2025 con prezzi a partire da 4,80 €

Confronta nella pagina Vino dolce di Trovaprezzi.it le migliori offerte sul mercato. Il vino dolce è l’ideale compagno del dessert. Appassimento delle uve, fermentazione parziale o aggiunta di alcol per fermare la fermentazione: ecco tre modi per ottenere un vino dolce. Bianco, rosso, fermo o spumantizzato: tante sono le possibilità di scelta e fra i prodotti migliori, ricordiamo i vini dolci siciliani a base di Zibibbo e i vini dolci piemontesi a base di Moscato. Mentre fra i vini dolci liquorosi è il Marsala il punto di riferimento.

 
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Domande frequenti su Vino dolce

Quanto costa una bottiglia di vino dolce?

Per l'acquisto di un vino dolce, si parte da meno di 5 euro per superare anche i 50 euro. Il costo di un vino dolce è influenzato sia dalla qualità del prodotto che dalla quantità contenuta nella bottiglia. Campione nel rapporto qualità-prezzo, il Banfi Rosa Regale Brachetto d'Acqui DOCG costa circa 10 euro nella bottiglia da 0,75 Litri. Vino spumante dolce spiccatamente fruttato, si abbina molto bene con i dessert a base di fragole, more, lamponi e ribes.

Quali sono i migliori vini dolci?

Fra i migliori vini dolci italiani, meritano una menzione speciale quelli realizzati con vendemmia tardiva, ovvero con appassimento delle uve direttamente sulla pianta. Ispirato ai grandi Sauternes francesi, il Marchesi Antinori Castello della Sala Muffato della Sala Umbria IGT rappresenta appieno questo modo di fare vino. Sfaccettato nei profumi e molto persistente al palato, fa coppia fissa con il dessert ma anche con i formaggi più saporiti, specie gli erborinati.

Con quali cibi si abbinano i vini dolci?

L’abbinamento per concordanza dei vini dolci li vuole sempre compagni del dessert, in particolare della pasticceria secca, delle crostate di frutta e dei dolci a base di crema, panna e cioccolato. Passiti e vini liquorosi, inoltre, reggono bene il confronto con i formaggi erborinati, andando a compensare con la dolcezza il carattere sapido e saporito di questi prodotti.

Che differenza c’è fra vino dolce passito e vino liquoroso?

Vino passito e vino liquoroso hanno la dolcezza in comune. I primi, però, hanno gradazioni inferiori perché trasformano in alcol solo una piccola percentuale dello zucchero contenuto negli acini appassiti. I vini liquorosi, fra cui anche il Marsala Superiore Oro DOC Marco De Bartoli, risultano invece più carichi perché ottenuti attraverso l’aggiunta di alcol o acquavite di uva.

Vino dolce: tutto quello che c’è da sapere dalle caratteristiche ai prezzi

Accompagnare il dessert con la dolcezza

Il vino dolce rappresenta la perfetta chiusura del pasto, andandosi ad abbinare alla perfezione con il dessert. Limitandoci al territorio italiano, ogni regione interpreta il vino dolce a modo proprio, partendo in genere da un vitigno autoctono. Pensiamo, ad esempio, ai vini dolci piemontesi Moscato Asti DOCG, come lo sfizioso Michele Chiarlo Nivole o ai grandi passiti che, seppur diffusi da nord a sud, trovano massima espressione nei vini dolci siciliani a base di Zibibbo. Ma la Sicilia torna protagonista anche quando si parla di vini dolci liquorosi grazie al celebre Marsala, parente stretto del Porto, dello Sherry e del Madeira. Un accenno alla viticoltura internazionale non può prescindere dai vini dolci francesi, ben rappresentati dal Grand Vin De Sauternes AOC Chateau Simon Barsac. Al di là delle uve utilizzate, a differenziare un vino dolce dall’altro entrano in gioco ulteriori fattori, a partire dal ciclo produttivo. Bianchi o rossi che siano, i vini dolci meno alcolici sono realizzati attraverso una fermentazione parziale, un processo che non trasforma completamente gli zuccheri in alcol. Così facendo, il grado zuccherino sale e quello alcolico scende. Ben più corposi e strutturati si mostrano i vini passiti dolci che, come il nome stesso rivela, prevedono l’appassimento delle uve prima della macerazione. Tale passaggio, svolto direttamente sulla pianta (vendemmia tardiva) o in appositi fruttai, toglie acqua ai grappoli aumentando al loro interno la concentrazione di zucchero. I vini liquorosi, infine, uniscono dolcezza ed elevata gradazione alcolica perché la fermentazione è interrotta dall’aggiunta di alcol o acquavite di uva. Molti dei vini dolci nostrani sono anche proposti in versione spumantizzata, come nel caso del già citato Moscato d’Asti, del Brachetto d’Acqui, della Malvasia dei Colli Piacentini e dell’Albana di Romagna.

Qualità e formati per tutte le tasche

Il prezzo dei vini dolci varia in funzione della loro tipologia, del livello qualitativo e del formato, oscillando da meno di 5 euro fino oltre i 50 euro. Degli elementi a cui abbiamo appena accennato, il terzo merita particolare attenzione. Per i vini dolci, infatti, sono molto comuni alcuni formati poco utilizzati per i prodotti secchi, come la bottiglia da 0,375 Litri o da 0,5 Litri. E per effettuare un confronto alla pari, abbiamo scelto tre vini dolci proposti nella stessa identica quantità, ovvero 0,375 Litri. Cominciamo con il vino dolce Cà Dei Frati Tre Filer, vino lombardo passito che si produce nell’area del Lago di Garda. Giallo dorato nel bicchiere, si apre in un bouquet aromatico intenso dominato dalle note di frutta secca, canditi e miele. Venduto a meno di 15 euro a bottiglia, crea un abbinamento perfetto con la pasticceria secca e le torte a base di frutta e creme. Si abbassa un po’ la gradazione alcolica con il Moscato di Trani DOC Tormaresca Kaloro, uno stupendo vino bianco dolce da sposare alle crostate di marmellata e alla torte di mele. Squisitamente zuccherino, regala al naso sentori di fiori gialli, ananas e mandorle. Il tutto per circa 20 euro. Concludiamo nel modo migliore con uno dei vini dolci siciliani più amati in assoluto: il Passito di Pantelleria DOC Donnafugata Ben Rye. Nato dalla combinazione di uve vendemmiate tradizionalmente con grappoli sottoposti ad appassimento, sa essere al contempo acido e dolce, sapido e persistente. Venduto a circa 30 euro, crea un match perfetto col dessert ma sa anche esaltare i grandi formaggi erborinati, Gorgonzola in primis.

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