Quando si parla di SSD portatili, OWC Envoy Express non rappresenta la classica soluzione di storage come le tante a disposizione sul mercato. Si tratta, infatti, di un kit fai da te per convertire qualsiasi SSD in formato M.2 2280 in una memoria esterna accessibile rapidamente tramite collegamento USB Type-C con supporto Thunderbolt. Il dispositivo è piccolo e leggero, limitandosi ad una scocca esterna protettiva e ad un vano accessibile facilmente per l’installazione dell’SSD. Questo viene montato esattamente come per l’installazione sulla scheda madre di un PC fisso: basta inserire il pettine di collegamento nello slot apposito e bloccare la memoria con la vite in dotazione. Una volta richiuso il case esterno basta collegare il cavo USB-C per procedere con il riconoscimento automatico dell’unità esterna. Sono supportati computer con sistemi operativi Windows o Mac OS. Non sono necessari, infatti, driver o software particolari per far riconoscere la memoria. Grazie alla connessione Thunderbolt 3, inoltre, gli SSD NVMe di ultima generazione possono essere sfruttati al meglio delle loro prestazioni massime, con una velocità di trasferimento fino a 1553 MB al secondo. Ovviamente, per poter raggiungere questo tipo di prestazioni sono necessari SSD di fascia alta, specialmente nella categoria degli SSD M.2 categorizzati come NVMe. Durante le operazioni di trasferimento, inoltre, il case esterno in alluminio permette di mantenere l’SSD molto silenzioso e fresco, grazie al pad termico per la corretta dissipazione del calore. Tra gli accessori opzionali, infine, è possibile acquistare un supporto per attaccare il case direttamente al proprio laptop ed estrarlo facilmente nel momento in cui si deve spostare il dispositivo per trasferirlo su un altro PC o sostituire l’SSD installato all’interno.
OWC Envoy Express in pillole:
- Case esterno per SSD M.2 con tecnologia NVMe
- Collegamento USB Type-C con supporto Thunderbolt 3
- Compatibile con tutti gli M.2 2280
- Velocità supportata fino a 1553 MB al secondo
Nato a Varese nel 1990, ha sempre avuto un rapporto di amore/odio con lo studio, almeno fino alla scelta del suo corso universitario. Con l’iscrizione al corso di Scienze dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Milano, ha finalmente ...
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