Ormai le cappe da cucina sono molto più che semplici elettrodomestici: i nuovi modelli sono realizzati con materiali innovativi, hanno diverse funzionalità e un’estetica che li rende quasi degli oggetti di design.
Prima di fare un acquisto, però, è sempre bene sapere esattamente di cosa si tratta e quali sono le principali differenze tra le cappe aspiranti e le cappe filtranti, le due tipologie attualmente sul mercato. Vi sono anche modelli convertibili, che possono funzionare in entrambi i modi semplicemente modificando le impostazioni o azionando una leva.
Qualsiasi modello sceglierete, una cappa da cucina è indispensabile per eliminare gli odori che si diffondono nella stanza quando ci si mette ai fornelli, specialmente se si preparano pietanze fritte o alcuni cibi con un odore persistente. Scopriamo dunque quali sono le caratteristiche delle diverse tipologie di cappe da cucina e come scegliere il modello giusto.
Nonostante il loro scopo sia lo stesso, ovvero purificare l’aria della cucina, la cappa filtrante e aspirante funzionano in modo diverso. La differenza fondamentale riguarda il sistema di aspirazione. Vediamo nel dettaglio come sono progettate le due tipologie di cappa per capire anche quale scegliere nelle diverse situazioni.
I modelli di cappa aspirante sono in grado di espellere all’esterno fumi e residui di combustione attraverso una canna fumaria apposita: l’aria viene dunque aspirata da un ventilatore elettrico, passa attraverso un sistema di filtri che la purifica e viene convogliata verso il tubo che la porta all’esterno. Questo significa che è indispensabile un condotto e un’apertura che convogli l’aria aspirata verso l’esterno; inoltre, è bene sapere che la canna fumaria a cui è collegata la cappa aspirante deve essere ad uso esclusivo della cappa.
La cappa aspirante Elica Moon Island è un modello dal design minimale ed essenziale, silenziosissima e realizzata in acciaio inossidabile, perfetta per essere posizionata anche sopra un isola.
Nel caso in cui non sia possibile realizzare il condotto di evacuazione, si può ricorrere ad una cappa filtrante.
In questi modelli, l’aria aspirata passa attraverso una serie di filtri che trattengono grassi, fumi e odori ma non viene espulsa all’esterno: viene invece reimmessa nella stanza dopo essere stata purificata. I filtri antigrasso possono essere in metallo, con una conformazione a nido d’ape e lavabili in lavastoviglie, oppure sintetici, da sostituire dopo un certo periodo o comunque quando sono impregnati di grasso. Esistono poi dei filtri anti odore ai carboni attivi che servono a filtrare gli odori e che devono essere sostituiti all’incirca ogni quattro mesi, per evitare che la cappa cominci a rilasciare nella stanza tutti gli odori della cucina! Nei modelli più avanzati, è presente una spia che si accende quando il filtro deve essere pulito o sostituito.
La cappa Airone Fenice bianca è un modello filtrante a soffitto, in acciaio e vetro bianco, un vero e proprio gioiello di tecnologia che sembrerà una lampada di design più che una cappa. Insomma, le cappe da cucina possono non solo svolgere la loro funzione ma anche arredare, dare un tocco in più allo stile della stanza.
Prima ancora di considerare vantaggi e svantaggi delle due tipologie, capiamo meglio cosa dice la normativa.
La cappa in cucina è sempre obbligatoria quando è presente un piano cottura a gas ed è invece consigliata in presenza di un piano cottura elettrico oppure in un piano elettrico a induzione. Inoltre, i materiali utilizzati per la realizzazione devono essere certificati e adeguati a quanto prescritto dalla normativa europea. Nel caso della cappa aspirante, c’è poi l’obbligo di installazione ad opera del personale tecnico specializzato, che dovrà effettuare un sopralluogo e fare il test del flusso d’aria negli ambienti interessati.
Oltre che per ragioni di sicurezza, la cappa in cucina è importante per mantenere l’aria salubre e per evitare che residui di grasso, fumo e altre sostanze si accumulino sui mobili e sulle apparecchiature.
La tipologia di cappa da installare in cucina è una decisione del tutto personale, ma ci sono alcune considerazioni generali che possiamo fare.
La prima scelta dovrebbe sempre ricadere su una cappa aspirante perché più efficiente e salutare ma capita sempre più spesso che ci siano problemi di collegamento con la canna fumaria e quindi le cappe filtranti sono diventate sempre più diffuse. Per la scelta, dovrete tenere in considerazione le dimensioni prima di tutto: la cappa deve avere larghezza uguale o superiore al piano cottura, mai inferiore; generalmente, si parla di apparecchi che misurano tra i 60 e i 120 cm. L’altezza invece è variabile e dipende dalla lunghezza del condotto di aspirazione.
Un fattore importante riguarda invece la capacità di aspirazione della cappa, o portata: si misura in metri cubi all’ora e indica appunto il volume d’aria che può assorbire in un’ora. La normativa prescrive che la cappa debba garantire un ricambio minimo d’aria pari a circa 6-8 volte il volume della stanza dove è posizionata: questo significa che, se si cucina molto e spesso, non dovrebbe essere inferiore a 500mc/h mentre per un utilizzo normale la portata dovrebbe essere intorno ai 400mc/h.
Infine, una nota sulla silenziosità: i modelli di ultima generazione fanno davvero poco rumore, soprattutto se utilizzati a velocità bassa, e generalmente vengono realizzati con protezioni insonorizzanti e secondo un perfetto dimensionamento delle tubature.
Di base una cappa aspirante ha un prezzo più elevato rispetto a quelle filtranti. Questo perché la tecnologia è ovviamente più complessa, così come l’installazione, che richiede che sia predisposta una bocca di uscita verso l’esterno.
Le cappe filtranti più economiche partono da un prezzo minimo di circa 50 euro e arrivano a superare anche i 1.000 euro.
Le cappe aspiranti invece hanno un costo non inferiore ai 100 euro per i modelli più economici, ma considerate che mediamente costano tra i 200 e i 400 euro.
In ogni caso, il prezzo delle cappe varia in base a molti fattori: tra questi ci sono le misure, la potenza di aspirazione, il livello di rumorosità e, non ultimo, il design.
Ora che sapete tutto sulle differenze tra cappa aspirante e filtrante, non vi resta che cercare il modello giusto per voi.
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