Il phishing è a tutti gli effetti una delle minacce più insidiose del Web. Si tratta di una tecnica di truffa che cerca di ingannare gli utenti per sottrarre informazioni personali, dati di accesso o dettagli finanziari. Nonostante possa sembrare un problema complesso e tecnico, riconoscere un messaggio di phishing arrivato sul proprio smartphone o sul proprio PC non è difficile, a patto di sapere dove guardare. Molti dei messaggi ingannevoli che riceviamo presentano segnali piuttosto evidenti che, con un po’ di attenzione, si possono individuare facilmente.
In questo approfondimento vi illustriamo 7 segnali da non ignorare per riconoscere tentativi di phishing perpetrati via e-mail o tramite SMS. Se riconoscete anche solo uno dei segnali elencati sotto, potrebbe essere meglio non aprire link e allegati presenti nel messaggio e nemmeno rispondere o inoltrarlo ad altri.
Una delle strategie più usate dai malintenzionati è quella di creare una sensazione di urgenza o di pericolo imminente nelle potenziali vittime, con il chiaro intento di spingere queste a compiere azioni (solitamente cliccare su link, scaricare allegati e/o compilare moduli online con i propri dati sensibili). Se il tono del messaggio è urgente o minaccioso, ricordatevi che le aziende affidabili raramente comunicano con toni così aggressivi, soprattutto tramite e-mail o SMS. Quindi, se un messaggio vi spinge a fare qualcosa con urgenza o minaccia conseguenze negative immediate a vostro danno (come la chiusura di un account, la decurtazione di punti sulla patente, etc.), è molto probabile che si tratti di un tentativo di truffa.
Un altro segnale che dovrebbe accendere subito un campanello d’allarme nella vostra testa è la richiesta di dati personali o finanziari. Nessuna banca o servizio legittimo ti chiederà mai di fornire password, codici di sicurezza, numeri di carte o altre informazioni sensibili tramite e-mail o SMS. Se ti trovi davanti a link che vi portano a pagine di login sospette o vi viene chiesto di aggiornare dati del vostro account in modo non convenzionale, è meglio non procedere e contattare direttamente l’ente attraverso i canali ufficiali e vedere come stanno le cose.
A volte il semplice fatto di ricevere un messaggio inatteso può essere indice di un tentativo di truffa. Ricevere conferme di ordini che mai effettuati o ricevute per acquisti sconosciuti dovrebbe mettervi sull’attenti. Non è raro che i truffatori usino questo tipo di messaggi per far abbassare la guardia e spingere a cliccare su link o allegati malevoli.
A proposito di allegati sospetti, fate attenzione se ne ricevete uno inaspettato o con un nome poco chiaro. File che arrivano senza preavviso, soprattutto se con estensioni poco comuni o eseguibili, possono contenere virus o malware pronti a infettare il vostro dispositivo. È sempre meglio evitare di aprire allegati da mittenti sconosciuti o che non vi aspettate (anche se provengono da contatti conosciuti, visto che i loro account potrebbero essere stati compromessi).
Se ricevete una comunicazione che vi informa di aver vinto un premio di qualche tipo, soprattutto senza aver partecipato a concorsi, la probabilità che si tratti di phishing è altissima.
Anche se i messaggi di phishing diventano sempre più sofisticati, “merito” dell’intelligenza artificiale (sempre più usata anche dai cybercriminali), talvolta possono ancora contenere errori e incongruenze. Spesso il mittente utilizza indirizzi e-mail “strani”, che possono sembrare simili a quelli reali ma con piccole differenze o refusi. Inoltre, i testi possono presentare errori grammaticali, ortografici o frasi poco naturali, cose che difficilmente si vedono nelle comunicazioni ufficiali.
Ultimo, ma non meno importante, è l’aspetto poco professionale del messaggio. Le comunicazioni ufficiali di solito sono curate fin nei minimi dettagli, con loghi nitidi, una corretta impaginazione e testi ben formattati. Se invece ti trovi di fronte a un messaggio che presenta loghi sfocati o sgranati, un layout disordinato o e-mail composte soltanto da immagini senza testo evidenziabile, probabilmente si tratta di una truffa. La scarsa attenzione a questi dettagli è tipica dei criminali informatici, che cercano di risparmiare tempo e risorse quando lanciano le loro campagne di attacchi fraudolenti.
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