Il PC desktop è un PC che, al contrario di un pc portatile, può anche essere costruito. È infatti sufficiente assemblare tutte le componenti necessarie seguendo la procedura di installazione corretta. Si tratta, ovviamente, di un’operazione da effettuare con consapevolezza e che sarebbe opportuno trattare in una guida a sé stante. Oggi, invece, ci concentreremo su tutto il necessario per mettere assieme un PC: quali componenti scegliere, a cosa prestare attenzione e su cosa puntare a seconda delle esigenze.
Ovviamente è la prima domanda a cui rispondere. Molte componenti hanno alternative anche economiche, che nelle versioni di fascia alta superano addirittura i 1.000 euro. Esempio lampante sono le schede grafiche: la Nvidia RTX 3060 Ti ha un prezzo piuttosto abbordabile, mentre la RTX 3080 Ti (punto di riferimento per videogiocare in 4K) supera abbondantemente i 1.000 euro (e anzi, con la questione del mining delle criptovalute può raggiungere cifre da capogiro). Per tale ragione, è importante capire quale sia il budget totale a disposizione, in modo da poterlo ripartire in maniera equa tra i vari componenti.
Un computer da 800 euro può compiere egregiamente buona parte dei lavori, ma, volendo, si potrebbe arrivare a spendere fino a 4.000 euro puntando a una macchina in grado di effettuare editing fotografico ad alti livelli, oppure da utilizzare come workstation. Del resto, le esigenze di ciascuno possono essere estremamente varie.
Ovviamente non è detto che a un determinato budget possano corrispondere solo determinati componenti. Nel caso in cui si voglia un computer dedicato al gaming, si punterà sicuramente a una scheda video migliore sacrificando magari il numero di SSD. Al contrario, se la priorità dovesse essere quella di gestire tanti file e usare le mail, potrebbe non servire una scheda video dedicata bensì tanto spazio per l’archiviazione. Possiamo tranquillamente affermare che il budget è direttamente proporzionale alle necessità.
Il processore è una componente imprescindibile. Se la scheda grafica può essere talvolta sacrificata, il processore o CPU è letteralmente il cervello del computer. Sul mercato ne esistono di diversi tipi in tantissime fasce di prezzo, dalle poche centinaia di euro fino a superare le migliaia di euro.
Nella logica di una configurazione equilibrata, ad oggi il consiglio è di rivolgersi a un Intel Core i7 11700K o a un AMD Ryzen 5800X. Queste CPU sono perfette per soddisfare le esigenze di chi necessita di giocare, utilizzare qualche programma per editing video e foto leggero, oppure per navigare, guardare video, gestire documenti e in generale la Suite Office (Word, Excel, Power Point). Ci sono però compiti più ardui che necessitano di maggiore potenza. Non solo giocare in 4k, ma anche render grafici a livello professionale, uso di programmi CAD e software piuttosto elaborati.
In questi casi può valere la pena puntare a processori come i Threadripper o gli i9 di Intel, ma il prezzo inevitabilmente sale. E dunque necessario valutare l’investimento, che può comunque essere giustificato nel caso di impieghi professionali (con un ritorno sull’investimento) o di budget illimitati. Com’è facilmente immaginabile, ogni processore è pensato per soddisfare specifiche esigenze, per cui è bene da parte capire esattamente il tipo di utilizzo che si andrà a fare del PC, per scegliere al meglio rispettando il proprio budget.
La scheda madre è indispensabile tanto quanto il processore. Si tratta infatti della base dove andranno poi installati tutti gli altri componenti, dalla CPU alla scheda video. La prima cosa da scegliere è il formato: ATX, E-ATX, XL-ATX, mini-ITX, ITX.
Le dimensioni sono infatti importanti, in quanto andranno a definire non solo l’ingombro complessivo del PC, ma anche la possibilità di fare un sistema più o meno potente. Una scheda madre piccola, avrà meno slot di espansione per le schede video, ma una scheda madre ATX andrà a occupare tanto spazio costringendoci a costruire un computer molto grande. Inoltre, è opportuno sceglierne una che possa supportare le prestazioni richieste dalla CPU. Come già scritto, tutto dipende dalle specifiche esigenze.
Una CPU di fascia bassa non richiederà un’alimentazione troppo elevata, ma nel caso in cui si voglia giocare o fare overclock, allora meglio prendere una scheda madre che possa supportare tali operazioni. Soprattutto, è bene assicurarsi che il chipset della scheda madre sia compatibile con il processore scelto.
Allo stato attuale, considerando compatibilità con Intel e AMD (i due principali produttori di CPU del mercato) e rapporto qualità-prezzo, ci sentiamo di consigliare il modello Mag Z590 Tomahawk WiFi di MSI, peraltro in offerta online.
Un PC che si rispetti non può non avere una scheda grafica. O forse no? La risposta è: dipende. La scheda grafica, o GPU, si occupa infatti di elaborare il segnale video che viene inviato allo schermo. Molti processori hanno una scheda grafica integrata, che però può non essere sufficiente se non per mostrare il normale sistema operativo.
Molto dipende anche dal tipo di monitor collegato. Un monitor Full-HD oggi viene pienamente supportato anche dalle schede grafiche di fascia più bassa, ma se parliamo di monitor 4K o UltraWide come il Samsung C49HG90DMR , allora una scheda grafica potente avrà migliori prestazioni.
Se invece intendente giocare, allora è bene sapere come una RTX 3060 Ti permetta di giocare bene fino a risoluzione QHD, senza dover rinunciare a dettagli e ombre. Le RTX 3080 Ti e 3090, riescono invece a supportare bene anche la risoluzione 4K, ma risultano superflue nel caso in cui ci si limiti Full-HD. Complessivamente comunque Nvidia rimane un punto di riferimento in questo particolare ambito.
La scheda grafica può anche dare una mano nel caso di render grafici: la sua potenza capacità di calcolo riesce talvolta a superare quella del processore, aiutando a terminare il lavoro più in fretta. In questo caso è bene assicurarsi che il programma di editing usato, sia compatibile con la propria scheda video, sapendo che per quest’ambito le più adatte sono le Nvidia Quadro.
La RAM, o memoria ad accesso casuale, è la linfa vitale di ogni PC. Considerando la complessità delle operazioni svolte oggi dai computer, è ormai necessario averne in buona quantità per ottenere la massima fluidità dal sistema e poter usare più programmi contemporaneamente.
Le RAM si contraddistinguono per frequenza e capacità. La prima può variare dai 2400 MHz fino a superare i 4.000 MHz delle top di gamma, mentre la capacità di un singolo banco può essere di 2, 4, 8 o 16 GB. Di solito buona parte dei PC supporta fino a 128GB di RAM, ma nella maggior parte dei casi 16GB sono più che sufficienti a gestire la maggior parte delle situazioni.
Guardando sempre al rapporto qualità-prezzo, allo stato attuale un punto di riferimento sono le RAM della serie Vengeance RGB Pro di Corsair. Offrono infatti piena compatibilità con Intel e AMD, garantiscono performance di alto livello e, tra l’altro, donano al computer un impatto estetico importante essendo caratterizzate dalla presenza di LED RGB (come suggerisce il nome) che si illuminano continuamente.
Negli ultimi anni è diventata forse uno degli aspetti più critici per l’assemblaggio di un PC. Se infatti fino a qualche tempo fa c’erano solamente gli hard disk meccanici, adesso è possibile scegliere anche tra SSD, SSD M.2 o NVMe. Se gli SSD tradizionali garantiscono performance fino a 20 volte superiori rispetto a quelle di un hard disk meccanico, gli SSD di tipo NVMe superano anche di 8 volte quelle degli SSD SATA. Ovviamente, per ottenere tali risultati, il costo è molto più elevato.
Nella maggior parte dei casi un SSD di tipo SATA, abbinato a un hard disk meccanico più capiente, risulta ancora oggi la scelta migliore per avere sia velocità di caricamento, che spazio per conservare tutti i propri dati. Chi invece ha a che fare con file e documenti particolarmente pesanti, può tranquillamente pensare di investire i propri soldi in un SSD NVMe, in modo da avere prestazioni stellari.
Tra i vari modelli in commercio, in questo momento ci sentiamo di consigliare la serie MP600 Pro di Corsair. Garantisce una velocità di lettura sequenziale fino a 4.950 MB/sec ed una velocità di scrittura sequenziale fino a 3.950 MB/sec. La versione più equilibrata è certamente quella da 1 Terabyte di memoria.
L’alimentatore è una parte fondamentale di ogni PC. Il suo ruolo è infatti quello di fornire l’energia elettrica a tutti i componenti scelti. Ciò significa che sceglierne uno di buona qualità assicura affidabilità e longevità a tutta la macchina.
Nella maggior parte dei casi, difficilmente un alimentatore con potenza maggiore a 650 Watt sarà veramente utile. In una classica configurazione con 16GB di RAM, processore Intel i7 di undicesima generazione e scheda video Nvidia RTX 3080 Ti, la potenza assorbita sarà intorno ai 300 Watt nelle condizioni di massimo consumo, per cui è inutile puntare a un alimentatore da 1000 Watt.
La regola da seguire è quella di acquistare un alimentatore che possa offrire il 20% di potenza in più rispetto a quella realmente necessaria. Un 10% sarà necessario se intendete fare overclock, mentre l’altro 10% servirà per evitare di far lavorare l’alimentatore costantemente al massimo delle sue capacità. Più alta è l’efficienza, meno energia elettrica sarà sprecata sotto forma di calore.
Considerando la configurazione suggerita, il consiglio è di optare per l’RM1000X di Corsair, provvisto della certificazione 80+ Gold e dotato ventola da 135 mm. In questa maniera si ha tutta l’energia necessaria e, al tempo stesso, si evita di spendere cifre da capogiro. Tutto questo nonostante si tratti di un modello da 1.000 Watt, un vero best buy.
Il case altro non che è che l’involucro dentro al quale andranno inseriti tutti i componenti. La maggior parte di quelli disponibili in commercio è dotata di alcune ventole montate già di serie. Nella scelta, è bene assicurasi delle dimensioni e soprattutto della compatibilità con tutti i componenti.
Ad esempio, determinate schede video (specie quelle di fascia più alta) risultano essere troppo grandi e lunghe per poter essere inserite in case di media dimensione. Discorso analogo nel caso in cui si opti per un impianto di raffreddamento a liquido personalizzato: è bene verificare che nel case che si sceglie ci sia effettivamente lo spazio per montarlo.
In merito al nostro consiglio per l’acquisto, come sempre le parole d’ordine sono “rapporto qualità/prezzo”. Il modello su cui puntare oggi è il MAG Forge 100R di MSI. È caratterizzato da una paratia laterale in vetro temperato che permette di visualizzare tutti i componenti interni (ottimo in abbinata ai led RGB delle RAM di Corsair). Lo chassis supporta dissipatori a liquido fino alle versioni da 360mm. Il frontale in mesh permette la massima aerabilità interna per una dissipazione ottimizzata di tutti i componenti chiave.
Il dissipatore è un altro elemento fondamentale per quanto riguarda l’assemblaggio del PC: il suo ruolo è quello di raccogliere il calore generato dalle componenti e dissiparlo, in modo da consentire il migliore utilizzo possibile. Ci sono due macrocategorie di dissipatori: quelli ad aria, di solito più economici, ma spesso anche più ingombranti; quelli a liquido, più performanti ma anche più rumorosi e costosi.
La scelta deriva solamente dal tipo di utilizzo: per un computer da ufficio, un dissipatore ad aria sarà più che sufficiente; nel caso in cui si voglia effettuare rendering e operazioni più complicate, allora un dissipatore a liquido potrebbe garantire prestazioni più costanti soprattutto d’estate.
Tra i vari modelli presenti sul mercato, allo stato attuale ci sentiamo di consigliare l’MPG CoreLiquid K360 di MSI. Dotato di LED RGB (perfetto dunque da abbinare al case che vi abbiamo segnalato), è in grado di tenere a bada la RTX 3080 Ti e l’Intel Core i7 11700K. Un vantaggio non da poco in termini di longevità e prestazioni complessive.
Queste sono le componenti fondamentali che servono per assemblare un PC. Il budget a disposizione va quindi ripartito per ciascuna di esse, cercando di investire la maggior parte nel pezzo che andrà ad incidere maggiormente sul nostro utilizzo. Un videogiocatore lo dirotterà sicuramente sulla scheda grafica, mentre un professionista potrebbe decidere di spendere tanto per il processore e meno per le altre componenti. Nel caso in cui si abbia a che fare con una grande quantità di dati, investire in un buon SSD risulta la scelta più sensata. Come visto, molto dipende dalle esigenze.
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