Oltre alle novità Pixel 8 e 8 Pro, Google ha finalmente annunciato e lanciato sul mercato italiano anche il suo ultimo smartwatch, il Google Pixel Watch 2. Design, integrazione con l’ecosistema Google, funzionalità e ricarica rapida sono solo alcuni degli aspetti che validano questo modello come un dispositivo Android molto competitivo nel settore. Nonostante ciò, il rapporto qualità prezzo ancora non è eccezionale, non riuscendo così a solleticare l’attenzione di molti.
Proprio come con i prodotti Apple, anche Google cerca di creare un collegamento solido tra tutti i propri dispositivi, dando vita a un ecosistema Android paragonabile a quello del sistema operativo rivale. L’arrivo di Google Pixel Watch 2 anche in Italia consente di avviare questo piano a 360° e a livello globale. Pixel Watch 2 è uno smartwatch molto interessante non solo perchè arriva dopo una prima generazione non presente ufficialmente sul nostro territorio, ma anche perchè, dopo l’acquisizione di Fitbit da parte di Google, le sue caratteristiche tecniche e il software scelto rappresentano una novità per tutti.
Nella packaging in cui è contenuto lo smartwatch è possibile trovare un caricatore magnetico che termina con una presa USB-C, compatibile quindi con molti dei nuovi alimentatori in circolazione. Dettaglio interessante è la presenza di un ulteriore parte di cinturino, più lungo di quello già incorporato al prodotto, in modo tale da rendere indossabile il Pixel Watch 2 anche a persone con un polso più grande.
La domanda da porsi quindi è: riesce Google Pixel Watch 2 a rivaleggiare degnamente gli avversari di casa Apple, Samsung, Xiaomi e via discorrendo?
Il design è certamente il primo elemento che salta all’occhio di tutti quando si osserva un nuovo dispositivo: Google Pixel Watch 2 non cambia molto a livello estetico dalla sua prima generazione. Questo però non ha valenza negativa, in quanto già da principio le linee dello smartwatch risultavano originali e si differenziavano dagli altri simili del settore. Pixel Watch 2 possiede di fatto una cassa circolare e un vetro stondato e bombato 3D, ricoperto da un pannello Gorilla Glass 5 che lo rende resistente a urti di vario tipo e possibili graffi.
La differenza con la prima versione è la presenza di una cassa in alluminio riciclato al 100%, mentre prima era in acciaio inossidabile; questo inficia non solo sulla sostenibilità del prodotto, ma anche sul suo peso sul polso, di soli 31 grammi. Ciò che invece spiace non venga implementata una seconda dimensione più grande per la cassa: rimane solitaria la 41 mm, che nel settore degli smartwatch è nota per essere la più piccola. Ad accompagnare peso e dimensioni è anche la presenza di un cinturino in fluoroelastomero con rivestimento so-touch: questo, derivante dall’acquisizione di Fitbit, garantisce zero irritazioni e poca sudorazione soprattutto durante l’attività sportiva. La scelta del prodotto di estende a 4 differenti colorazioni: nero opaco/nero ossidiana, argento lucido/azzurro cielo, oro champagne/grigio verde e argento lucido/grigio creta.
Come già anticipato, il display di Pixel Watch 2 ha una forma circolare e non è molto ampio: la cassa da 41 mm consente di integrare un display AMOLED con diagonale da 1,2 pollici, con una risoluzione di 450 x 450 pixel e 320 PPI, protetto da Gorilla Glass 5. sono le stesse caratteristiche presenti nella generazione precedente, con ottima visibilità alla luce diretta del sole. Non manca la funzione Always-on, che permette di visualizzare subito informazioni essenziali selezionabili. Questa si attiva con il movimento del polso grazie ai sensori inseriti, che purtroppo non sono sempre reattivi.
L’interfaccia di wearOS 4.0 è certamente una delle più pulite e semplici da utilizzare per gli utenti: oltre alle applicazioni del pacchetto Google, chiaramente ottimizzate per lo smartwatch, anche altre come WhatsApp e Spotify risultano fluide e veloci. La navigazione avviene con semplici swipe, che consentono di interagire con le varie funzionalità a disposizione.
Google Pixel Watch 2 si configura non solo come uno smartwatch per le notifiche, ma anche come un tracker per il fitness. Grazie all’acquisizione di Fitbit, i risultati ottenuti durante l’attività fisica sono monitorati in modo molto tecnico e dettagliato grazie ai sensori di cui è provvisto, garantendo analisi di livello professionale. Nello specifico, sensori rossi e infrarossi per il monitoraggio della saturazione dell’ossigeno (SpO2), sensori elettrici multiuso compatibili con l’app ECG, sensore ottico di rilevazione del battito cardiaco a multi-propagazione e sensore elettrico per la misurazione della conduttanza cutanea (cEDA) costituiscono l’assetto fisico per l’analisi a 360 gradi dell’utilizzatore.
Tra le varie funzionalità presenti e combinate ai sensori di cui Pixel Watch 2 è dotato, è interessante come sia possibile rilevare gocce di sudore microscopiche, variabilità del battito cardiaco, frequenza cardiaca e temperatura cutanea per comprendere quando il proprio corpo è sotto stress o in agitazione, consentendo di aumentare la resilienza a queste situazioni: l’app Fitbit propone di registrare questi stati e suggerisce attività per diminuire i livelli registrati, ad esempio con una camminata o anche un esercizio di respirazione controllato e guidato.
La velocità di utilizzo per il Google Pixel Watch 2 è certamente merito del processore Qualcomm Snapdragon 5100 con co-processore Cortex M33, degno rivale per gli altri smartwatch del settore. Qui la reattività è fluida, non sono presenti lag o ritardi nell’esecuzione delle applicazioni, senza la necessità di attendere diverso tempo prima di ottenere riscontro dallo schermo. L’autonomia del device migliora rispetto alla scorsa generazione: pecca ancora durante utilizzi intensivi, come durante un’attività sportiva prolungata con GPS e misurazioni varie attive. In questo caso si nota una riduzione tra il 30% e il 40% di batteria solo in una sessione. La ricarica però risulta abbastanza veloce, riuscendo a raggiungere il 100% con una sola ora di carica.
L’unica versione disponibile, con cassa da 41 mm e con solo il supporto al Wi-Fi e Bluetooth, è proposta in Italia al prezzo di listino di 399 euro, un po’ sproporzionato, tenendo conto l’importante assenza di una versione LTE.
Nonostante rispetto alla prima generazione ci siano molte funzionalità e peculiarità implementate, ciò non giustifica un prezzo di lancio così elevato: molti rivali di settore, come il Samsung Galaxy Watch6 da 40 mm sono disponibili a prezzi più accessibili. Una varietà più ampia di tecnologie e dimensioni avrebbero potuto supportare l’ascesa nel mondo Android dello smartwatch, non sfruttando così una buona opportunità di rivaleggiare concretamente i colossi del mercato.
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