iPhone 18: Apple potrebbe modificare la RAM per migliorare Apple Intelligence

Anche se l’attenzione è ancora focalizzata sui prossimi iPhone, quelli appartenenti alla serie iPhone 17, un’interessante indiscrezione che a quanto pare sembra provenire dalla catena di approvvigionamento di Apple sposta per un attimo l’attenzione degli appassionati del settore verso il futuro iPhone 18. Secondo fonti affidabili, Apple avrebbe infatti deciso di puntare su una nuova configurazione di RAM ad alte prestazioni, una scelta tecnica che sembra strettamente legata alla volontà dell’azienda di spingere al massimo le capacità della sua suite Apple Intelligence.

Le indiscrezioni rivelano che Samsung continuerà a fornire le componenti RAM anche per la prossima generazione di iPhone, e lo farà con moduli a sei canali, in grado di offrire una larghezza di banda significativamente maggiore rispetto ai modelli attuali. Questa caratteristica dovrebbe risultare fondamentale per l’esecuzione di funzioni AI più sofisticate a partire dal 2026. Sebbene l’aumento delle prestazioni della RAM possa migliorare l’intera esperienza d’uso del dispositivo, è evidente che l’obiettivo principale di questo aggiornamento è garantire che le funzionalità basate sull’intelligenza artificiale possano operare senza compromessi.

Le potenzialità di Apple Intelligence sono rimaste per ora in parte inespresse. Le prime versioni hanno mostrato limiti, con alcune delle funzioni più attese, come la nuova versione di Siri, rimandate a dopo il lancio degli iPhone 17. È plausibile che Apple stia adottando un approccio più cauto per il futuro, cercando di evitare ritardi o mancanze simili nella generazione successiva.

iPhone 18

L’iPhone 17, secondo quanto previsto, dovrebbe finalmente equipararsi al Galaxy S25 Ultra in termini di memoria RAM, con una dotazione da 12 GB su tutti i modelli. Comunque sia, problemi di fornitura potrebbero compromettere questi piani. Per questo motivo, Apple sembra già proiettata sull’iPhone 18, dove l’aggiornamento della RAM rappresenterà non solo un’evoluzione hardware, ma anche una necessità strategica per competere nel campo dell’intelligenza artificiale mobile, in cui al momento i dispositivi Samsung, supportati dai modelli Gemini di Google, risultano ancora superiori.