Come migliorare la fotografia Macro

Di Vittorio Pipia 5 Ottobre 2019
foto macro

Le fotografie Macro, ovvero quelle che si avvicinano tanto ai soggetti e che consentono dunque di apprezzarne particolari quasi non visibili con una normale occhiata, sono sicuramente d’effetto e riescono a catturare quasi sempre l’attenzione di chi guarda. Dagli insetti ai fiori e alle foglie, passando per oggetti di arredamento, tecnologici e tanto altro, c’è davvero molto da scoprire.

La vera fotografia macro però necessita non solo di una fotocamera di fascia alta, come per esempio la Sony A7 III, ma anche di un obiettivo apposito che riesca a dare un rapporto di ingrandimento di 1:1. In parole povere ciò significa che sul sensore, l’oggetto è esattamente grande come nella realtà.

Essendo però condizioni molto difficili, vengono definiti come fotografie macro tutte quelle che hanno un rapporto anche di 1:2.

Esistono anche obiettivi che permettono di raggiungere un rapporto di ingrandimento di 5:1, ovvero rappresentando il soggetto come 5 volte più grande sul sensore rispetto alla realtà, caratteristica utile se si fotografano insetti o oggetti davvero piccoli. A prescindere dal tipo di macchina e obiettivo utilizzato, che si tratti di Canon EOS R, Nikon Z7, Panasonic S1, ci sono però diverse tecniche per la messa a fuoco durante la fotografia macro, utili a seconda dell’esperienza acquisita ma anche del soggetto che si vuole fotografare.

Autofocus

È sicuramente il metodo più semplice da usare, ma anche il più rischioso in questo tipo di fotografia. Se con un obiettivo normale, come può essere un 50mm f1.8, l’autofocus può anche essere veloce, gli obiettivi macro hanno di solito una messa a fuoco piuttosto lenta.

Messa a fuoco automatica

La messa a fuoco automatica è semplice, ma può essere lenta.

Si può comunque usare per catturare oggetti statici, come un fiore, un soprammobile o un dispositivo inanimato, ma potrebbe risultare poco affidabile nel caso di insetti, che si muovono in continuazione e anche piuttosto in fretta.

Messa a fuoco manuale

La messa a fuoco manuale permette al fotografo di regolare, tramite l’apposita ghiera presente sull’obiettivo, la distanza di messa a fuoco. Così facendo si ha un pieno controllo di ciò che è a fuoco e ciò che invece risulta sfocato, riuscendo così a regolare il piano di messa a fuoco in maniera certosina.

Obiettivo Macro

L’obiettivo macro ha un rapporto di ingrandimento di 1:1.

L’aspetto più vantaggioso è quello di avere un’immagine esattamente come la si desidera potendo mettere a fuoco il punto prescelto, ma potrebbe risultare limitante nel caso di soggetti che si muovono molto velocemente.

Messa a fuoco attraverso la piastra di fissaggio

La piastra per la messa a fuoco è un dispositivo particolare che si collega nella parte inferiore della fotocamera tramite l’apposita vite da 1/4 di pollice e dunque compatibile con qualsiasi fotocamera, che si tratti di una Canon M50 o di una Sony A9. Una volta fissata sarà necessario impostare la messa a fuoco manuale e regolare il rapporto sull’1:1. Dopodiché bisognerà ruotare la ghiera posizionata sulla piastrina per raggiungere la composizione desiderata.

Piastra di messa a fuoco

La piastra di messa a fuoco consente di avere una precisione millimetrica.

Dunque, non si muove più l’obiettivo, ma tutto il corpo macchina, avvicinando o allontanando il sensore al soggetto.

Scattare a mano libera

Lo scatto macro a mano libera può risultare difficoltoso ma è anche estremamente divertente se si impara la giusta tecnica.

Obiettivo Macro

L’obiettivo macro ha un rapporto di ingrandimento di 1:1.

Tutto parte dall’impugnatura della macchina fotografica: la mano destra deve essere ben salda sul grip, mentre quella sinistra deve avvolgere l’obiettivo e sorreggere la macchina dalla parte inferiore. Una volta capito come impugnare correttamente la macchina fotografica, si può impostare la messa a fuoco dell’obiettivo macro, per esempio il Sony 90mm F2.8 Macro, in modo da ottenere il rapporto di ingrandimento 1:1 e iniziare a spostarsi verso il soggetto da immortalare con movimenti regolari fino a intercettare il piano di messa a fuoco desiderato. Fatto ciò, sarà sufficiente premere il tasto di scatto.

Messa a fuoco tramite centro articolato

Sono tantissimi oggi i treppiedi a offrire la possibilità di avere una colonna centrale articolata. Tra questi anche il Manfrotto MT055 XPRO 3. Ciò si traduce con la possibilità di poter ribaltare la colonna centrale di 90 gradi e poter dunque decidere una serie di posizioni per quanto riguarda lo scatto.

Centro articolato

Il centro articolato può risultare comodo in tante situazioni.

Per la fotografia macro, ci sono due vantaggi principali: il primo è ovviamente che potete posizionare la fotocamera come desiderate, il secondo è che si può usare la colonna centrale come una sorta di messa a fuoco manuale, semplicemente spostandola sul suo asse longitudinale.

Pubblicato il 5 Ottobre 2019
Vittorio Pipia
Vittorio Pipia

Nato nel 1992 ho sempre avuto una grande passione per i motori e per la tecnologia, passioni che ho poi sempre coltivato fino a farle diventare parte del mio lavoro. Da circa 6 anni provo, analizzo diversi prodotti delle più svariate categorie, dall’intrattenimento audio-visivo fino agli elettrodomestici passando per la domotica. Analisi che condivido poi online in diversi modi, con...Leggi tutto

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