I video rivestono un ruolo sempre più importante in tanti ambiti: le evoluzioni tecnologiche e sociologiche hanno trasformato profondamente un settore che inizialmente era esclusivo appannaggio di videomaker professionisti. Oggi ci sono tante motivazioni che possono avvicinare chiunque alla realizzazione di video: dalla voglia di condividere contenuti sui social alla promozione di aziende (più o meno personali).
Tra le forme più diffuse c’è il VLOG, video che si focalizzano sulle persone e che spesso vengono registrati in mobilità. Ovviamente lo smartphone è uno dei principali strumenti, sempre a disposizione e pronto a riprendere ogni istante. Ci sono però scenari in cui una fotocamera digitale può dare qualcosa in più, sia come qualità sia a livello creativo. In questo articolo andremo a proporre alcune soluzioni perfette per chi vuole iniziare a fare video.
I motivi per acquistare una fotocamera in sostituzione dello smartphone possono essere vari. Anzitutto la qualità: le fotocamere hanno sensori più grandi e possono perciò catturare più luce, restituendo una dinamica più ampia (chiari e scuri su schermo allo stesso tempo) e con meno difficoltà nelle riprese al buio.
Le fotocamere pensate per i video sono poi dotate di uno schermo che si può ruotare verso il lato frontale, comodissimo per controllare di essere sempre inquadrati nel modo giusto mentre si registra. Qualcuno potrebbe far notare che si può fare lo stesso con uno smartphone, ma in realtà c’è una differenza sostanziale. Per inquadrarsi con uno smartphone è assolutamente necessario usare la fotocamera frontale.
Qual è il problema? La qualità della fotocamera frontale è sempre ben più bassa di quella delle fotocamere collocate sul retro. Esistono soluzioni per sopperire a questa limitazione: si trovano ad esempio in vendita schermi esterni a batteria, che si collegano in Wi-Fi e replicano il display dello smartphone. Si tratta però di accessori esterni da acquistare separatamente e decisamente meno comodi rispetto allo schermo integrato di una fotocamera (basta girarlo per controllare se si rientra nell’inquadratura).
C’è poi da considerare che le fotocamere possono avere obiettivi intercambiabili, molto più versatili rispetto alle massimo tre fotocamere integrate negli smartphone. I più creativi possono usare questa caratteristica per realizzare video che, nel migliore dei casi, sarebbero molto più ostici da replicare con un iPhone o un corrispettivo Android.
Per ultimo, l’utilizzo di una fotocamera libera lo smartphone da un ulteriore compito, che può portare a consumare più rapidamente la batteria e a riempire la memoria, visto il peso che hanno i video girati ad alta risoluzione.
Il prodotto consigliato a chi vuole la miglior fotocamera per iniziare a fare VLOG è la Sony ZV-E10 II. Si tratta di una mirrorless con sensore in formato APS-C e senza un mirino elettronico, si inquadra tramite lo schermo completamente articolato. Registra in 4K fino a 50/60 fotogrammi al secondo con un leggero crop (1,1x, a 25/30 fotogrammi non c’è crop), cioè ritagliando un po’ l’immagine che viene perciò ingrandita.
La stabilizzazione delle immagini, per le riprese in movimento, è digitale e comporta un ritaglio che eventualmente si somma a quello già presente per il 4K a 50/60 fotogrammi. Tra i punti forti c’è la messa a fuoco automatica, affidabile e veloce. Chi realizza video per YouTube o altri social, può anche contare su una modalità apposita per mostrare i prodotti, con l’autofocus che aggancia immediatamente l’oggetto davanti all’obiettivo.
Il microfono integrato è direzionale e ha anche un sistema per ridurre il rumore del vento. Volendo si può facilmente collegare un microfono esterno usando l’apposito jack sul lato. Come alternativa c’è la Canon EOS R50V, uscita di recente e molto conveniente se si dispone già di un obiettivo compatibile. Le caratteristiche sono simili ma attenzione: La R50V ha una batteria più piccola (meno autonomia) e ha un ritaglio decisamente maggiore in 4K a 50/60p (siamo a 1,56x).
La Sony ZV-1 è ottima per chi vuole un prodotto compatto e leggero. Il sensore è più piccolo di quello della ZV-E10 II: è un CMOS da 1 pollice. L’ottica non è intercambiabile come sulla “sorella maggiore” e sulla Canon: qui la versatilità viene un sacrificata per diminuire gli ingombri. In compenso si guadagna molto in trasportabilità: la ZV-1 pesa circa 80 grammi in meno confrontata con le due mirrorless senza obiettivo (che va aggiunto a parte: il peso ovviamente varia in funzione di quello scelto).
Anche la ZV-1 ha un microfono direzionale integrato, anche si qualità inferiore rispetto a ZV-E10 II. Anche qui c’è il jack per collegare un microfono esterno ma manca l’uscita cuffie per controllare l’audio, presente invece sulle mirrorless Sony e Canon. L’autofocus è sempre veloce e affidabile, non troppo diverso da quello della proposta Sony di fascia superiore.
Si possono registrare video con risoluzione 4K ma solo fino a 25/30 fotogrammi al secondo: a differenza delle mirrorless citata sopra, qui la possibilità di spingersi fino a 50 o 60 fotogrammi al secondo non c’è. In compenso si guadagna molto sul prezzo: la prima generazione costa circa la metà rispetto a ZV-E10 II e R50V.
Come ultima proposta abbiamo inserito un prodotto più inusuale ma capace di coprire un segmento sempre più ampio. Parliamo di Osmo Pocket 3 di DJI, un prodotto che, come indica il nome stesso, è tranquillamente tascabile. La notevole compattezza è abbinata a una caratteristica unica: in pratica è una fotocamera CMOS da 1 pollice fissata su un gimbal, cioè uno stabilizzatore motorizzato che compensa ogni tipo di movimento.
In pratica è il prodotto più piccolo e comodo per effettuare riprese in movimento. Non ha la qualità di una mirrorless ma assicura immagini sempre stabili e apre la via a riprese che con altre fotocamere richiederebbero un gimbal, quindi un accessorio da acquistare a parte e da portarsi dietro ogni volta. Osmo Pocket 3 è dotata di uno schermo che permette di controllare le riprese e di cambiare anche le impostazioni (è un touch screen).
Tra i punti forti c’è la gestione dell’audio: il microfono integrato non è nulla di speciale ma si può rimediare collegando un DJI MIC. La fotocamera si interfaccia direttamente in wireless senza bisogno di un ricevitore, una caratteristica che si trova su alti prodotti. Volendo di può acquistare direttamente il pacchetto più completo, che include accessori aggiuntivi e anche il microfono wireless.
Modello | Tipo | Sensore | Video | Stabilizzazione | Autofocus | Audio | Ottiche intercambiabili |
---|---|---|---|---|---|---|---|
Sony ZV-E10 II | Mirrorles | APS-C (26 MP circa) | 4K 60p | Digitale | Hybrid AF | Microfono direzionale + jack + uscita cuffie | Sì (attacco Sony E) |
DJI Osmo Pocket 3 | Fotocamera con gimbal | 1″ CMOS | 4K 120p | Gimbal a 3 assi | AF con Face Auto-Detect e Dynamic Framing | Microfono integrato + supporto a DJI Mic 2 | No |
Sony ZV-1 | Fotocamera compatta | 1″ CMOS | 4K 30p | Digitale | Eye Tracking AF | Microfono direzionale + jack | No |
Canon EOS R50V | Mirrorless | APS-C (24 MP) | 4K 60p | Digitale | Dual Pixel CMOS AF II | Microfono interno + jack + uscita cuffie | Sì (attacco Canon RF) |
Ci permette di catturare un luogo, un’espressione, un’esperienza, secondo alcuni persino il tempo. La fotografia è un’arte che oggi diamo per scontata, visto il grande numero di dispositivi che abbiamo a disposizione per
Nel vasto mare delle fotocamere digitali, non sempre è agevole scovare il modello che fa al caso nostro. Ma quando il budget è limitato, i prodotti a disposizione diminuiscono e la scelta
Scrivi un commento