L’attesa sta per terminare. Il 23 marzo OnePlus alzerà il sipario sulle nuove proposte smartphone e sul suo primo smartwatch. All’evento, infatti, sono attesi i successori di OnePlus 8 e OnePlus 8 Pro e OnePlus Watch. È proprio su quest’ultimo che l’azienda continua a rilasciare indizi e a confermare alcune delle caratteristiche tecniche. L’ultima riguarda il sistema operativo: OnePlus Watch non sarà basato su Wear OS, la piattaforma sviluppata da Google per i dispositivi indossabili.
Inizialmente, questa ipotesi si era fatta strada anche a causa di alcune dichiarazioni del CEO Pete Lau che aveva confermato di collaborare con il gigante californiano per migliorare il sistema operativo per smartwatch. In quella stessa occasione, però, si era lasciato intendere che il primo smartwatch dell’azienda avrebbe utilizzato Wear OS se fossero stati risolti i noti problemi di questa piattaforma software. In realtà, il problema che attanaglia l’OS di Google è l’autonomia. I dispositivi basati su Wear OS infatti non riescono ad assicurare una durata superiore ai due giorni di utilizzo al massimo.
La stessa OnePlus conferma che il sistema operativo scelto è stato ritenuto adeguato proprio perché è in grado di fornire un’esperienza fluida e affidabile assicurando al tempo stesso un’ottima durata della batteria. Passando al resto delle specifiche, le indiscrezioni parlano di certificazione IP68 per la resistenza ad acqua e polvere, 4 GB di memoria interna e di tutte quelle funzioni ormai presenti in quasi tutti i dispositivi smart da polso. Parliamo del monitoraggio del sonno, dei livelli di stress, della saturazione del sangue, del battito cardiaco, del tracciamento delle attività sportive, della ricezione delle notifiche e così via.
Anche il design è stato in parte svelato da OnePlus. Lo smartwatch avrà un cassa – e quindi anche un display – circolare. Le colorazioni potrebbero essere due: nero e argento. La vera incognita è il prezzo. OnePlus ci ha abituati a cifre competitive e chissà se il primo OnePlus Watch non rappresenti una valida alternativa rispetto ai leader del settore come Samsung, Huawei e Apple.
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