Si sente sempre più spesso parlare di Wi-Fi Mesh, una tecnologia che consente di coprire tramite connettività Wi-Fi ampie metrature. Al contrario della connessione fornita da un router, che si può collegare a un altro singolo router, la rete Mesh offre più punti di collegamento tra i diversi nodi che la compongono, potendo così garantire non solo maggiore copertura, ma anche un segnale più forte e affidabilità della stessa rete.
In questo articolo analizzeremo chi necessita veramente di una rete Wi-Fi Mesh e chi invece ne può fare tranquillamente a meno. Inoltre, andremo nel dettaglio e scopriremo quali reali differenze esistono tra una rete Wi-Fi tradizionale e una con tecnologia Mesh.
Se abitate in un appartamento su singolo piano e non molto grande, diciamo intorno ai 90 metri quadrati, la connessione Wi-Fi garantita da un normale router come può essere il TP-Link TL.MR6400, è più che sufficiente. Il segnale emesso da questi dispositivi oggi è piuttosto potente da poter garantire un buono standard di connessione su superfici ridotte, anche se presenti mura di un certo spessore.
Se le vostre esigenze però sono diverse da quanto detto prima, dunque nel caso di casa o appartamento più grande di 90 metri quadrati, su più piani, oppure per esigenze specifiche come quella di avere copertura Wi-Fi anche in giardino, scegliere la tecnologia Mesh è la scelta più intelligente.
La rete Mesh infatti, disponibile tramite appositi dispositivi come Netgear Orbi, Tp-Link Deco e tanti altri, crea tante interconnessioni tra ogni singolo elemento facente parte della rete, compensando dunque i crash e rendendo la navigazione più affidabile e stabile.
Certamente c’è anche qualche svantaggio, tra cui l’elevato costo. Soprattutto nel caso di metrature molto grandi, è possibile spendere svariate centinaia di euro per garantire una corretta copertura, ma non solo. Più nodi vengono creati più diventa complesso gestire i protocolli di routing, in quanto ogni nodo funziona come un singolo router.
Si tratta dunque di una soluzione con i pro e con contro, pensata non solo per l’uso domestico, ma soprattutto per medie e grandi aziende, per servizi alberghieri che vogliano garantire la copertura Wi-Fi in ogni stanza, e per tante altre realtà.
Arriva oggi tramite un comunicato ufficiale la risposta di Asus in merito alle vulnerabilità riscontrate sui propri router. Il problema, noto già dal 2023 con l’identificativo CVE-2023-39780, è stato segnalato di recente
AVM, azienda che propone sul mercato prodotti come FRITZ!Box 5690 Pro e FRITZ!Box 6850 5G, ha annunciato oggi l'arrivo del nuovo FRITZ!Box 6860 5G, una soluzione all'avanguardia per l'accesso a Internet mobile
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