Menu
Vini piemontesi

Vini Piemontesi in Vini

I modelli più popolari ai migliori prezzi

Confronta nella pagina Vini piemontesi di Trovaprezzi.it le migliori offerte sul mercato. I vini piemontesi sono conosciuti in tutto il mondo per la loro eleganza. Ad elevarsi su tutti, sono i grandi rossi a base di uve Nebbiolo, in primis Barolo e Barbaresco. Ma non mancano ottimi vini dolci piemontesi, sia rossi che bianchi. A rappresentare bene i primi ci pensa il Brachetto d’Aqui, i secondi il Moscato d’Asti. Ma i vini frizzanti del Piemonte sono proposti anche in variante secca, come nel caso degli ottimi spumanti Metodo Classico Alta Langa.

 
Filtra
963 offerte
Includi spese spedizione Includi sped.
Vista
Filtri attivi:
Azzera
Vedi più offerte

Ultimi articoli in Vini

Lifestyle 15 febbraio 2025
San Faustino, la festa dei single cade il 15 febbraio
Lifestyle 09 febbraio 2025
I 5 migliori vini bianchi da abbinare al pesce

Guide all'acquisto

Abbinamento cibo-vino: il prodotto giusto per ogni ricetta
Gusto e aroma che conquistano: guida al vino di qualità

Non hai trovato quello che cerchi oppure vuoi segnalarci un problema?

Domande frequenti su Vini piemontesi

Quanto costano i vini piemontesi?

Non è raro incontrare ottimi vini piemontesi a meno di 10 euro a bottiglia. Ma salendo di livello, superare i 50 euro è piuttosto semplice. Non mancano, comunque, eccellenti prodotti posizionati a metà strada, come il Gattinara Riserva DOCG Travaglini. Parliamo di un rosso a base di Nebbiolo dalla fama indiscussa, un prodotto elegante e dai profumi netti.

Quali sono i migliori vini piemontesi?

In cima alla classifica dei vini piemontesi più celebri e importanti, troviamo il Barolo DOCG e il Barbaresco DOCG, fra cui l’inimitabile Gaja. Strepitose interpretazioni del vitigno Nebbiolo, questi vini sono caratterizzati da un colore poco intenso, un bouquet olfattivo ampissimo e un gusto estremamente equilibrato. Capaci di migliorare con l’età, si sposano alla perfezione con le grandi ricette di carne.

Quali sono i vitigni tradizionali alla base dei vini piemontesi?

Sebbene si faccia ampio ricorso alle uve internazionali, i vini piemontesi più noti nascono da vitigni autoctoni. È questo il caso, ad esempio, del vino bianco secco Ceretto Blangé Arneis Langhe DOC. Ma altre uve a bacca bianca di spessore sono il Moscato Bianco e il Cortese. Virando verso le uve a bacca rossa, sono Nebbiolo, Dolcetta e Barbera a rubare la scena.

Quali sono i vini piemontesi delle Langhe?

Le Langhe sono il cuore pulsante della viticoltura piemontese. Con un territorio suddiviso tra le province di Alessandria, Asti e Cuneo, le Langhe sono la culla dei vini rossi Barolo DOCG, Barbaresco DOCG, Roero DOCG e Dolcetto di Diano d’Alba DOCG. Ma tante sono le DOC dell’area, tra cui Barbera d’Alba, Dolcetto d’Alba e Nebbiolo d’Alba.

Vini piemontesi: tutto quello che c’è da sapere dalle caratteristiche ai prezzi

L’eleganza che prende forma in tantissime varietà di vino

I vini piemontesi compongono un enorme bacino enologico ad alto tasso di varietà. Con 19 DOCG e 41 DOC all’attivo, la regione è una delle più certificate d’Italia. Celebre nel mondo per i propri vini rossi a base di uve Nebbiolo, Barbera e Dolcetto, regala grandi soddisfazioni anche con i bianchi secchi, specie se prodotti con vitigni autoctoni Arneis, Cortese e Moscato bianco. Ma quest’ultimo è anche protagonista nei vini dolci piemontesi, come il Moscato Asti DOCG Massolino. Altrettanto interessanti sono i vini bianchi spumantizzati, fra cui ricordiamo l’ottimo Enrico Serafino Oudeis Alta Langa DOCG Metodo Classico Brut. E gli spumanti dolci a base di uve Brachetto. Non mancano, poi, vini rosati di grande personalità e vini piemontesi frizzanti vivacissimi, specie se a partire da uve Barbera. Sono 4 le macroaree produttive della regione, tutte fortemente caratterizzate a livello di terreni e di clima. Si parte con i vini dell’Alto Piemonte, ben rappresentati dalle DOCG Erbaluce di Caluso e Gattinara, per arrivare alle Langhe, zona di riferimento per i rossi più importanti. Astigiano e Monferrato: ecco le altre due aree chiave, entrambe molto variegate in quanto a tipologie prodotte e uvaggi impiegati. La viticoltura piemontese si ispira direttamente a quella francese, dalla quale recupera il rigore in vigna e in cantina. Eleganza è la parola d’ordine di un movimento vitivinicolo che punta sempre alla qualità. Nell’abbinamento con il cibo, un parterre così eterogeneo di prodotti assicura sempre il giusto match. E se i bianchi, specie se spumantizzati, sono ideali a tutto pasto, i rossi di maggiore spessore si sposano con le ricette più saporite della cucina regionale, magari con protagonista la cacciagione.

Formati e qualità: la variabile prezzo

Seppur fra le prime regioni d’Italia per quantità prodotte, il Piemonte riesce a mantenere molto alto il livello dei propri vini. Il tutto proponendo, anche a meno di 10 euro, bottiglie di notevole interesse. Certo, quando si entra nel terreno dei rossi di fascia alta, superare i 50 euro non è difficile. Ma per le più ricercate eccellenze, non è raro spendere anche più di 200 euro. Ad incidere sul costo unitario non è solo il tipo di vino, ma anche il formato. Alla classica bottiglia da 0.75 Litri, infatti, si affiancano varianti più care, come la Magnum da 1.5 Litri o la Jeroboam da 3 Litri. A chi predilige fare vari assaggi per individuare il giusto vino, invece, consigliamo il formato da 0.375 Litri. Anche detta mezza bottiglia, costa circa la metà rispetto a quella standard. Abbiamo selezionato e descritto brevemente tre vini rossi secchi di notevole pregio, cercando di dare uno spaccato della produzione piemontese. Il tutto mantenendoci abbondantemente sotto gli 80 euro a bottiglia. Cominciamo con il Dolcetto d'Alba DOC Masolino, un’istituzione in quanto a rapporto qualità/prezzo. Per circa 10 euro, infatti, ci portiamo a casa un rosso giovane di tutto rispetto. Equilibrato e morbido, propone un tannino ben cesellato e una buona acidità. Fruttato e florale al naso, vede l’amarena spiccare sugli altri sentori. E si abbina a dovere con formaggi saporiti e carni alla griglia. Decisamente più corposo, il Barbaresco DOCG Produttori del Barbaresco è portabandiera della tradizione piemontese più alta. Prodotto con Nebbiolo in purezza, tira fuori accattivanti note terziarie di pepe. Gratificante all’assaggio, regge il confronto con un altro pezzo da novanta della regione: il tartufo. Il prezzo ruota attorno ai 30 euro. Con circa 20/30 euro in più, infine, possiamo acquistare il Barolo DOCG Pio Cesare, altra eccellenza di caratura internazionale. Nato per affinare tanti anni in bottiglia, è l’emblema del Nebbiolo più armonioso. Balsamico e fresco, propone un sorso perfettamente equilibrato, esaltandosi con formaggi stagionati e grandi brasati.

Questo negozio partecipa al Trusted Program. Più informazioni

Questo negozio raccoglie recensioni certificate con Feedaty. Più informazioni

Le stelline rappresentano il punteggio medio delle recensioni degli ultimi 12 mesi. Il numero tra parentesi indica il numero totale delle recensioni raccolte.

Le stelline non sono presenti perché questo negozio ha raccolto meno di 10 recensioni negli ultimi 12 mesi. Il numero tra parentesi indica il numero totale delle recensioni raccolte.

Torna su