MICOTEF
Antimicrobidi ed antisettici, escluse le associazioni con cortocosteroidi.
100 mg ovuli vaginali: miconazolo nitrato 100 mg. 2% crema vaginale: 100 g di pomata vaginale contengono miconazolo nitrato 2 g. 400 mg capsule vaginali: miconazolo nitrato 400 mg.
Ovuli vaginali: gliceridi semisintetici solidi. Crema vaginale: butilidrossianisolo, acido benzoico, gliceride oleico poliossietilenato, paraffina liquida, polietilenglicole palmito stearato, acqua depurata. 400 mg capsule vaginali: paraffina liquida, vaselina bianca, Labrafil 2130 BS, gelatina, glicerina, titanio biossido, ferro ossido, sodio p-ossibenzoato di etile, sodio p-ossibenzoato di propile.
Infezioni vulvo-vaginali micotiche (pure o miste) e da batteri gram-positivi (primitive o secondarie).
Ipersensibilita' verso uno dei componenti del prodotto.
Ovuli vaginali: introdurre in vagina 1 ovulo la mattina e 1 la sera prima di coricarsi, o secondo giudizio medico. Il trattamento deve essere proseguito per almeno 15 giorni. Si consiglia il contemporaneo trattamento del partner con pomata dermatologica antimicotica. Crema vaginale: introdurre profondamente in vagina il contenuto dell'applicatore (circa 5 g di pomata) una volta al giorno, preferibilmente la sera prima di coricarsi. Il trattamento deve essere proseguito per almeno 10-15 giorni, anche dopo la scomparsa del prurito e della leucorrea. Capsule vaginali: introdurre in vagina una capsula, la mattina o la sera prima di coricarsi, o secondo giudizio medico. Il trattamento deve essere protratto per almeno 4 giorni; in caso di necessita' ripetere il ciclo terapeutico. Si consiglia il contemporaneo trattamento del partner con pomata dermatologica antimicotica.
Conservare a temperatura non superiore a 25 gradi C.
I preparati per uso topico, specie se usati per trattamenti prolungati, possono dare origine a fenomeni di sensibilizzazione. In questi casi e' necessario interrompere il trattamento ed istituire una terapia idonea.
Il miconazolo, somministrato per via sistemica, puo' far aumentare l'effetto anticoagulante dei farmaci cumarinici: pertanto, in caso di uso contemporaneo del medicinale e farmaci cumarinici, occorre determinare con esattezza l'effetto anticoagulante di questi ultimi, allo scopodi ridurre eventualmente la dose del cumarinico.
Sono stati riferiti alcuni disturbi quali bruciore ed irritazione vaginale, arrossamento e prurito, crampi pelvici e piu' raramente, cefalea ed eruzioni cutanee. In questi casi e' necessario interrompere il trattamento ed istituire una terapia idonea.
Nelle donne in stato di gravidanza e durante l'allattamento, il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessita', sotto il diretto controllo del medico.
MICOTEF 2% GEL ORALE
Stomatologici.
Miconazolo (D.C.I.) 20 mg.
Amido pregelatinizzato, saccarina sale sodico, polisorbato 20, acqua depurata, tetraroma di arancio, aroma di cacao, alcool, glicerina.
Trattamento di candidosi dell'orofaringe (stomatite e mughetto).
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; in lattanti con meno di 6 mesi di eta' o in cui la deglutizione non e' ancora sufficientemente sviluppata; in pazienti con disfunzioni epatiche; in pazienti che ricevono in concomitanza farmaci metabolizzati dal sistema enzimatico CYP3A4, cioe': sostanze che prolungano l'intervallo QT (mizolastina, pimozide, chinidina, sertindolo); alcaloidi dell'ergot; inibitori della HMG-CoA reduttasi come simvastatina e lovastatina; triazolam e midazolam per via orale.
Lattanti: un quarto di cucchiaio dosatore 4 volte al giorno dopo i pasti. Bambini e Adulti: mezzo cucchiaio dosatore 3-4 volte al giorno dopo i pasti. Spalmare il gel sulla mucosa in modo da consentire il contatto del miconazolo con le aree infette del cavo orale avendo cura di trattenere piu' a lungo possibile il gel in bocca. Continuare il trattamento per almeno una settimana dopo la scomparsa dei sintomi.
Conservare a temperatura non superiore ai 25 gradi C.
In caso di uso concomitante del medicinale e farmaci anticoagulanti orali, come per esempio warfarin, l'effetto anticoagulante dovrebbe essere attentamente controllato e titolato. E' consigliabile controllare i livelli di miconazolo e fenitoina, in caso di assunzione concomitante dei due farmaci. In pazienti in trattamento con alcuni ipoglicemizzanti orali, come ad esempio le sulfoniluree, puo' verificarsi un aumentato effetto terapeutico che puo' portare ad un'ipoglicemia se assumonocontemporaneamente miconazolo. Pertanto, devono essere prese appropriate precauzioni. Si deve prestare particolare attenzione durante la somministrazione del farmaco a lattanti con piu' di 6 mesi di eta' e bambini per evitare che il gel ostruisca la gola. Per questo, il gel non deve essere applicato in gola ed e' consigliabile dividere ogni dose in porzioni piu' piccole e controllare il paziente per evitare un possibile soffocamento.
Il miconazolo puo' inibire il metabolismo dei farmaci metabolizzati dal sistema enzimatico CYP3A4 e CYP2C9, dunque puo' provocare un aumento e/o un prolungamento dei loro effetti sia terapeutici che indesiderati. Per questo motivo, l'uso di miconazolo per via orale e' controindicato nella co-somministrazione dei seguenti farmaci, soggetti a metabolismo attraverso il sistema enzimatico CYP3A4: sostanze che prolunganol'intervallo QT (mizolastina, pimozide, chinidina, sertindolo); alcaloidi dell'ergot; inibitori della HMG-CoA reduttasi come simvastatina elovastatina; triazolam e midazolam per via orale. Occorre usare particolare precauzione nella co-somministrazione di miconazolo per uso orale e dei farmaci di seguito riportati a causa del possibile aumento o prolungamento degli effetti sia terapeutici sia indesiderati. Se necessario, il loro dosaggio deve essere ridotto ed, eventualmente, i loro livelli plasmatici monitorati: farmaci metabolizzati dal sistema enzimatico CYP2C9; anticoagulanti orali come ad esempio warfarin; ipoglicemizzanti orali come ad esempio sulfoniluree; fenitoina. Altri farmaci metabolizzati dal sistema enzimatico CYP3A4: inibitori della HIV proteasi come ad esempio saquinavir; alcuni agenti antineoplastici come ad esempio alcaloidi della vinca, busulfano e docetaxel; alcuni bloccanti dei canali del calcio come ad esempio diidropiridine e verapamil; alcuni agenti immunosoppressori: ciclosporina, tacrolimus, sirolimus (rapamicina). Altri: alfentanil, alprazolam, brotizolam, buspirone, carbamazepina, cilostazolo, disopiramide, ebastina, metilprednisolone, midazolam IV, reboxetina, rifabutina, sildenafil e trimetrexato.
Qualora ingerito, possono manifestarsi episodi diarroici nel corso ditrattamento a lungo termine. Rara l'insorgenza di nausea, cefalea ed eruzioni cutanee.
Sebbene non vi sia evidenza che miconazolo abbia effetti embriotossici o teratogeni nell'animale, i potenziali rischi della prescrizione del medicinale durante la gravidanza devono essere valutati rispetto ai potenziali benefici terapeutici. Non ci sono dati disponibili sull'escrezione di miconazolo nel latte materno, percio' occorre usare cautelanel prescrivere il prodotto durante l'allattamento.
MICOTEF 2% CREMA CUTANEA
Antimicotici per uso topico.
Miconazolo.
Lecitina, colesterolo, glicole propilenico, butilidrossitoluene, metilep-idrossibenzoato, propile p-idrossibenzoato, sodio cloruro, sodio idrossido, sodio edetato, acido citrico monoidrato, ipromellosa, acqua depurata.
Infezioni cutanee ed ungueali provocate da dermatofiti e da Candida; per la sua attivita' antibatterica sui Gram-positivi, il farmaco puo' essere utilizzato per il trattamento delle micosi con superinfezioni sostenute da tali microrganismi.
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Infezioni cutanee: applicare sulla lesione 1 cm di crema (o piu' a seconda della estensione della lesione) 1-2 volte al giorno, quindi spalmare con le dita. Infezioni ungueali: tagliare le unghie infette piu' corte possibile. Applicare un po' di crema 1-2 volte al giorno sull'unghia infetta, poi spalmare con le dita; ricoprire l'unghia con un bendaggio occlusivo non perforato. Continuare il trattamento ininterrottamente, anche dopo la caduta dell'unghia infetta (per lo piu' dopo 2-3 settimane), fino alla sua completa ricrescita ed alla guarigione definitiva delle lesioni (in genere dopo 2 mesi o piu').
Questo medicinale non richiede alcuna particolare precauzione per la conservazione.
I preparati per uso topico, specie se usati per trattamenti prolungati, possono dare origine a fenomeni di sensibilizzazione. Ove cio' accada, e' necessario interrompere il trattamento ed istituire una terapiaidonea. Evitare il contatto con gli occhi. Lavare attentamente le mani dopo ciascuna applicazione, a meno che il trattamento interessi le stesse mani. E' consigliabile applicare le seguenti misure igieniche atte ad evitare le sorgenti di infezioni o reinfezioni: tenere asciugamani e biancheria intima per uso personale allo scopo di evitare l'infezione di altre persone; cambiare regolarmente gli indumenti che vengonoin contatto con la zona infetta per evitare di reinfettarsi; disinfezione delle calze e delle scarpe. Il medicinale non macchia la pelle ne' gli indumenti. Questo medicinale contiene metile p-idrossibenzoato, propile p-idrossibenzoato come eccipienti, pertanto puo' causare reazioni allergiche (anche ritardate).
E' noto che il miconazolo somministrato per via sistemica inibisce ilCYP3A4/2C9. Dal momento che, in seguito ad applicazione locale, la presenza del farmaco nel sangue e' limitata le interazioni giudicate rilevanti da un punto di vista clinico sono molto rare. Tuttavia, nei pazienti trattati con anticoagulanti orali, come warfarin, occorre prestare attenzione e monitorare l'azione anticoagulante. L'efficacia e gli effetti indesiderati di altri farmaci (per esempio ipoglicemizzanti orali e fenitoina), se somministrati contemporaneamente al miconazolo, possono essere aumentati e per questo occorre particolare cautela.
E' possibile seguito dell'uso topico che si verifichino occasionalmente fenomeni di sensibilizzazione o irritativi locali, che impongono l'interruzione del trattamento. L'uso, specie se prolungato, del prodotto puo' dare origine a fenomeni di sensibilizzazione. In tal caso e' necessario interrompere il trattamento ed istituire una terapia idonea. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopol'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Il medicinale, applicato per via topica, e' minimamente assorbito nelcircolo sistemico. Tuttavia, pur non esistendo evidenze di embriotossicita' o di teratogenicita' negli animali, i potenziali rischi della prescrizione del farmaco durante la gravidanza devono essere valutati rispetto ai potenziali benefici terapeutici. Miconazolo, applicato per via topica, e' minimamente assorbito nel circolo sistemico e non e' noto se il miconazolo sia escreto nel latte umano. Si consiglia cautela nell'utilizzo di prodotti ad uso topico contenenti miconazolo durante l'allattamento.
MICOTEF 0,2% SOLUZIONE VAGINALE
Antimicrobici ed antisettici, escluse le associazioni con corticosteroidi.
Miconazolo 0,200 g.
Propilenglicole, acido lattico, undebenzofene, alcool ricinoleilico, polisorbato 20, composizione profumante, acqua depurata.
Coadiuvante della terapia delle affezioni vulvo-vaginali da Candida, anche se sovrainfetta da germi Gram-positivi: puo' essere impiegato anche dopo altra terapia topica o per os, allo scopo di ridurre il rischio di recidive.
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Al mattino applicare la soluzione in vagina utilizzando l'intero flacone. Le applicazioni quotidiane possono prolungarsi a giudizio medico,oltre i normali 5 - 6 giorni di terapia.
Conservare a temperatura non superiore ai 25 gradi C.
Eseguire le seguenti operazioni: tenere il flacone per l'anello zigrinato e ruotare il cappuccio, sino a rottura del sigillo di sicurezza estringerlo sino a toccare la testa della cannula sottostante; estrarre la cannula tenendola sempre attraverso il cappuccio, sino al suo arresto, continuare a tirare la testa sino ad avvertire lo scatto del giusto posizionamento. Solo lo scorrimento completo della testa della cannula permette la corretta fuoriuscita della soluzione. Introdurre la cannula in vagina delicatamente e premere le pareti del flacone mediante pressione piu' o meno intensa, in modo da realizzarne il completo svuotamento; una speciale valvola non permette il ritorno della soluzione nel flacone. L'irrigazione va eseguita preferibilmente in posizione distesa. Un'irrigazione lenta favorisce una migliore detersione medicata. Il prodotto e' di facile applicazione, non macchia la pelle o gli indumenti. Questo medicinale contiene propilenglicole tra gli eccipienti e pertanto puo' causare irritazione cutanea.
Nessuna accertata.
La terapia con miconazolo e' ben tollerata. Raramente il miconazolo puo' provocare bruciore od irritazione vaginale, crampi pelvici; piu' raramente ancora eruzioni cutanee e cefalee. In questi casi e' necessario sospendere il trattamento ed istituire una terapia idonea.
Nel primo trimestre di gravidanza, il prodotto deve essere usato soltanto in caso di effettiva necessita'.
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