Molto più che aria fresca: guida ai migliori ventilatori del momento

Il ventilatore è il sistema più semplice ed economico per affrontare la calura estiva. Basta, infatti, una presa elettrica per farlo funzionare ma non mancano sul mercato modelli alimentati con cavo USB. Ventilatore da tavolo, ventilatore con piantana, a parete e da soffitto: ecco alcune delle tipologie più diffuse. Senza contare i modelli a colonna e il futuristico ventilatore senza pale. Di tutto questo parliamo nella nostra guida, concentrandoci sugli elementi da valutare in sede di acquisto, prezzo in primis. 
ventilatori

Come scegliere un ventilatore

Ecco raccolti alcuni elementi chiave per chiunque si accinga a effettuare l’acquisto: 

Tipologie e dimensioni Ventilatore da soffitto, ventilatore a piantana e modelli da parete: ecco alcune delle tipologie classiche più diffuse. A questi prodotti se ne affiancano altri che lavorano in modo differente e, in certi casi, più efficiente, ovvero i ventilatori centrifughi a colonna. I modelli da soffitto sono la variante fissa più efficace. Peso e dimensioni, di contro, superano i valori medi della categoria. Al di sotto di tale soglia, invece, si posizionano i compatti ventilatori a batteria o alimentati con cavo USB.

Potenza, velocità, angolo di rotazione – Questi tre elementi entrano in gioco per definire le prestazioni del ventilatore. Maggiore è la potenza (espressa in watt), più elevata risulterà la velocità delle pale e il conseguente volume d’aria spostato. Ma tale comportamento è influenzato anche dal diametro delle stesse. Un grande ventilatore da soffitto, ad esempio, muoverà le palle a basse velocità pur spostando grandi quantità d’aria. L’angolo di rotazione, invece, definisce il campo d’azione del ventilatore nel range 45/350 gradi.

Funzionalità aggiuntive – Oltre a muovere l’aria, il ventilatore può lavorare come purificatore d’aria o nebulizzatore. In certi casi, poi, è arricchito da un pratico telecomando mentre avanzati controlli touch trovano posto nei pressi del display LCD. I prodotti di fascia alta, inoltre, non si fanno mancare la connettività smart e i comandi vocali. 

Design – Le scelte estetiche della casa madre non sempre influiscono sul funzionamento del ventilatore. Un design curato, semmai, è una piacevole aggiunta non strettamente necessaria. Un oggetto così in vista, comunque, dovrebbe mostrarsi gradevole allo sguardo. Per fortuna, come vedremo, non mancano modelli dalle linee particolarmente riuscite. 

Quanto costa un ventilatore?

prezzo ventilatori
Il prezzo del ventilatore è un fattore decisamente rilevante. E per offrire un supporto concreto in fase di acquisto, abbiamo cercato le migliori offerte sugli store online per poi suddividerle in fasce di prezzo. Si parte con i ventilatori più economici, il cui tetto di spesa massimo è pari a 50 euro. Nonostante il budget sia contenuto, non mancano prodotti interessanti, sia che si opti per un classico ventilatore da tavolo che per modelli centrifughi a colonna. La fascia media include device più potenti e più curati a livello di design, il cui prezzo è compreso fra i 50 e i 100 euro. E in questa categoria fa la propria comparsa il ventilatore nebulizzatore in grado di sfruttare l’acqua per offrire una piacevole sensazione di refrigerio. Superata la soglia dei 100 euro, infine, si apre la fascia alta. Qui, oltre a prodotti ricchi di utili funzionalità aggiuntive, incontriamo il suggestivo ventilatore senza pale, in grado di coniugare efficacia straordinaria e design audace e futuristico. Gli elementi fin qui emersi non sono pochi. Certo è che, oltre alle specifiche tecniche, la qualità costruttiva e le scelte di natura estetica esercitano un peso considerevole sul prezzo.
(Dati aggiornati a maggio 2023 e soggetti a variazione nel tempo)

Fascia economica (entro 50 euro)

Il ventilatore di fascia economica si mostra essenziale ma funzionale. Parliamo di modelli dal design semplice e spartano, forti di un prezzo a portata di tutti. Cominciamo con un divertente mini ventilatore USB. Collegato al PC, al notebook o a un powerbank, Trust Blaze USB dona refrigerio sulla scrivania ma anche all’aperto. Con tre pale da 17 cm e due velocità fra cui scegliere, soddisfa bene le esigenze di una piccola postazione di studio o lavoro, dando il meglio anche negli spostamenti sui mezzi. Con il ventilatore a piantana Ardes Easy 41PB Plus, però, il flusso d’aria spostata aumenta significativamente. Entriamo, così, nel terreno dei più potenti modelli con presa da muro. Silenzioso e stabile, mette in campo tre livelli di velocità e un peso inferiore ai 3 Kg. Per fare un ulteriore salto di qualità, optare per un modello Rowenta è fortemente consigliato. Pur senza eccedere il budget massimo prefissato, Rowenta Essential+ offre un solido airflow di 34 m3/min. Perfetto per stanze di medie dimensioni, è robusto e compatto. Disponibile come ventilatore da tavolo o nella variante a piantana, è anche proposto con diffusore antizanzare integrato. E chiudiamo la selezione di fascia economica con Beko EFW5100W, un ventilatore a colonna discreto ed efficiente. Con soli 43 dB di rumorosità, infatti, difficilmente si farà sentire. Arricchito dal timer e dal telecomando, assicura anche un buon angolo di rotazione.

Fascia media (da 50 a 100 euro)

Pur senza richiedere all’acquirente un esborso esagerato, il ventilatore di fascia media si arricchisce di utili funzionalità che possono fare la differenza. Esemplare è il caso del Rowenta Turbo Silence Extreme+ Desk, ventilatore da tavolo fra i più silenziosi in assoluto. La tecnologia Silence Extreme+, infatti, fa ruotare le cinque pale producendo una rumorosità di soli 38 dB. Dotato di ben quattro velocità, la funzione Turbo Boost e l’impostazione notturna, è robusto, stabile e capace di ruotare di 120 gradi. Virando verso la categoria dei ventilatori a colonna, ecco spuntare l’ottimo Macom Bladeless Breeze 989, il cui diffusore d’aria ruota di ben 360 gradi. Provvisto di ruote e telecomando, è tanto pratico quanto funzionale. In più, grazie al sistema ad acqua nebulizzata, lavora altrettanto bene come raffrescatore evaporativo. Anche Argo Polifemo Bear è un ventilatore nebulizzatore, un prodotto 2 in 1 che offre una tangibile sensazione di freschezza in ambito domestico. Simile al precedente nella struttura, aggiunge un doppio filtro che gli consente di operare come purificatore d’aria. Arricchito da specifiche tavolette di ghiaccio che accrescono l’effetto frescura, può ospitare nel grande serbatoio interno fino a 5 l d’acqua che si traducono in circa 7 ore di autonomia. In ultimo, con Perenz 7064 cambiamo di nuovo le carte in tavola. Questo ventilatore da soffitto, infatti, è una delle migliori soluzioni fisse entro i 100 euro. Sono quattro le grandi pale da oltre un metro che spostano l’aria dall’alto al basso con enorme efficacia e al centro, fanno spazio a una potente lampada. Declinato in tante colorazioni, risolve in un colpo solo il problema dell’afa e dell’illuminazione.

Fascia alta (oltre 100 euro)

La fascia alta della categoria si pone oltre il tetto dei 100 euro di spesa. Va detto, però, che il grande contenitore raccoglie anche prodotti dal costo superiore. È il caso, ad esempio, dei modelli Dyson che rappresentano un mondo a sé. Il noto marchio inglese, infatti, realizza elettrodomestici all’avanguardia difficili da eguagliare, anche a livello di spesa. Dyson Pure Cool è uno dei prodotti di maggior successo della linea. Seppur con qualche anno sulle spalle, resta un ventilatore a colonna esaltante per funzionalità e design. A livello estetico, mette in campo un approccio unico. Internamente, è la tecnologia Air Multiplier a distribuire l’aria in modo sempre ottimale. Parliamo di un ventilatore che lavora bene anche come purificatore d’aria, sfruttando l’evoluto sistema di filtrazione. E che può essere controllato da remoto tramite l’app My Dyson. Tornando su binari più convenzionali, Rowenta VU6670 è un ventilatore a torre dal rapporto qualità-prezzo decisamente sbilanciato verso il primo fattore. Sobrio nel design, sfrutta tre velocità per farsi molto versatile. Silenzioso e pratico grazie al telecomando, non si fa mancare il timer. Con Olimpia Splendid Peler20, però, l’esperienza si fa ancora più completa. Questo ventilatore nebulizzatore, infatti, raffresca l’ambiente attraverso goccioline d’acqua in forma di vapore. E lo fa a lungo grazie a un serbatoio da ben 20 l. In ultimo ma non per importanza, Vortice Nordik Evolution R 120/48 è un generoso ventilatore da soffitto con tre pale da 120 cm l’una. Potente e facile da gestire, si mette in luce anche in inverno, uniformando la temperatura della stanza in cui è collocato. E non si fa mancare un pratico kit per l’aggancio di una lampada.

Come funziona un ventilatore?

ventilatore a soffitto
Rudimentali sistemi di ventilazione meccanica sono stati costruiti dall’uomo fin dal 500 a.C. Ma per veder nascere il primo esemplare di ventilatore moderno bisogna aspettare la fine del XIX secolo. Corre l’anno 1882 quando l’ingegnere elettrico americano Schuyler Skaats Wheeler brevetta una macchina provvista di pale in grado di spostare l’aria sfruttando la corrente elettrica. Nel secolo successivo, i ventilatori si diffondono su larga scala e si evolvono grazie all’utilizzo di nuovi materiali costruttivi. Il principio alla base del loro funzionamento, però, resta invariato. Che sia un ventilatore da soffitto o un modello da poggiare a terra, il cuore del sistema è un motore elettrico che produce il movimento delle pale. Quest’ultime sono responsabili dello spostamento d’aria che genera la sensazione di refrigerio. Non parliamo, infatti, di una vera e propria climatizzazione degli ambienti in quanto la temperatura resta invariata. Ma il ventilatore contribuisce a eliminare parte dell’umidità presente in una stanza, offrendoci un tangibile sollievo. I modelli più tradizionali sono stati affiancati di recente dal ventilatore a colonna le cui pale sono più piccole e nascoste sotto la scocca. Ma vi sono in commercio anche modelli più evoluti che affiancano alla funzione di ventilatore quella di nebulizzatore e purificatore d’aria. 

Ventilatori più popolari: 

Principali caratteristiche da valutare

Numerose variabili condizionano le prestazioni del ventilatore. Parliamo di fattori concatenanti che contribuiscono in egual misura a determinarne l’efficacia. Ecco, di seguito, i più importanti:

Numero e diametro delle pale

Come appena accennato, forma e dimensioni delle pale svolgono un ruolo chiave nel ventilatore. Il loro numero può variare da tre a cinque e, a seconda della velocità a cui si muovono, sono in grado di spostare un preciso quantitativo d’aria. Oltre al modo in cui sono costruite le pale, è importante valutarne il diametro tenendo in mente che più grande è meglio è. Tale discorso vale per i classici modelli con pale a vista ma non per i ventilatori centrifughi a colonna che, invece, sfruttano una piccola ruota con palette posta all’interno per dare vita allo spostamento d’aria.

Angolo di rotazione

La natura del movimento rotatorio che il ventilatore è in grado di compiere sul proprio asse rappresenta un altro importante fattore di scelta. Tale funzione trova sempre spazio sui ventilatori a torre o a piantana mentre è assente nei modelli da soffitto. A determinare l’efficacia del prodotto, quindi, è l’ampiezza dell’angolo che riesce a tracciare ruotando verso destra e sinistra. Alcuni modelli possono contare su un angolo abbastanza limitato di 45 gradi, mentre altri raggiungono addirittura i 350 gradi. Naturalmente, è fondamentale poter bloccare il movimento rotatorio attraverso un apposito tasto

Portata e numero di velocità

L’indicatore che meglio traduce la qualità di un ventilatore è la sua portata. Misurabile in m3/min, esprime il quantitativo volumetrico di aria che riesce a spostare nell’unità di tempo. Non sempre tale valore è indicato dai produttori ma, quando è disponibile, risulta molto prezioso. Per fare un esempio concreto, un piccolo ventilatore da tavolo si assesta in media sui 20 m3/min, un flusso d’aria efficace solo se puntato direttamente verso di noi. Un modello da 100 m3/min, invece, sarà in grado di muovere l’aria in modo deciso entro un raggio d’azione di circa 20 m2: ovvero una stanza di medie dimensioni. In ogni caso, agendo sulle velocità del ventilatore, potremo regolare la portata d’aria spostata a nostro piacimento. Le velocità, in genere, sono tre e si attivano premendo i relativi tasti. Ma i modelli più evoluti sono provvisti di telecomando per il controllo a distanza.

Ventilatori con ampio angolo di rotazione: 

Consumi energetici: le variabili in gioco

Un ventilatore domestico assorbe e consuma energia in quantità piuttosto limitata, motivo per cui non è prevista un’etichettatura energetica per questa particolare categoria. Ciò non significa, però, che non manchino differenze tra un modello e l’altro. Parlando di numeri, un ventilatore per uso casalingo consuma dai 10 ai 100 watt ogni ora. Ma se prendiamo in considerazione i modelli da esterno, i valori sono destinati a salire. A incidere significativamente sui consumi, e quindi sui costi in bolletta, sono le misure delle pale. Più sono grandi e più energia assorbono. E da ciò si deduce che, in linea a generale, un ventilatore a piantana risulterà più energivoro di un modello da tavolo o un ventilatore a colonna. Nel ragionamento sui consumi, entra in gioco anche un altro elemento: la velocità delle pale. Provvisti, solitamente, di tre tasti per altrettante velocità, ventilatori portatili e non gestiscono la potenza in modo intuitivo. Per i condizionatori da soffitto, però, occorre fare una precisazione. Pur dotati di pale con diametro molto generoso, le stesse non raggiungono mai velocità altissime. Pertanto, i consumi si manterranno abbastanza contenuti. Da notare, inoltre, che lo stato di pulizia del ventilatore può incidere sulle prestazioni e sui consumi. Se polvere e sporcizia si accumulano sulle pale, infatti, spingerle alla giusta velocità richiederà più potenza. Ecco perché dedicare un po’ di tempo alla manutenzione dell’elettrodomestico è così importante. 

Ventilatori dai bassi consumi:

Tipologie di ventilatore a confronto

Tre sono le tipologie principali di ventilatore presenti sul mercato, ciascuna con le proprie specifiche tecniche. A variare sono le prestazioni ma anche il prezzo che tenderà ad aumentare, procedendo dalla prima all’ultima categoria.

Ventilatore con pale a vista 
I ventilatori più classici sono quelli inclusi in questa famiglia. Parliamo dei modelli orientabili con pale a vista, montate su un’asse centrale collegato a un motorino elettrico che le fa muovere. Di forma circolare, sono sempre dotati di griglia protettiva che ci impedisce di entrare in contatto con le eliche. Variabili per potenza, numero di velocità e portata del flusso d’aria, consumano poco e si mostrano abbastanza efficaci. A seconda dell’ampiezza del loro diametro, avremo varie sottocategorie di prodotto. Il ventilatore da tavolo, ad esempio, ha un diametro compreso fra i 20 e i 30 cm; i modelli a piantana, invece, possono arrivare a 50 cm. Un ventilatore da soffitto, infine, può superare abbondantemente tali misure, raggiungendo anche i 100 cm. Inoltre, questi modelli possono integrare luci attivabili col telecomando. Non mancano, infine, ventilatori da parete che si fissano al muro con delle viti.

Ventilatore centrifugo

Mentre i modelli appena descritti sono anche detti assiali, il ventilatore a colonna (o a torre) viene definito centrifugo. La differenza è tutta nel modo in cui l’aria è spinta verso l’esterno. Per prima cosa, la ruota che genera il flusso d’aria è in posizione parallela al terreno e non perpendicolare. La corrente viene poi indirizzata verso l’alto, correndo lungo la colonna. Di seguito, il flusso d’aria sfrutta la forza centrifuga per compiere una curva di 90 gradi e raggiungere l’esterno. Più complessi nel funzionamento, tali modelli hanno anche un costo superiore. Ma si caratterizzano per un basso assorbimento energetico e una silenziosità notevole. Oltre a diffondere l’aria in modo più naturale. Inoltre, sono provvisti spesso di telecomando, display e funzionalità evolute.

Ventilatore senza pale a vista

A metà strada fra le due tipologie appena descritte, collochiamo i ventilatori senza pale, progettati e brevettati in prima battuta da Dyson. Ma non dobbiamo lasciarci ingannare dal nome: le pale ci sono eccome. Non sono, però, visibili perché integrate nella scocca del ventilatore. In questo, assomigliano ai modelli centrifughi ma sono dotati di ventole a pale simili a quelle dei prodotti più tradizionali. Peculiare è il modo in cui l’aria è spinta fuori, fluendo lungo i bordi della struttura che è solitamente circolare o ellittica. Innovativi e molto costosi, sono in grado di unire efficienza, silenziosità e design. E si arricchiscono spesso di funzionalità smart.

Ventilatori a colonna più apprezzati:

Funzioni aggiuntive

Con un budget piuttosto limitato, ci dovremo accontentare di un ventilatore standard, cercando di ottenere il miglior rapporto qualità-prezzo possibile. Ma se il tetto di spesa è un po’ più alto, potremo valutare modelli con interessanti funzioni aggiuntive. Eccole:

Nebulizzatore

Progettato inizialmente in ambito industriale e commerciale, il ventilatore con nebulizzatore si sta diffondendo anche per uso domestico. Si tratta di un prodotto in grado di unire alla forza della ventola la freschezza dell’acqua sotto forma di piccolissime gocce vaporizzate. Dotato di un contenitore per il liquido posto nella parte inferiore, è in grado di spingere l’acqua attraverso un tubo ed erogarla di fronte alle pale. Di seguito, il flusso d’aria andrà a nebulizzare l’acqua, accrescendo il potere rinfrescante generato.

Purificatore

Inquinamento, polvere, presenza di muffe, pollini e batteri: ecco alcuni dei fattori che alterano l’equilibrio chimico dell’aria, rendendola meno salubre. Per limitare al massimo la presenza di particelle potenzialmente nocive, alcuni ventilatori sono provvisti di appositi filtri. Siamo al cospetto di ventilatori purificatori per ambienti che catturano l’aria, la filtrano e la rimettono in circolo pulita. Presente su molti ventilatori di fascia alta, il purificatore caratterizza i moderni modelli centrifughi o senza pale. Fondamentale per un corretto funzionamento generale, però, è la regolare pulizia dei filtri.

Getto d’aria variabile e timer per lo spegnimento

Andiamo ora a descrivere altre due funzioni davvero molto utili, entrambe programmabili. Il getto d’aria variabile ci consente di personalizzare il flusso secondo le nostre esigenze, cambiandone intensità e direzione in modo automatico. Presente sul ventilatore a torre e sui modelli di ultima generazione, può essere programmato per un impiego a bassi regimi nel corso della notte. Così facendo, oltre a un’erogazione più dolce dell’aria, è possibile limitare al massimo le emissioni acustiche potenzialmente fastidiose e ridurre i consumi. Anche il timer per lo spegnimento automatizzato può essere impiegato durante la notte, programmando l’orario in cui il ventilatore dovrà entrare in stand-by. Di giorno, invece, si rivela utile per limitare i consumi elettrici nelle fasce orarie in cui il costo dell’energia è più elevato.

Ventilatori con purificatore più diffusi:

Controlli evoluti e funzionalità smart

A bordo del classico ventilatore da tavolo o a piantana abbiamo, di solito, quattro tasti: tre vengono utilizzati per impostare la velocità delle pale e l’ultimo per avviare e spegnere il motorino. Facilmente direzionabili in modo manuale, questi modelli sono in grado di ruotare sul proprio asse in automatico. Sul mercato, poi, troviamo anche ventilatori provvisti di tante funzionalità aggiuntive. In questa sede, ci riferiamo soprattutto ai controlli e alle impostazioni su cui agire a distanza. Il telecomando è forse l’accessorio più utile in assoluto, perché ci consente di regolare la velocità e l’orientamento delle alette stando comodamente seduti sul divano. Inoltre, potremo impostare un timer per lo spegnimento del ventilatore e, se previsto, un programma notturno. Sui modelli centrifughi di fascia alta e sul ventilatore senza pale, oltre al telecomando, è comune trovare il display LCD e i controlli touch. Ma l’ultima frontiera evolutiva sono le funzionalità smart che rientrano nell’ambito della domotica. Accensione e spegnimento da remoto attraverso un’app per smartphone, comandi vocali, controllo dei livelli di inquinamento dell’aria in tempo reale e attivazione del purificatore. A tali utili funzioni, infine, si aggiunge la possibilità di ricevere informazioni sullo stato del ventilatore, su eventuali malfunzionamenti e sulla necessità di un intervento di manutenzione.

Ventilatori portatili USB e a batteria

Un ventilatore portatile rappresenta il giusto compromesso fra prestazioni e praticità. Certo, la portata del getto d’aria è piuttosto limitata ma le dimensioni compatte ci permettono di portare il device sempre con noi. Data la propria particolare natura, in genere, parliamo di un ventilatore alimentato con cavo USB collegato a un powerbank, un portatile o a un computer fisso. Comodo in ufficio, un piccolo ventilatore da tavolo può fare la differenza anche mentre siamo in viaggio, specie se alimentato a batterie. Colorati, fantasiosi e molto creativi nelle forme, i ventilatori di questa famiglia sono spinti da batterie ricaricabili oppure sostituibili. Nel primo caso, il battery pack è integrato nella scocca e viene ricaricato in modo semplice attraverso il cavo USB. I modelli con batterie sostituibili, invece, a fronte di un regolare ricambio delle pile, costano mediamente un po’ meno. Pur nella loro compattezza, a questi prodotti non manca la possibilità di regolare le velocità e l’orientamento del getto d’aria. In più, alcuni modelli sostituiscono la classica base d’appoggio con una clip, una molletta con cui agganciarli a una mensola, alla scrivania o al tavolino del treno.

Dimensioni, peso e design

Linee e forme del ventilatore ne condizionano estetica e funzionamento. Peso e dimensioni dei ventilatori si legano a doppio filo alla loro portata. In particolare, il diametro delle pale ha una ricaduta diretta sul volume di aria spostata. Rispetto al ventilatore da tavolo, poi, il ventilatore a piantana aggiunge all’inclinazione della testa in avanti e indietro una regolazione in altezza dell’asta che la sorregge, a guisa di microfono. Molto differente è il ventilatore da soffitto che, a fronte di una portata superiore, non permette un orientamento del getto. Vero è che modelli del genere richiedono interventi di installazione di cui solo un tecnico specializzato può farsi carico. Le altre tipologie, invece, possono essere spostate con facilità da una stanza all’altra, per via del peso molto contenuto. A metà strada si colloca il ventilatore a colonna, dal peso superiore ma comunque piuttosto comodo da trasportare. Parlando di design, alcuni ventilatori si mostrano molto eleganti per via dell’impiego di materiali pregiati, in primis il metallo. Ma altri modelli puntano con maggiore decisione sul colore, proponendo audaci varianti cromatiche. Certo è che i più suggestivi a livello estetico siano gli evoluti ventilatori Dyson. A colpire, in particolare, è la testa circolare priva di pale al proprio interno, un concept estetico imitato da molti.

Ventilatori da soffitto più efficaci:

Pulizia e manutenzione

Il ventilatore, specie dopo anni di utilizzo, tende a riempirsi di polvere e sporcizia. Tali depositi, a lungo andare, si incrostano, creano attrito e possono influire negativamente sul funzionamento del dispositivo. In particolare, è il ventilatore da tavolo (o a piantana) il più esposto a tale rischio, essendo aperto e dotato di pale a vista. Con una pulizia regolare del rotore, però, possiamo mantenere elevate le prestazioni dei nostri ventilatori, il tutto in modo abbastanza semplice. Per farlo, è necessario smontare il blocco con le pale e pulirlo bene. Come prima cosa, però, è indispensabile staccare la spina per evitare qualsiasi tipo di pericolo. Di seguito, dobbiamo aprire la griglia che racchiude il rotore, fissata con tre o più levette o, in alternativa, con delle viti. Per il lavaggio delle pale, sarà sufficiente immergerle in una bacinella con acqua e sapone, strofinando con decisione. Una volta asciutte, è il momento di rimontare le pale e richiudere la griglia. Per una manutenzione ancora più efficace, possiamo sfruttare una bomboletta di aria compressa per soffiare via la polvere depositata sul perno che regge il rotore. E, magari, lubrificarlo con del grasso spray. I ventilatori centrifughi e i modelli senza pale richiedono una manutenzione decisamente minore, essendo provvisti di scocca che racchiude e protegge le pale. In ogni caso, per la pulizia della parte esterna, possiamo usare un panno morbido imbevuto d’acqua.
Matteo Sartini
Matteo Sartini

Nato nel 1980 a Milano, si trasferisce piccolissimo in Toscana, nei pressi di Cortona. Orgogliosamente nostalgico delle ultime due decadi del secolo passato, rimpiange il primo walkman, il poster di Freddie Mercury appeso in camera ed i lunghi pomeriggi in compagnia del Sega Mega Drive.

Crescendo, impara ad amare anche la lettura, partendo dai classici per approdare alla narrativa contemporanea...Leggi tutto

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