Covid-19: norme, prodotti e strumenti che aiutano a prevenire il contagio

Gel disinfettanti, mascherine, sanificatori ambientali e distanziamento aiutano a contenere la diffusione del virus
Di Karen Angelucci 17 Dicembre 2021
covid come prevenirlo

Sono circa due anni che tutto il mondo è in balia di una pandemia sostenuta da un virus che si diffonde velocemente, muta ed è particolarmente aggressivo: si tratta del SARS-CoV-2, nome che è stato assegnato al microrganismo dall’European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) all’inizio del 2020. La patologia che si sviluppa in seguito al contagio, invece, prende il nome di Covid-19 dalle iniziali delle parole Corona, Virus e Disease, a cui è stato affiancato il numero 19, che rappresenta l’anno in cui il morbo si è presentato per la prima volta. Nonostante i vaccini e le misure di contenimento il virus, in varie ondate, ha ripreso forza. Per questo motivo è importante tenere presenti tutti gli strumenti e i dispositivi che abbiamo a disposizione per ridurne la diffusione: i presidi attualmente più usati sono le mascherine, i gel igienizzante per le mani, i prodotti per la pulizia delle superfici e i sanificatori ambientali.

Scopriamo quali sono le strategie e i prodotti per prevenire il contagio da Covid-19.

-> Gel disinfettanti mani

-> Disinfettanti per gli oggetti

-> Mascherine

-> Sanificatori ambientali

Quali norme seguire per fronteggiare il Covid-19?

Attualmente si sta fronteggiando il virus ma non si può ancora affermare di averlo debellato, per questo motivo il Ministero della Salute ha fornito delle raccomandazioni da seguire per limitare i contagi. Le principali sono:

Quali sono i prodotti da utilizzare per limitare i contagi?

mascherine e gel per prevenire covid

Come sottolineato anche dal Ministero della Salute, per limitare il diffondersi del virus è bene che le buone abitudini siano affiancate dall’utilizzo di presidi medico chirurgici come i germicidi, o dai dispositivi medici come le mascherine.

Gel disinfettanti per le mani

Per limitare i contagi è molto importante il lavaggio delle mani perché queste spesso vengono portate a contatto con le mucose, soprattutto occhi e bocca, da dove i virus possono penetrare all’interno del corpo. Studi hanno dimostrato che un lavaggio con acqua e sapone, avendo cura di detergere sia il palmo che il dorso, ma anche lo spazio interdigitale e le unghie, permette di rimuovere la totalità dei patogeni. Quando non si può procedere con la detersione classica una valida alternativa è costituita da gel disinfettanti: dei preparati idroalcolici che possono essere impiegati in qualunque luogo, infatti, dopo aver svolto la loro azione, si asciugano in una manciata di secondi.

Affinché il prodotto sia utile deve avere almeno il 60% di alcol etilico(ad esempio, Amuchina X-Germ Gel Disinfettante Mani). A questo possono essere aggiunti altri ingredienti come ad esempio la glicerina che si oppone all’azione disidratante che l’alcool attua sulla pelle e addensanti che consentono di avere un prodotto che non cola.

I gel igienizzanti per le mani si vendono in differenti formati, ci sono quelli con una confezione molto piccola, perfetta da portare in borsetta, come Manipur Gel Igienizzante Mani nella versione da 70 ml, quelli da 250 o 500 ml con dispenser, per facilitarne l’erogazione, ma anche quelli da 1 litro, come Millebaci Antigerm Gel Igienizzante Mani, che possono essere usati per ricaricare gli altri contenitori.

Chi non ama particolarmente la consistenza gel può scegliere degli igienizzanti mani in formato spray, come Aboca Abosan70 Mani Soluzione Igienizzante Spray il quale contiene, oltre all’alcol, anche attivi naturali come eucaliptolo, oli essenziali di Niaouli e Limone che potenziano l’effetto della miscela e si prendono cura della pelle delle mani.

Disinfettanti per gli oggetti

Oltre all’igiene delle mani, per prevenire di contagiarsi con il virus SARS-CoV-2, è importante prestare attenzione anche agli oggetti che si toccano. A tal proposito esistono degli igienizzanti per le superfici, che, parimenti a quelli per le mani, permettono di rimuovere i microrganismi patogeni.

Il Ministero della Salute in questo caso consiglia quelli a base alcolica, si può usare anche direttamente l’alcool denaturato, o i prodotti con cloro che non devono superare lo 0,1% di cloro attivo, altrimenti potrebbero presentarsi irritazioni all’apparato respiratorio. La varechina, ad esempio, annovera circa il 5-10% di tale sostanza quindi, prima di impiegarla dovrebbe essere diluita fino a ottenere la concentrazione desiderata.

Qualora si voglia avere un prodotto pronto all’uso, quelli maggiormente richiesti sono in spray perché possono essere usati facilmente anche fuori casa, semplicemente nebulizzandoli sulla zona da sanificare senza usare stracci o fazzolettini. Un esempio è Polifarma Benessere Norica Protezione Completa Spray Disinfettante che consente di eliminare virus, batteri e funghi mentre si diffonde un buon odore di tè bianco. Un’alternativa è Montefarmaco Pumilene Vapo Disinfettante Spray che può essere distribuito anche sui tessuti in quanto con macchia, entrambi devono essere nebulizzati e poi lasciati agire dai 5 ai 30 minuti. Per un’azione immediata si possono usare le salviette come Sterilfarma Stenago Salviettine Igienizzanti Mani e Superfici che hanno una doppia azione perché disinfettano sia le superfici che le mani e sono perfette da portare in borsetta.

Gli oggetti che occorre sanificare, perché sono suscettibili di un uso promiscuo, sono i carrelli della spesa, i corrimani, le penne, le maniglie dei mezzi pubblici e anche il proprio smartphone che costituisce un ricettacolo di microrganismi potenzialmente patogeni in quanto viene appoggiato, durante la giornata, su tantissime superfici differenti.

Mascherine

La via primaria di trasmissione del Covid-19 è costituita dalle particelle emesse nell’aria da soggetti malati. Quindi, per ridurre i contagi, oltre il distanziamento, è indispensabile usare le mascherine: delle strutture che coprono naso e bocca. Esistono varie ordinanze nazionali e locali che ne regolamentano l’uso, in linea di massima esse dovrebbero essere indossate soprattutto al chiuso o in presenza di assembramenti da tutta la popolazione, eccetto i bambini al di sotto dei 6 anni e coloro che soffrono di patologie che ne rendono incompatibile l’uso.

Le tipologie attualmente più diffuse sono quelle chirurgiche e quelle ffp2. Le prime sono costituite da un unico strato di tessuto non tessuto e hanno il compito di trattenere le piccole goccioline di saliva, definite anche droplets, che si disperdono nell’ambiente dalla bocca e dal naso, per ottenere una buona protezione con tali dispositivi tutti le dovrebbero indossarli. Le ffp2, invece, riescono a filtrare circa il 94% delle particelle presenti nell’aria, quindi, proteggono anche chi le indossa.

Bisogna sapere, salva diversa indicazione, che le mascherine sono monouso o comunque hanno un tempo di filtrazione limitato che, di solito, è di circa 7-8 ore, passato il quale devono essere sostituite. Per ottenere una protezione ottimale è importante selezionare dei dispositivi con una dimensione ideale per il proprio viso in quanto devono aderire perfettamente, ecco perché per i bambini bisogna acquistare dei modelli pediatrici.

Sanificatori ambientali

Per contrastare la diffusione del Covid-19 in ambienti chiusi si può ricorrere anche a purificatori d’aria. Tali sistemi, non agendo sui singoli soggetti, non possono essere considerati dei dispositivi medici pur aiutando a prevenire il contagio.

Alcuni macchinari impiegano la luce UV, un esempio è Beghelli SanificaAria 30 che canalizza l’aria all’interno di una camera chiusa dove viene trattata con raggi UV-C, che rimuovono tutti i microrganismi presenti, e poi è rimessa in circolo. Si tratta di dispositivi sicuri che eliminano il 99,9% dei patogeni e non rilasciano radiazioni all’esterno, per questo motivo possono essere azionati 24 su 24, anche in presenza di persone.

Tra i sistemi atti a sanificare gli ambienti si annoverano anche gli atomizzatori e i nebulizzatori che si differenziano per la grandezza delle particelle rilasciate. Tali macchinari devono essere caricati con un disinfettante e lasciati agire nella stanza per un tempo variabile in assenza di persone, se il dispositivo prevede che ci sia un operatore questo deve indossare gli appositi indumenti protettivi e anche una mascherina. Occorre attendere un determinato periodo prima di poter nuovamente accedere al locale, per evitare di respirare le particelle.

Un’alternativa è rappresentata dagli ozonizzatori (leggi un approfondimento nel nostro articolo), dei macchinari in grado di produrre ozono semplicemente investendo l’ossigeno contenuto in un flusso di aria secca con una scarica elettrica ad alta tensione. Tale molecola si lega alle strutture organiche presenti nei microrganismi creando una lisi cellulare e, quindi, conducendoli a morte. Dopo l’ossidazione si ricrea l’ossigeno molecolare: in questo modo non si rilasciano sostanze tossiche nell’ambiente e non si creano ceppi resistenti. Anche in questo caso l’attività del dispositivo deve essere svolta in assenza di persone e, qualora non si scelga un sistema automatico, l’operatore deve indossare un abbigliamento specifico.

Fonti:

Covid-19, disinfettanti e detergenti: modalità d’uso e percentuali di efficacia per l’utilizzo domestico” – Ministero della Salute

An evidence review of face masks against COVID-19” di Jeremy Howard, Austin Huang, Zhiyuan Li, Zeynep Tufekci, Vladimir Zdimal, Helene-Mari van der Westhuizen, Arne von Delft, Amy Price, Lex Fridman, Lei-Han Tang, Viola Tang, Gregory L. Watson, Christina E. Bax, Reshama Shaikh, Frederik Questier, Danny Hernandez, Larry F. Chu, Christina M. Ramirez , e Anne W. Rimoin

Pubblicato il 17 Dicembre 2021
Karen Angelucci
Karen Angelucci

Sono una farmacista e una creatrice di contenuti nell’ambito salute e benessere. Fin da bambina ho sempre amato la scrittura, riempiendo fogli su fogli con le mie storie, in seguito ho ottenuto un diploma Classico, che è stata una scelta naturale, vista la mia passione di raccontare e descrivere ciò che avevo intorno.

Quando si è trattato di scegliere un percorso...Leggi tutto

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