La scienza ha dimostrato molto chiaramente che adottare abitudini salutari e sottoporsi ai giusti controlli è importante per mantenersi in buona salute e individuare la presenza di malattie potenzialmente gravi (o mortali) in tempo perché possano essere curate o guarite.
La prevenzione è fatta soprattutto di comportamenti, in linea con le raccomandazioni delle maggiori istituzioni sanitarie, come l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), i Ministeri della Salute dei diversi Paesi e le associazioni scientifiche. E si basa in gran parte su alimentazione bilanciata, pratica regolare di esercizio fisico e rinuncia a fumo, alcol e altre abitudini che sono state dimostrate essere dannose per la salute.
La diagnosi precoce, invece, è fatta di esami di laboratorio (esami del sangue e delle urine) e procedure di imaging (MOC, mammografia, gastroscopia…).
Quali sono gli esami di screening, quindi? Gli screening sono esami condotti a tappeto su una specifica fascia di popolazione, stabilita per età o genere, per la prevenzione o la diagnosi precoce di alcune malattie. Molti centri diagnostici offrono la possibilità di accedere a pacchetti completi con tutti gli esami utili ad effettuare un controllo completo di tutte le patologie caratteristiche della popolazione femminile.
Donne e uomini non sono uguali: hanno una fisiologia diversa, reagiscono in maniera diversa a molti farmaci e si ammalano di malattie in parte diverse.
Salute femminile e salute maschile, pur condividendo molti aspetti, possiedono ciascuna delle peculiarità specifiche: queste caratteristiche vengono studiate da una scienza oggi in grande sviluppo, la medicina di genere.
Stando così le cose, ha un senso che anche i programmi di prevenzione e diagnosi precoce debbano essere specifici.
È inoltre necessario considerare le diverse fasce di età della popolazione femminile, per stabilire le tipologie di screening più opportune in ognuna di esse.
La comunità scientifica stima che il 40% circa dei casi di tumore può essere prevenuto o diagnosticato in fase iniziale. Ciò spiega perché stili di vita corretti e screening mirati siano al centro di numerose campagne di comunicazione delle istituzioni sanitarie.
Il Servizio Sanitario Nazionale offre la possibilità di sottoporsi gratuitamente ai controlli per il carcinoma mammario, il più frequente nelle donne, e per il carcinoma della cervice uterina. Alla luce dei dati allarmanti sulla diffusione di questa patologia nella popolazione femminile, a questi è stato aggiunto lo screening per il tumore del colon.
Lo screening gratuito per il tumore al seno è previsto per le donne di età compresa fra 50 e 69 anni, fascia di età che in alcune Regioni è più estesa (ad esempio in Lombardia va dai 45 ai 74 anni), e consiste in una mammografia da eseguire ogni 2 anni. La mammografia è un esame radiologico in grado di individuare noduli di dimensioni molto ridotte, impossibili da rilevare alla palpazione.
Se è vero che il tumore al seno è una patologia relativamente diffusa, è anche vero che una mammografia con esito positivo non implica per forza una diagnosi di tumore. Quando viene osservata la presenza di un reperto anomalo vengono eseguiti altri esami che hanno lo scopo di chiarire la situazione (ecografia, ago aspirato o biopsia a seconda dei casi).
Il miglioramento dei tassi di guarigione e sopravvivenza relativi alla patologia oncologica è stato reso possibile dalla fervida attività di ricerca attiva nel settore. A questo proposito, ricordiamo che oggi 14 maggio, in occasione della Festa della Mamma, Fondazione AIRC è in piazza con i suoi 20.000 volontari per l’Azalea della Ricerca <3. Il ricavato dell’iniziativa, come ogni anno, verrà utilizzato per sostenere la ricerca sui tumori femminili.
I test gratuiti per la diagnosi precoce del tumore del collo dell’utero sono il Pap-test (consigliato dai 25 anni di età in su) e il test per Papilloma virus (HPV-DNA test), quest’ultimo adottato però solo in alcune Regioni (fra cui Lombardia, Emilia-Romagna, Friuli Venezia-Giulia, Veneto, Lazio) e indicato dai 30 anni in poi. Vengono entrambi eseguiti nel corso di una visita ginecologica, prelevando una piccola quantità di cellule del collo dell’utero tramite una procedura semplice, rapida e indolore.
Il test del sangue occulto nelle feci per individuare precocemente i tumori del colon viene effettuato ogni 2 anni nelle persone fra i 50 e i 69 anni. A casa può essere raccolto un piccolo campione di feci, da consegnare nei laboratori delle ASL di riferimento per le opportune analisi. La presenza di sangue occulto (così definito perché impossibile da vedere a occhio nudo) nel campione può essere un segno della presenza di polipi oppure di un tumore: per sciogliere il dubbio viene eseguita la colonscopia.
La menopausa coincide con la cessazione della produzione di estrogeni: un fenomeno che fa venir meno la protezione che gli ormoni offrono alle donne nell’età fertile.
Ciò comporta un aumento del rischio cardiovascolare e quindi di malattie come l’ipertensione e di eventi quali infarto e ictus: le malattie del cuore e della circolazione sanguigna, infatti, rappresentano la prima causa di morte per le donne in menopausa.
L’aumento di peso associato al venir meno degli estrogeni non può che peggiorare la situazione. Da questo punto di vista, tenere d’occhio il peso è parte dei comportamenti virtuosi che possono essere messi in atto in un’ottica di prevenzione.
La menopausa mette a rischio le donne anche per alcune malattie osteoarticolari, osteoporosi in primis. Verso queste patologie si fa veramente poca diagnosi precoce, almeno stando ai numeri: dopo i 50 anni, 1 donna su 3 va incontro a fratture osteoporotiche, spesso seguite da complicanze invalidanti. L’esame che consente di capire se è presente un rischio di osteoporosi e la malattia in sé è la MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata), una procedura radiologica che permette di valutare la densità dell’osso.
Vale anche la pena, data l’importanza di considerare il benessere come un concetto ampio, fare un riferimento alla salute mentale.
Nella seconda parte della loro vita, che può essere altrettanto soddisfacente della prima, le donne tendono a sottovalutare e trascurare gli aspetti che riguardano la loro mente. L’interruzione della produzione di estrogeni può causare squilibri con impatti anche pesanti sulla qualità di vita. Per questo è importante prendersi cura del proprio benessere psicologico, ricorrendo a tutti gli strumenti (e non sono pochi…) oggi a disposizione: mentre per gestire l’irritabilità, gli sbalzi d’umore e le difficoltà di concentrazione possono essere utili attività quali il tai-chi e la mindfulness, se i sintomi sono persistenti e intensi può essere d’aiuto un supporto psicologico. La terapia ormonale sostitutiva, infine, non rappresenta l’ultima spiaggia, ma un presidio che, nei casi indicati, può fare stare meglio.
Se le manifestazioni della menopausa interferiscono con il tuo benessere e la tua tranquillità parlane con il tuo medico, che ti aiuterà a trovare la soluzione migliore per la tua situazione.
La soia è un alimento originario dell’Oriente, ma attualmente si consuma in tutti i paesi del mondo, compresa l’Italia. Nei supermercati, infatti, si possono trovare senza fatica fagioli, essiccati o acerbi, ma
Gli aminoacidi sono molecole fondamentali per il benessere funzionale e strutturale dell'organismo. La combinazione di circa 20 aminoacidi, tra essenziali e non essenziali, permette la formazione di migliaia e migliaia di proteine
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