Dal 1 marzo 2021 sono cambiate in tutta Europa le norme che regolano la classificazione energetica degli elettrodomestici e questo è avvenuto anche per le gomme delle auto. Ormai tutti sanno che l’efficienza e i consumi degli elettrodomestici, piccoli o grandi che siano, è descritta dalla loro etichetta energetica: ma sono in pochissimi a sapere che anche gli pneumatici hanno la loro etichetta energetica perché, proprio come gli elettrodomestici, hanno un certo impatto sull’ambiente.
In questo articolo scopriamo come leggere l’etichetta energetica degli pneumatici per fare un acquisto consapevole e rispettare il pianeta, oltre ovviamente ad un risparmio economico, perché avere gomme efficienti significa risparmiare carburante.
Risponderemo a queste domande:
Vista l’emergenza climatica e ambientale sempre più pressante, l’Unione Europea negli ultimi anni si è finalmente impegnata a ridurre le emissioni di gas serra per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Abbassare le emissioni di CO2 dipende in larga parte anche dall’inquinamento prodotto dal trasporto su strada e gli pneumatici, in questo senso, giocano un ruolo importante. Scegliere gomme più efficienti può contribuire in modo significativo a ridurre queste emissioni: dal 1° maggio 2021 è entrata in vigore la classificazione energetica europea per gli pneumatici.
Proprio come avviene per gli elettrodomestici, l’etichetta servirà ai consumatori per scegliere gli pneumatici più efficienti dal punto di vista del consumo di carburante, che si traduce in minori emissioni, ma anche in minori costi per la benzina. Inoltre, si hanno vantaggi anche in termini di sicurezza stradale e di rumorosità: sono efficienti le gomme che hanno un’elevata aderenza sul bagnato e che hanno un basso livello di rumorosità, riducendo così l’inquinamento acustico dovuto al traffico.
Ecco tutto quello che troveremo sull’etichetta energetica degli pneumatici.
La classificazione degli pneumatici segue quella adottata per gli elettrodomestici: si va dalla classe A, per le gomme più efficienti, alla classe E, per quelle che hanno consumi più elevati. L’efficienza viene calcolata incrociando la resistenza al rotolamento (che è la principale variabile per quanto riguarda il consumo di carburante) ed è disponibile per la guida sull’asciutto e sul bagnato: sull’etichetta troverete quindi due diverse classificazioni.
Anche in questo caso, la scala di colori (dal verde della A al rosso della E) aiuta ad avere a colpo d’occhio una valutazione dell’efficienza degli pneumatici scelti.
Gli pneumatici sono più o meno silenziosi a seconda della profondità del battistrada e del disegno delle scanalature che vengono a contatto con la strada. Il fatto di scegliere gomme con un basso livello di rumorosità contribuisce a ridurre l’inquinamento acustico che, specialmente nelle grandi città, può essere davvero difficile da sopportare.
Gli pneumatici Goodyear Efficient Grip Performance hanno solo 68 dB di rumorosità, che è un livello molto basso. Inoltre, sono dotati di Sound Comfort, che riduce il livello di rumorosità interno del veicolo fino al 50%. Anche dal punto di vista dell’efficienza rappresentano un’ottima scelta: si sono meritati una B come resistenza al rotolamento e una A come aderenza sul bagnato.
Le gomme che consumano più carburante sono quelle che si trovano nella classe di efficienza peggiore (la E). Considerando che si possono risparmiare molti euro di benzina e che il 20-30% delle emissioni dei veicoli sono ancora oggi legate agli pneumatici, è chiaro che si tratta di una scelta importante tanto per rispettare il pianeta quanto per contenere le spese.
Questa non è un’informazione che potete trovare nell’etichetta energetica ma è comunque un elemento importante per la sicurezza in strada. Non sono in molti a sapere, infatti, che anche gli pneumatici hanno una scadenza. O meglio, hanno una soglia di usura oltre la quale è necessario sostituirli. Sebbene non sia possibile stabilire a priori quanto dureranno le gomme dell’auto (questo dipende da tantissimi fattori, tra cui ovviamente la frequenza e la modalità di utilizzo, il tipo di veicolo e le modalità di manutenzione), è tuttavia possibile sapere quando è il momento di cambiarle perché eccessivamente usurate.
Tuttavia, esistono delle indicazioni ben precise: gli pneumatici dovranno essere sostituiti se si verifica una delle due seguenti situazioni.
In realtà, come abbiamo visto, non esiste una data di scadenza univoca delle gomme. Tuttavia, possiamo trovare l’indicazione precisa di quando sono state fabbricate (il che è utile per sapere se sono passati o meno 10 anni dalla produzione delle gomme). Sul fianco delle gomme, troverete il cosiddetto codice DOT (Department of Transportation), una sigla indispensabile per accertare che gli pneumatici rispondono alla normativa europea e dove troverete anche l’indicazione dell’anno di fabbricazione.
In particolare, dovete leggere le ultime quattro cifre: le prime due riportano la settimana di produzione, le seconde due l’anno di produzione. Per esempio, se trovate il numero 1001, significa che gli pneumatici sono stati prodotti la decima settimana dell’anno 2001.
Proprio come noi facciamo il cambio armadio per abiti e scarpe, anche la nostra auto deve fare il cambio di stagione: ha bisogno delle gomme invernali per circolare in tutta sicurezza in inverno e,
Gli pneumatici 4 stagioni offrono la possibilità di essere utilizzati per tutto l’anno, a differenza degli pneumatici invernali e delle gomme estive che invece hanno la loro stagionalità. La legge impone infatti agli automobilisti di montare pneumatici
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