Il Giorno del Ringraziamento, conosciuto nel mondo anglosassone come Thanksgiving Day, è una delle celebrazioni più amate e sentite negli Stati Uniti e in Canada. Si tiene ogni anno nel quarto giovedì di novembre negli Stati Uniti (nel 2024 cade il 28 novembre) e il secondo lunedì di ottobre in Canada ma, sebbene tutto il mondo sia al corrente di questa festività, non tutti conoscono le origini della festa e il suo significato. Questa ricorrenza ha infatti origini storiche e culturali profonde, che risalgono ai tempi dei Padri Pellegrini e delle prime colonie americane.
In questo articolo ripercorriamo proprio la storia del Thanksgiving Day e facciamo un viaggio alla scoperta delle tradizioni, abitudini e usanze legate a questa festività.
La data di origine del Giorno del Ringraziamento sembra risalire all’autunno del 1621. In quell’anno, un gruppo di un centinaio di Padri Pellegrini salpò dall’Inghilterra alla volta del Nuovo Mondo e sbarcò, a bordo della piccola nave Mayflower, nella zona che oggi conosciamo come Cape Cod (Massachusetts). Qui, trascorsero un inverno durissimo: molti di loro morirono per fame e freddo, e quelli che si salvarono lo devono all’ospitalità della tribù indiana di Wampanoag, che insegnarono ai pellegrini come coltivare mais, cacciare e pescare nelle acque della baia. Per celebrare il successo del loro primo raccolto, decisero così di organizzare un ricco banchetto, che durò ben tre giorni e al quale invitarono anche la tribù indiana, alla quale tributarono il loro ringraziamento per averli aiutati.
Nonostante rappresenti oggi un appuntamento attesissimo per tutti gli americani, il Thanksgiving Day è diventato una festa nazionale solo nel 1863, durante la Guerra di Secessione, per volere del Presidente Abramo Lincoln.
Come avviene spesso, col passare degli anni le festività assumono anche altri significati, che vanno oltre quello originario: oggi il Giorno del Ringraziamento rappresenta un momento di riflessione, unione, una giornata dedicata alla gratitudine per quello che si ha, alla condivisione e ai propri cari. E proprio questi suoi tratti ne fanno una ricorrenza che potremmo celebrare in ogni luogo del mondo!
Il tacchino ripieno è universalmente il simbolo del Giorno del Ringraziamento, anche se non è accertato che nel 1621 i Padri Pellegrini e la tribù di Wampanoag mangiarono proprio tacchino. O meglio, non è accertato che mangiarono solo tacchino: molto più probabilmente, condivisero diverse tipologie di carne autoctona, e quindi facilmente reperibile, tra cui anche cervi, oche, anatre e piccioni, oltre a ostriche, aragoste e anguille.
Il tacchino è diventato il simbolo della tavola imbandita del Giorno del Ringraziamento nel corso degli anni, probabilmente anche per questioni pratiche e culturali: essendo un uccello grande, si presta bene quindi a sfamare le grandi tavolate che si riuniscono per celebrare la festa tutti insieme, ed ha un costo più accessibile rispetto a carni più pregiate, ad esempio il manzo, quindi adatto a tutte le fasce sociali. Inoltre, storicamente i tacchini sono sempre stati animali allevati per la loro carne, a differenza di mucche o galline ad esempio, che erano utili per le uova e per il latte prima che per la carne.
A rendere il tacchino il simbolo del Thanksgiving Day ha contribuito nel XIX secolo anche la scrittrice Sarah Josepha Hale che, nei suoi scritti e poesie, raccontava come questo piatto fosse il protagonista assoluto al centro della tavola delle feste. L’associazione del tacchino con il Giorno del Ringraziamento è diventata così un vero e proprio simbolo culturale, tanto che dal 1947 il Presidente degli Stati Uniti “grazia” almeno un tacchino, che non finirà quindi in forno! Da Truman a Biden (che, solo pochi giorni fa ha concesso la grazia a due tacchini, Peach e Blossom), non c’è stato Presidente che non abbia reso onore a questa tradizione.
Il Giorno del Ringraziamento è una festa ricca di tradizioni e abitudini. Il senso di questa giornata ruota intorno alla celebrazione del valore della gratitudine e della condivisione: è abitudine comune riunirsi con la propria famiglia, soprattutto con coloro che vivono lontani, e mangiare tutti insieme. Prima del pasto, solitamente ognuno condivide con i propri cari ciò per cui si sente grato, seguendo lo spirito originale della festa.
Il fulcro della giornata è ovviamente il grande pranzo in famiglia, che comincia con la preparazione: spesso tutti collaborano al banchetto, portando qualcosa oppure cucinando insieme. Oltre al tacchino ripieno (ogni anno ne vengono consumati circa 45 milioni!), che è il protagonista assoluto del menù e che non può essere meno di 5 Kg, si portano in tavola tanti altri piatti come salsa di mirtilli, purè di patate, torta di zucca, torta di noci pecan, pane di mais e patate dolci.
Oltre al pranzo, un appuntamento attesissimo sono le parate celebrative. Ce ne sono in tutti gli Stati Uniti, ma la più famosa è sicuramente la Macy’s Thanksgiving Day Parade che attraversa le strade di New York con carri allegorici, palloni giganti e spettacoli che incantano adulti e bambini. Inoltre, la giornata segna l’avvio ufficiale della stagione natalizia, spesso con l’accensione delle luminarie o decorazioni e con l’appuntamento con il Black Friday il giorno successivo.
Il Giorno del Ringraziamento è comunemente considerata una festa statunitense, tuttavia non è l’unico paese che dedica una giornata a rendere grazie. Anche il Canada ha il suo Thanksgiving Day, che cade però il secondo lunedì del mese di ottobre. Sull’origine di questa celebrazione non c’è molta chiarezza, anche se generalmente possiamo considerarla come una festa di ringraziamento per i raccolti: la stagione agricola canadese finisce proprio a ottobre, questo il motivo per la scelta del giorno di festeggiamento, diventato ufficiale solo nel 1957.
Anche altri paesi del mondo (Brasile, FIlippine, Liberia, Grenada e Saint Lucia) hanno scelto di dedicare una giornata al ringraziamento per i buoni raccolti, anche se non si tratta di una festa ufficiale nazionale.
Conoscevate le origini e le tradizioni legate al Giorno del Ringraziamento? Lo festeggerete quest’anno come momento di condivisione e gratitudine? O proverete la ricetta originale del tacchino?
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