C’è qualcosa di quasi magico nel cioccolato. Che sia fondente, nero e intenso, dolce e vellutato al latte, o bianco e avvolgente, la sua capacità di sedurre il palato e confortare l’anima è davvero universale ed è praticamente impossibile trovare qualcuno a cui non piaccia. Proprio per questo, non poteva non essere presente sul calendario una Giornata Mondiale dedicata proprio al Cioccolato!
In quest’occasione, è lecito fare scorpacciata del proprio gusto preferito e magari dedicarsi alla preparazione di un dessert, caldo o freddo, proprio a base di cioccolato. Ma è interessante anche domandarsi da dove arriva il cioccolato e approfondire quali sono i suoi benefici, per il corpo e per l’anima.
In questo articolo parliamo proprio di questo.
Il giorno scelto per celebrare questa delizia universale è il 7 luglio.
Le motivazioni per cui è stata scelta proprio questa data sono principalmente due. La prima è legata all’ingresso del cacao in Spagna: anche se non c’è unanimità né certezza storica, alcune fonti sembrano indicare che proprio il 7 luglio del 1550 il cacao entrò per la prima volta nel vecchio continente dalle Americhe, aprendo la strada alla diffusione dell’alimento tanto delizioso che oggi celebriamo. La seconda, più verosimile, riprende invece la data del 7 luglio 1847, giorno in cui il cioccolataio inglese Joseph Fry per la prima volta nella storia creò un prodotto che sarebbe poi diventato una delle icone della golosità: la tavoletta di cioccolato!
Qualunque sia il motivo, il 7 luglio di ogni anno è l’occasione perfetta non soltanto per gustare un quadratino in più del proprio cioccolato preferito, ma anche per celebrare la storia e le origini di questo cibo universalmente amato, per promuovere il consumo consapevole di un prodotto che è legato anche a situazioni di sfruttamento e ingiustizia. E naturalmente per condividere la gioia di un dessert preparato in casa o di una tavoletta spezzata con le persone che si amano.
La storia del cioccolato, o dovremmo dire del cacao, è lunga e affascinante. Inizia migliaia di anni fa nelle splendide foreste pluviali dell’America Centrale e Meridionale. I primi a coltivare (e apprezzare) il cacao, furono proprio le civiltà pre-colombiane, tra cui le più famose sono quelle di Maya e Aztechi, che abitavano proprio in quei territori: già nel 1500 a.C. per questi popoli il cacao non era solo un alimento ma una pianta sacra donata dagli dei e le fave di cacao erano così preziose da essere utilizzate anche come moneta di scambio. Il cacao veniva utilizzato soprattutto come bevanda chiamata “xocolatl”, generalmente aromatizzata con peperoncino, vaniglia, cannella e altre spezie locali. Essendo un simbolo di fertilità, potere e benessere, questa amara bevanda, oltre ad essere consumata da nobili e guerrieri, veniva offerta agli dei in occasione di cerimonie e rituali religiosi.
Quando Cristoforo Colombo giunse in America, proprio il cacao gli fu offerto come merce di scambio per altri prodotti, ma egli non fu in grado di coglierne il valore. Fu il conquistatore spagnolo Hernàn Cortés, intorno al 1530, che portò in Spagna il cacao dopo averlo degustato alla corte dell’imperatore Azteco Montezuma.
Una volta giunto in Europa, il cacao non ebbe grande successo perché si trattava appunto di una bevanda particolarmente amara. Ben presto, però, gli spagnoli ebbero l’idea di aggiungere dello zucchero e altre spezie dolci al cacao, rendendola così più affine ai palati europei! Da qui il cioccolato iniziò la sua diffusione in tutto il continente, diventando ben presto un alimento di lusso che non poteva mancare su nessuna tavola nobiliare d’Europa. In Italia il cacao ebbe la sua massima diffusione intorno al Seicento, soprattutto a Firenze e a Venezia, mentre dobbiamo agli svizzeri l’invenzione del cioccolato al latte (siamo nell’Ottocento).
Sembra incredibile ma il cioccolato non è solo delizioso, è anche un concentrato di virtù per il nostro benessere. Ovviamente, con qualche precisazione. Quando parliamo di benefici, ci si riferisce infatti essenzialmente al cioccolato fondente con una percentuale di cacao pari almeno al 70% (le altre varietà, come il cioccolato al latte e quello bianco, sono più processate e ricche di zuccheri, quindi non possiamo considerarle benefiche).
Ecco quali sono gli effetti positivi del cioccolato fondente.
Ovviamente, la chiave per beneficiare di tutte queste virtù è la moderazione!
Il cioccolato, nella sua variante fondente al 70% minimo, è dunque un alimento salutare ma questo non significa che possiamo abusarne. Si tratta infatti di un cibo altamente calorico (parliamo di 500 Kcal ogni 100 grammi), ricco di grassi e zuccheri, quindi c’è il rischio di un aumento di peso in caso di consumo eccessivo. Inoltre, come abbiamo visto, il cacao contiene caffeina e teobromina, due sostanze eccitanti: se in quantità moderate possono migliorare l’umore, in eccesso possono portare a nervosismo, insonnia, ansia o addirittura tachicardia.
Se parliamo di cioccolato fondente, quindi, se ne può consumare anche 20 grammi al giorno (che corrisponde a due quadratini), mentre con il cioccolato al latte o bianco sarebbe meglio non superare i 10 grammi al giorno. Se non consumato tutti i giorni, si possono anche aumentare le dosi di 10 grammi. Ovviamente queste sono dosi indicative, da valutare in base alla propria alimentazione e al livello di attività fisica.
In definitiva, che sia fondente, al latte o bianco, il cioccolato è una dolce delizia che possiamo concederci con piacere, sicuramente il 7 luglio di ogni anno!
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