Basta dire il nome Barbie per richiamare alla mente una bambola diversa da tutte le altre: non aveva l’aspetto di un neonato, il ciuccio e il pannolino ma gambe lunghe e snelle, capelli biondi da fare invidia a qualsiasi mamma e un guardaroba pieno di capi alla moda.
Tutte noi abbiamo giocato con Barbie e le sue amiche, sognato di vivere in una casa bianca e rosa proprio come la sua e messo in scena struggenti storie d’amore con Ken. Oggi sono le nostre figlie a farlo e quasi quasi ci fanno tornare voglia di essere bambine e di passare un pomeriggio a fare sfilate di moda con le nostre amate Barbie. Qualsiasi mamma con una figlia femmina, indicativamente dai 3 ai 12 anni, si sarà sentita chiedere un regalo di Natale della linea Barbie. Ecco allora 5 idee regalo per Natale per rendere felice qualsiasi bambina e qualche curiosità su come nasce questo mitico personaggio.
Uno dei modelli più richiesti è la Barbie Sirena Magico Arcobaleno. La coda si illumina di tutti i colori dell’arcobaleno quando viene immersa in acqua: un vero e proprio spettacolo di luci colorate, un effetto magico che prende il via semplicemente premendo il pulsando sulla collana di Barbie.
Barbie Magia delle Feste ha ormai una tradizione di 30 anni: ogni Natale viene presentato un nuovo modello in abito da sera e quest’anno si festeggia il suo 30esimo Compleanno. Il vestito del 2018 è ispirato alla prima Barbie Magia delle Feste, con le spalle scoperte, una gonna a balze e un vistoso fiocco in vita; 30 perle bianche sono disposte sul suo archetto, la collana e il bracciale.
Per le bimbe appassionate di cavalli e pony, non c’è regalo migliore di quello. Non soltanto una Barbie vestita da cavallerizza, con una giacca rosa, pantaloni stampati e stivali marroni rimovibili, ma anche un adorabile cavallo che mette in scena 30 diverse azioni: nitrisce, cammina, fa un giro di 360 gradi, mangia il mazzo di carote incluso nella confezione, balla e galoppa quando Barbie è in sella.
E se la vostra bimba ama cucinare, ecco il regalo di Natale perfetto. Barbie indossa un semplice abito blu e un grazioso grembiule a pois per essere pronta a sfornare tante delizie dalla sua postazione. La cucina è funzionante, si sente il timer del forno e il suono di una pentola che bolle sul fuoco; nella confezione sono incluse formine per fare torte, panini e verdure con la plastilina e tantissimi utensili per inventare ogni giorno nuove ricette.
E come poteva mancare Ken? Affiancare il famoso bambolotto maschio alla sua Barbie rende qualsiasi gioco e interpretazione ancora più divertente e interattiva. C’è quello in costume da bagno, quello vestito da sposo e l’incredibile linea di Ken Fashionista: tanti outfit diversi, dai jeans con maglietta ai look formali per mandarlo in ufficio, la vostra bimba si divertirà un mondo a inventare sempre storie diverse.
Adesso facciamo un salto indietro nel tempo. Tutte noi ci abbiamo giocato a lungo ma forse non conosciamo la vera storia di come è nata Barbie. È stata Ruth Handler, moglie del cofondatore della casa di giocattoli Mattel, ad avere l’idea: guardando sua figlia giocare con le bambole di carta, si rese conto che spesso la sua bambina assegnava ai personaggi delle sue storie ruoli da adulti. Ruth pensò che uscire dallo schema interpretativo della mamma che coccola il neonato, dando ad una bambola un aspetto adulto, poteva rivelarsi un’ottima scelta di mercato.
La prima Barbie, in realtà Barbara, come la figlia di Ruth, fa il suo debutto nei negozi il 9 marzo 1959: indossava un costume da bagno zebrato, aveva la pelle chiara e lunghi capelli neri raccolti in una coda. Da quel momento l’ascesa è stata continua, sono stati prodotte tantissime Barbie diverse e oggi ci sono al mondo circa 100.000 collezionisti.
(Fonte immagini: JME Toys & Games, web)
Era il 1959, il giorno della Festa della Donna, e Barbie faceva il suo debutto sul mercato. A distanza di 65 anni, centinaia di bambole Barbie create, accessori di ogni genere, un
Un tempo, dire Barbie era un po’ come dire prototipo di donna irreale e stereotipato: bella, bionda, snella e dalle gambe inarrivabili, in altre parole una perfezione che nella vita reale semplicemente
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